Anche oggi parliamo di futuro ma, più del solito, vi presentiamo qualcosa di molto concreto. Perché, nello specifico, parliamo proprio del vostro futuro: come opportunità da cogliere, sempre che ne abbiate i requisiti – che comunque sono piuttosto trasversali. Il riferimento è al programma BEST. Acronimo che sta per “Business Exchange and Student Training”. Si tratta di un programma bilaterale tra Stati Uniti e Italia che mira a formare i “Corporate Innovation Leader” di domani – e se non fosse una roba maledettamente seria e autorevole, aggiungeremmo ’sticazzi (anzi, lo aggiungiamo lo stesso perché lo sapete che siamo dei simpaticoni) – e che, indirettamente, vuole aiutare a sviluppare l’ecosistema italiano dell’innovazione. A parte le battute: applausi perché è tutto vero.
Come? Ve lo spieghiamo subito. Ciò è possibile perché BEST porta i nostri migliori talenti in Silicon Valley per insegnare loro le “best practice” che hanno reso quel territorio così vocato all’innovazione e all’interazione tra grandi imprese e startup.
E adesso vi diciamo come funziona tutta la questione. Innanzitutto il coordinamento operativo è affidato a Mind the Bridge, fondazione non-profit nata nel 2007 da un’idea di Marco Marinucci, manager di Google, e con Alberto Onetti, professore universitario con un’approfondita conoscenza della Silicon Valley, in qualità di “chairman”.
Entrando nel dettaglio, i cinque punti salienti sono i seguenti:
1) Startup School: un mese di corsi su “lean methodology” e “open innovation” con workshop tenuti da imprenditori e professionisti locali, nonché da professori di Stanford e Berkeley;
2) Tirocinio di 5 mesi, part-time, in una azienda tech, startup, acceleratore della Silicon Valley o nell’“innovation outpost” di una grossa azienda europea;
3) Speaker: ogni venerdì i partecipanti seguono una sessione privata di circa 2 ore con una figura di spicco del mondo dell’innovazione locale;
4) Sessioni settimanali: il “Program Manager” di Mind the Bridge si accerterà che l’esperienza proceda in linea con gli obiettivi di apprendimento e che i tirocini stiano contribuendo alla formazione dei vincitori della borsa BEST.
5) Vi abbiamo incuriosito abbastanza? Okay, adesso arriviamo al punto centrale. Chi può presentare domanda? Allora, la candidatura è aperta a tutti i cittadini italiani di età inferiore ai 35 anni che siano in possesso di un titolo di laurea triennale, laurea magistrale, laurea specialistica, laurea o dottorato di ricerca, oppure che stiano frequentando un dottorato di ricerca; inoltre il programma è aperto anche a studenti in arte, fashion e design.
Detto ciò, inevitabilmente serve anche una buona conoscenza della lingua inglese. Altrettanto fondamentale è la tempistica: il bando – gestito in Italia dalla commissione Fulbright – scade il prossimo 31 marzo. Dopo una prima selezione i candidati verranno invitati a Roma per un colloquio in lingua inglese. Poi, entro la fine di maggio, la commissione annuncerà i vincitori che partiranno i primi di settembre. Destinazione? San Francisco!
In dieci edizioni i vincitori sono stati finora 89; 37 le startup create in Italia; 30 i milioni di euro finanziati, principalmente da fondi americani; 9,5 il turnover totale, in milioni, delle startup; con 320 posti di lavoro creati, 4 nazioni dove le startup sono attive: Italia, Regno Unito, USA e Singapore
Abbiamo dimenticato qualcosa? Ah, sì, che la borsa di studio include: copertura delle tasse di iscrizione e frequenza; assicurazione medica; programma di orientamento all’arrivo presso Mind the Bridge; stipendio mensile di circa 3mila dollari erogato a copertura delle spese di vitto, alloggio e trasporti; e rimborso forfettario di 1.500 dollari per le spese di viaggio andata e ritorno tra Italia e USA e per l’ottenimento del visto di ingresso negli Stati Uniti.
Mica male, no? Non vi resta che tentare!
Anche perché i risultati delle 10 edizioni precedenti sono davvero lusinghieri in termini di startup e posti di lavoro creati, ricavi e finanziamenti ottenuti. Tanto per dire. I vincitori sono stati finora 89; 37 le startup create in Italia; 30 i milioni di euro finanziati, principalmente da fondi americani; 9,5 il turnover totale, in milioni, delle startup; con 320 posti di lavoro creati, 4 nazioni dove le startup sono attive – Italia, Regno Unito, USA e Singapore – e con vincitori in queste 10 edizioni che arrivano da 16 regioni italiane, per un segnale davvero incoraggiante di inclusione nazionale nella voglia di fare business innovativo.
Per completezza d’informazione va anche detto che il Programma BEST è promosso da Invitalia – agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – e dal BEST Steering Committee, entità composta da soggetti che condividendo le finalità istituzionali degli scambi culturali fra Italia e Stati Uniti, intendono favorire la crescita dell’imprenditorialità italiana e dell’innovazione tecnologica mediante partnership con aziende e università americane. E, come abbiamo già accennato, BEST si avvale della competenza della Commissione Fulbright che gestirà il concorso in tutte le sue fasi fino alla selezione dei borsisti.
Chiudiamo con una curiosità. In un nostro precedente articolo intitolato “Il business del futuro? La raccolta di detriti spaziali”, dello scorso 25 gennaio – questo il link – parlavamo di D-Orbit, azienda italiana leader a livello internazionale nel suo segmento di mercato. Ecco, D-Orbit è partita anche grazie al programma BEST!
In conclusione, se avete bisogno di ulteriori informazioni, scrivete direttamente a: [email protected]. Mentre se diventerete i prossimi vincitori di BEST e svilupperete un business colossale grazie al nostro articolo, ci aspettiamo dei generosi regali da parte vostra!