“Non sono loro i miei dipendenti, sono io che dipendo da loro”. Ha ben chiara l’importanza della squadra Davide Oldani, chef stellato tra i più importanti in Italia, che nel rapporto con i suoi collaboratori punta molto sull’aspetto umano.
“Il team compatto lo crei solo se nel momento in cui capisci che un giovane è valido, lo spingi a fare qualcos’altro. Ogni volta che un ragazzo merita, sono io il primo a spingerlo verso altre esperienze”.
Un consiglio ad un giovane? Darsi una doppia opportunità, investendo sia nella cucina che nello sport, due mondi dove le regole sono molto importanti.
E non dimenticare che il mestiere dello chef non è semplice e comporta tanti sacrifici e una dedizione totale.