L’Italia in recessione? Ecco cosa cambia per gli investimenti

Dopo il secondo trimestre senza crescita il nostro Paese inizia a rallentare. Da oltre vent'anni il Pil italiano ha tassi di crescita che non superano il 2%. Meglio investire in modo diversificato, per proteggere il proprio capitale nel medio-lungo termine

L’Italia, dopo il secondo trimestre senza crescita, è entrata in recessione. Il problema non è nuovo e ha radici e implicazioni profonde, che difficilmente emergono focalizzandosi sulle ragioni della dinamica di breve termine del prodotto interno lordo. L’andamento del Pil italiano si muove ormai da oltre vent’anni intorno a tassi di crescita che non superano il 2%. L’andamento può essere inserito nel contesto di un trend almeno trentennale che ha visto le capacità espansive dell’economia italiana ridursi in modo graduale e costante.

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