Il clima cambia, le tecnologie per la raccolta e il trasporto dell’acqua peggiorano, il consumo aumenta. Tutta la regione, nel giro di 25 anni, potrebbe rimanere senz’acqua. Non si sta parlando né del Libano né della Grecia. Bensì dell’Inghilterra, Paese in generale considerato efficiente (tranne per quanto riguarda la classe politica, si è scoperto negli ultimi mesi) e, soprattutto, Paese in generale considerato piovoso: lassù piove per almeno 133 giorni all’anno.
L’allarme lo lancia la sua Agenzia per l’Ambiente: i fiumi e le sorgenti si stanno prosciugando, dichiara Sir James Bevan, capo dell’istituto. Con l’aumento della popolazione (previsto da 60 a 75 milioni di persone) “non avremo riserve d’acqua sufficienti per tutti”, spiega. Bisogna intervenire subito. “Dobbiamo far sì che lo spreco di acqua sia considerato alla stregua del soffiare fumo in faccia a un neonato. O come buttare i sacchetti di plastica in acqua”.
In più sarà necessario ridurre i consumi attuali della metà. Le persone dovranno, continua sir Bevan, passare dai 140 litri al giorno impiegati oggi a 100 litri nei prossimi 20 anni. Questo sarà possibile con tecnologie migliori per la casa e per il giardino, e con una coscienza dell’acqua più viva. Tutti i fornitori dovranno anche occuparsi delle perdite presenti nella rete, con un obiettivo di riduzione del 50%. Sarà difficile, ma – insiste Sir Bevan – anche necessario. I costi per fare queste cose, aggiunge sono di sicuro inferiori a quelli che saranno necessari per riparare ai danni che si verificheranno in futuro.
Questo anche per chiudere la bocca alle proteste sorte per i progetti di apertura di nuovi superbacini, (come quello vicino ad Abingdon, nell’Oxfordshire), che saranno accompagnate anche dai nuovi impianti di dissalazione. Non solo: serviranno anche nuove vie d’acqua, tubature e condutture che favoriscano il trasferimento, veloce e sicuro, lungo le varie direttrici che percorrono il Paese.
Altrimenti, come al tempo di Asterix bevevano acqua calda senza te, finirà che,nel futuro, berranno il tè senza acqua. Entrambi gli scenari sono assurdi, solo che il primo era un fumetto.