«L’incontro tra me e il ministro Di Maio fu un atto di dio. Ha voluto lui che noi ci incontrassimo per portare avanti questo progetto così importante». Il presidente di Anpal, l’italoamericano Mimmo Parisi, ha aperto così, nel segno divino, la convention all’Auditorium di Roma che ha chiamato a raccolta gran parte dei 2.978 navigator vincitori del quizzone di giugno. «La cosa che mi ha colpito di più di quel primo incontro di settembre scorso con Di Maio fu l’impressione di avere davanti a me il primo navigator. Il ministro mi disse: “Mimmo, dobbiamo trovare il modo per riaccendere la speranza”».
I toni sono quelli di una giornata motivazionale per gli oltre 2mila giovani e non che affollano la sala Santa Cecilia. E il pretesto dell’evento è il “kick off” come lo chiama Parisi, il “calcio di inizio” per la formazione di quelli che dovranno trovare un lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza affiancando gli operatori dei centri per l’impiego. Ma la giornata, la seconda dopo quella di Cagliari, seguita da un terzo appuntamento previsto il 1 agosto in Sicilia, si rivela soprattutto un appuntamento in stile team building americano studiato nei dettagli per celebrare l’avvio di quella che il ministro del Lavoro Luigi Di Maio definisce «una rivoluzione», che darà «ai giovani italiani, quando entreranno in un centro per l’impiego, la possibilità di non trovare più umiliazioni, ma di avere un’opportunità». «Questi ragazzi», dice parlando dei navigator, «sono gli alfieri di un nuovo modo di portare avanti le politiche attive del lavoro in Italia. Da oggi faremo in modo di rasserenare i tanti genitori che hanno paura che i loro figli non possono trovare lavoro o che vadano all’estero».
L’appuntamento romano è il battesimo della fase 2 del reddito di cittadinanza, quella del lavoro, che a distanza di tre mesi non è ancora partita ed è ancora tutt’altro che completata. I navigator sono arrivati nella Capitale da tutta Italia, a eccezione delle isole, dove sono state organizzate altre due giornate di “kick off”. Ma all’appello mancano anche i 471 navigator campani, visto che la Regione guidata da Vincenzo De Luca non ha ancora firmato la convenzione con Anpal per avviare i contratti. Tant’è che prima dell’inizio del kick off una decina di navigator campani ha protestato chiedendo di parlare con Di Maio. «Siamo vincitori di concorso ma fuori dal contratto», dicono.
L’incontro tra me e il ministro Di Maio fu un atto di dio. Ha voluto lui che noi ci incontrassimo per portare avanti questo progetto così importante
Tutti gli altri, invece, hanno già firmato il contratto biennale cococo attraverso un form online. Lo stipendio è di circa 1.700 euro netti, senza orari fissi e con la possibilità di poter fare anche altri lavori. «L’unico motivo per cui ho fatto il concorso è che possono continuare a fare il commercialista», spiega Giovanni, 31 anni, di Lamezia Terme, Catanzaro. «Se ci avessero proposto un tempo determinato normale e non un contratto di collaborazione, non lo avrei fatto», ammette.
A ognuno viene consegnata all’ingresso una borsa di tela bianca, con dentro un taccuino per prendere appunti e il manuale operativo “Diventare Navigator: i primi passi”. Cinquantacinque pagine, in sei capitoli più appendice e diverse infografiche, con l’introduzione scritta e firmata da Mimmo Parisi. Nel testo sono presentati alcuni esempi di “case management”, da Arturo a Filomena. E vengono suggerite le domande da fare al beneficiario del reddito che si presenta allo sportello. Qualche esempio: “Come si sente a non lavorare in questo periodo?”; “Cosa pensa della sua vita in questo momento?”; “Dove si immagina da qui a un anno?”.
