Ecco i cinque grandi business del futuro (e faranno miliardi a palate)

Deep learning, taxi a guida autonoma, stampa 3D, editing del genoma, robotica e automazione. Sembra Blade Runner, ma è la realtà di domani che genererà affari da trilioni di dollari

Deep learning, taxi a guida autonoma, stampa 3D, editing del genoma, robotica e automazione. Sembra Blade Runner? Sì, ma è anche la realtà di domani. Perché? Semplice. Perché “scienza” e “visione”, insieme, costruiscono il futuro dell’umanità. Ecco quindi alcuni ambiti dove scienza e visione si mischiano per il presente di domani, generando, molto probabilmente, business colossali.

Iniziamo dall’apprendimento profondo. In inglese “deep learning”. Si tratta di una sottocategoria dell’apprendimento automatico che a sua volta è una sottocategoria dell’intelligenza artificiale, che “si basa – si legge su Wikipedia – su diversi livelli di rappresentazione, corrispondenti a gerarchie di caratteristiche di fattori o concetti, dove i concetti di alto livello sono definiti sulla base di quelli di basso. Tra le architetture di apprendimento profondo si annoverano le reti neurali profonde, la convoluzione di reti neurali profonde e reti neurali ricorrenti, che sono state applicate nella ‘computer vision’, nel riconoscimento automatico del discorso, nell’elaborazione del linguaggio naturale, nel riconoscimento audio e nella bioinformatica.

Lo sappiamo, non sono tematiche chiarissime. Di certo sono però tutte tematiche di forte interesse per Internet e non solo. Perché pare che lo sviluppo dell’apprendimento profondo accelererà l’automatizzazione di macro-settori trasversali, come tecnologia, trasporti, produzione industriale, sanità, finanza e, addirittura, svilupperà nuovi segmenti che ancora nemmeno esistono. Per un business decisamente impressionante, visto che l’esperta Catherine Wood – che ha fondato e dirige ARK Investment Management, importante società di ricerca e investimenti – prevede che questo mercato un giorno sposterà 17 trilioni di dollari.

Il business dei taxi a guida autonoma entro il 2030 potrà valere 2 trilioni di dollari, la stampa 3d 41 miliarsi entro il 2020

Soldi a palate anche per le flotte di taxi a guida autonoma, per il cambiamento più grande che abbia mai affrontato l’industria automobilistica e il mercato della mobilità in generale. I numeri? Entro il 2030 potrà valere 2 trilioni di dollari. Con la Tesla che fin d’ora è in pole position per dominare il mercato di domani grazie al controllo di tutta la filiera, dall’hardware alle auto elettriche a guida autonoma alle piattaforme di approvvigionamento.

La stampa 3D lo è già un business, ma quando tra pochi anni le stampanti saranno perfettamente funzionanti e avranno i prezzi di normali beni di consumo, l’industria manifatturiera calerà tutti i suoi assi, come oggi stanno già sta facendo Adidas e Carbon per la produzione delle scarpe sportive di domani. E la previsione economica è da pelle d’oca: 41 miliardi di dollari entro il 2020 valutati da ARK Investment Management. Che per McKinsey diventano quasi 500 miliardi di dollari entro il 2025.

Invece il CRISPR non è una merendina. Il Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats, che possiamo tradurre con “brevi ripetizioni palindrome raggruppate e separate a intervalli regolari” è il nome che viene attribuito a una famiglia di segmenti di DNA contenenti brevi sequenze ripetute provenienti da virus, batteriofagi o plasmidi che in passato hanno attaccato il batterio. Nello specifico è l’editing del genoma, ossia un intervento di precisione che consente la correzione mirata di una sequenza di DNA. Per effettuarlo si usano delle proteine della classe delle nucleasi, che assomigliano a forbici molecolari capaci di tagliare il DNA nel punto desiderato. La tecnologia di editing più in voga è appunto chiamata CRISPR/Cas9, perché generalmente utilizza la proteina Cas9, ma per brevità viene indicata solo con la prima parte della sigla: CRISPR. Ma a prescindere dalle questioni ultra-tecniche, cosa vuol dire? Da un lato la rivoluzione delle cure mediche. Dall’altro lato, inevitabilmente, soldoni a palate! Perché, in pratica, il CRISPR è la tecnica che rivoluziona la modifica del genoma per tempistiche e costi. Attualmente sono 10mila le malattie genetiche conosciute di cui oggi sono curabili soltanto il 5% dei casi, ma lo sviluppo del CRISPR spalanca scenari straordinari per la cura, anche in aree correlate come l’agricoltura e i biocarburanti.

I robot nei magazzini di Amazon, dal 2014 a oggi, sono passati da 1.000 a oltre 50.000.

E se quello del CRISPR è un futuro lontano, ben più vicino è quello delle transazioni mobili, che cresceranno di 15 volte entro il 2020 – ovvero “domani”! – rispetto all’attuale giro d’affari. Difatti tra un annetto il 75% del mondo avrà uno smartphone e i pagamenti ad hoc saranno ben più efficaci di quelli odierni grazie a una migliore sicurezza – per merito della biometria – e per la capillarità dei punti vendita in grado di accettare una tale tipologia di pagamento, compresi i Paesi emergenti, come India e Cina, che saranno all’avanguardia in questo senso. Quindi? 15 miliardi di dollari il fatturato previsto entro il 2020.

Poi? Robotica e automazione valgono 12 trilioni di dollari entro il 2035. Dimentichiamoci i robot confinati alla produzione di automobili. L’abbattimento dei costi e lo sviluppo costante delle tecnologie legate alla programmazione faranno decollare il segmento sempre di più. Anche in questo ambito il futuro è adesso, visto che i robot nei magazzini di Amazon, dal 2014 a oggi, sono passati da 1.000 a oltre 50.000. Però, in questo caso, la questione è più complicata in chiave previsionale. Difatti se da un lato vi sono grandi timori per i posti di lavoro che verranno persi dagli esseri umani a scapito delle macchine, dall’altro lato non riusciamo neppure a immaginare cosa ci potrà riservare un grande ciclo di automazione guidato da robot più economici, intelligenti, sicuri e flessibili. L’analogia più simile? Internet nei primi anni Novanta!

Per certi aspetti sembra tutta fantascienza. Di sicuro c’è chi perderà un sacco di soldi e chi ne guadagnerà a montagne. Insieme al fatto che il mondo farà passi da gigante e il benessere sarà sempre più diffuso, come, drammaticamente, il divario tra ricchi e poveri.

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