Chi sta correndo per la Casa Bianca? È il titolo di un articolo del New York Times. L’elenco va aggiornato di continuo e la risposta cambia nel tempo, soprattutto tra i democratici dove i candidati sono arrivati a quota 23. La scorsa settimana infatti è arrivato l’annuncio ufficiale di Bill de Blasio che pur essendo nato a Manhattan con il nome di Warren Wilhelm, aveva i nonni materni di origini italiane. In particolare il nonno materno proveniva da Sant’Agata de’ Goti (Benevento), la nonna materna da Grassano (Matera). Si è laureato alla New York University e ha studiato alla Columbia University School of International and Public Affairs. Ha lavorato nell’amministrazione Dinkins, quindi ha ricoperto il ruolo di direttore regionale presso il Dipartimento per gli alloggi e lo sviluppo urbano, ha rappresentato il distretto scolastico 15 di Brooklyn e nel 2000 ha guidato la campagna di Hillary Clinton per il Senato. Due anni dopo è entrato a far parte del consiglio comunale di New York, per il 39 ° distretto di Brooklyn.
De Blasio è però noto soprattutto per essere il sindaco di New York, per la precisione il numero 109, riconfermato nel 2017. Dall’inizio del suo mandato ha ridotto il tasso di criminalità nella città e ha visto raggiungere un livello record di posti di lavoro. Altro motivo di vanto, riportato sul sito web ufficiale della grande mela, è vedere la città in anticipo sull’impegno preso di ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050. Proprio quello sul clima è stato uno dei temi che lo ha visto opporsi al presidente Usa. «Fa molto male pensare che Donald Trump venga da New York. Dovrebbe sapere che ciò che sta pensando di fare ferirebbe la sua città più di ogni altro posto», diceva nel 2017 riferendosi all’intenzione di sfilare gli Usa dall’accordo sul clima firmato nel 2015 a Parigi. La sfida per diventare il prossimo inquilino della Casa Bianca è partita lo scorso 16 maggio, quando ha annunciato la volontà di partecipare alle primarie democratiche con un video in cui c’è anche la moglie Chirlane McCray.
Ogni candidato dem ha scelto direttamente o indirettamente un segmento dell’elettorato. Bill De Blasio si rivolge ai lavoratori.Il primo cittadino di New York è un progressista che ha sempre posto l’accento sul divario tra ricchi e poveri
De Blasio ha allungato una lista che comprende altri sindaci come Pete Buttigieg e Wayne Messam ed ex sindaci, come Cory Booker, Julián Castro, John Hickenlooper e Bernie Sanders. Ogni candidato ha scelto direttamente o indirettamente un segmento dell’elettorato, de Blasio si rivolge ai lavoratori. Per capire esattamente di che profilo stiamo parlando, è utile leggere Chadwick Matlin su FiveThirtyEight. Il primo cittadino di New York è un progressista che ha sempre posto l’accento sul divario tra ricchi e poveri. Un divario da colmare con interventi mirati che dalla sua città vogliono essere proiettati in tutti gli Stati Uniti, un salario minimo di quindici dollari all’ora, il congedo per malattia, l’assistenza sanitaria accessibile compresa quella per la salute mentale. E ancora la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela ambientale. Non è dunque un caso la sua prima visita fatta in Iowa presso uno stabilimento di biocarburante, durante la quale ha incontrato tra gli altri Tom Vilsack, ex segretario dell’Agricoltura con Obama per parlare di combustibili rinnovabili e di tutte le questioni relative alla cosiddetta America rurale.
Non è chiaro però cosa preferiscano gli elettori democratici, se un candidato progressista o semplicemente qualcuno in grado di battere Donald Trump. Di certo per arrivare ad amministrare la grande mela ha dimostrato di saper vincere le primarie e di aver usato con abilità il suo messaggio politico. La stessa esperienza da sindaco, peraltro di una città importante come New York, è un biglietto da visita da non trascurare. Tuttavia, un sondaggio del Monmouth University Polling Institute, pubblicato lo scorso marzo, registra che solo il 18% degli intervistati ha un’opinione favorevole nei suoi confronti mentre il 24% è sfavorevole, ne consegue che la maggioranza quindi non si è fatta nemmeno un’idea. “Sono orgoglioso di annunciare la mia candidatura come Presidente degli Stati Uniti d’America, perché è il momento di mettere finalmente i lavoratori prima” è la frase e l’impegno con cui de Blasio si presenta agli elettori americani, riuscirà a convincerli a votare per lui?