La giornata romana è il primo vero impegno di lavoro dei navigator. Il menù della kick-off, dalle 10.30 alle 16, prevedeva diverse lezioni, da “Case management e Data Science” a “Ruolo e attività del navigator”, tenute da dirigenti e consulenti di Anpal Sevizi. Maurizio Sorcioni, che dirige la direzione studi e ricerche di Anpal, spiega ai navigator che in attesa del software con cui lavorare, di cui ancora non si sa nulla, saranno messi a disposizione «strumenti di business intelligence. Niente di particolarmente innovativo, ma utile», precisa. Li chiamano “cruscotti”, che altro non sono che delle infografiche interattive con dati sui centri per l’impiego, laureati, condizioni di lavoro degli stranieri e povertà in Italia, che saranno a disposizione dei navigator. «A scanso di equivoci, voi non siete operatori dei centri per l’impiego, siete figure che devono portare innovazione», precisa dal palco Mauro Tringali, direttore generale di Anpal Servizi. Dopo il kick-off, ci sarà poi dalla formazione “on the job”. I futuri navigator dovranno studiare 16 moduli per un totale di 200 ore, da realizzare nell’arco di quattro mesi. Il tutto mentre lavoreranno.
Siamo qui per capire che dobbiamo fare nei prossimi giorni. Finora ci hanno detto solo di venire qui
Ma nessuno dei navigator sa cosa davvero andrà a fare, se e quando entreranno nei centri per l’impiego. «Siamo qui per capire che dobbiamo fare nei prossimi giorni», dice Debora, che a Crotone ha appena concluso la pratica da commercialista. «Finora ci hanno detto solo di venire qui». Qualcuno arriva in ritardo, trascinando il trolley. «L’email di convocazione mi è arrivata ieri, ho fatto il biglietto all’ultimo momento», racconta Mario, brindisino, 43 anni, esperto di risorse umane. «Ho trovato tanti lavori per me e per gli altri nel corso della mia vita, continuerò a farlo». Tutti hanno anticipato le spese di viaggio e alloggio, Anpal Servizi poi li rimborserà. La cifra stanziata per la tre giorni di Cagliari, Roma e Palermo si aggira intorno ai 900mila euro.
Solo a fine giornata, ai navigator sarà comunicato che dal 5 agosto verranno convocati nelle proprie regioni per altri giorni di formazione. Dal palco dell’Auditorium di Roma parte un video che riassume le tappe dal giorno del concorso alla Fiera di Roma fino ad oggi. Li definisce «protagonisti di una rivoluzione». «Navigator, siete pronti? Let’s go», si legge sullo schermo. Partono gli applausi. Qualcuno dice che i Cinque Stelle li ha votati. Qualcun altro confessa: «Ho votato +Europa».
Parisi mescola inglese e italiano. Parla di “vision”, “artificial intelligence”, “machine learning”, “blockchain”, “data science”. «Avete vinto un concorso difficile che forse neanche io sarei riuscito a passare», dice. «Siete una squadra di campioni che renderà l’Italia vincente». Poi, in inglese, invita Di Maio a salire sul palco: «Ladies and gentlemen, please welcome Luigi Di Maio». Il ministro definisce Parisi «l’ispiratore di questo progetto». E ai navigator dice: «Voi siete i primi, ma arriveranno tanti altri navigator in Italia. Vi chiedo di trasferire nelle persone che incontrerete la fiducia che voi avete nel futuro». E ancora: «Voi siete il volto dello Stato che cambia approccio e va a prendere per mano chi si è smarrito e restituisce fiducia nel futuro». Per il ministro è anche l’occasione per annunciare di nuovo «un decreto legge con necessità d’urgenza sulle tutele minime per i rider. Non c’è più tempo per aspettare». E alla fine lui e Parisi, a favore di telecamere, scrivono a mano le proprie firme su una lavagna con la scritta “Kick-Off Formazione Navigator”. «Per i nostri figli, fra cinquant’anni», dice Parisi. Di Maio poi toglie lo smartphone dal taschino e chiede a Mimmo: «Ora facciamoci un selfie con i navigator».