Conte BisIl governo Conte ottiene la fiducia: “Questo è il momento del coraggio”

La Camera ha votato la fiducia al governo Conte. I sì sono stati 343 i no 263, gli astenuti 3. "Abbasseremo il cuneo fiscale, rivedremo il decreto sicurezza Bis, Green New Deal e meno violenza sui social". Fuori da Montecitorio la protesta. Matteo Salvini: "Buon lavoro al governo Monti Bis"

FILIPPO MONTEFORTE / AFP

«Non è una mera elencazione, né la somma delle proposte delle forze politiche, ma una sintesi programmatica che disegna il futuro del Paese». Così inizia il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera dei deputati che ha ottenuto la fiducia della Camera. I sì sono stati 343 i no 263, gli astenuti 3 per la coalizione formata da Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Liberi e Uguali. Tra le prime citazioni del presidente del Consiglio c’è stato un brano del discorso pronunciato dall’ex presidente della Repubblica Giuseppe Saragat durante l’Assemblea Costituente: «Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano. Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto tra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della Nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo». Sulla prossima legge di Bilancio Conte ha detto: «La sfida sarà evitare l’aumento automatico dell’Iva e alleggerire il cuneo fiscale. Lo faremo con una spending review rigorosa e un riordino delle agevolazioni fiscali. Terremo conto dei vincoli di finanza pubblica e la politica di sostenibilità del debito. Libereremo risorse da usare per la stagione riformatrice. La riduzione per la spesa di interessi è una vera riforma strutturale. Ogni euro risparmiato sulle emissioni di titoli di Stato è un euro speso per la scuola, la sanità».

«Il nostro primo intervento sarà sugli asili nido, non possiamo indugiare oltre» ha promessoConte. «Lavoreremo per azzerare le rette per asili nido e micro nido per il prossimo anno scolastico 2020-2021 e aumentare la presenza di posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno. Una mossa per contrastare il declino demografico». Misure per famiglie meno abbienti, innalzamento obbligo scolastico, politiche di sostegno al diritto allo studio, l’istituzione di un’agenzia nazionale che possa far accrescere le politiche pubbliche sulla ricerca. Sono questi i primi punti del programma del governo giallorosso per combattere il declino dell’abbandono scolastico e dei giovani che emigrano all’estero. Questo è il governo più giovane della Repubblica, non può rinnegare se stesso. L’Italia dovrà essere laboratorio di innovazione, di idee e dare forti motivazioni ai giovani per rimanere». Ha detto Conte presentando il nuovo ministero dell’Innovazione tecnologica e digitalizzazione creato ad hoc con questo governo.

Un passaggio anche sulla crollo del ponte Morandi , avvenuto il 14 agosto del 2018, che ha causato 43 morti: «Non ci sarà alcuno sconto per interessi privati. Questa tragedia rimarrà una pagina della nostra Storia». Il riferimento è alla posizione del M5S di togliere le concessioni autostradali all’azienda “Autostrade per l’Italia” della famiglia Benetton. Molti applausi tra i banchi occupati dai deputati del Movimento Cinque Stelle. Il presidente del Consiglio ha lanciato anche il Green New Deal con una «normativa per evitare il rilascio di permessi di trivellazioni sull’estrazione di idrocarburi. Chi verrà dopo di noi dovrà modificare questa norma di legge per assumersi le responsabilità della sue azioni». Un messaggio all’ex partner di governo Salvini a favore delle trivellazioni. Un tema spinoso anche per il Partito democratico che durante il governo Renzi aveva chiesto agli elettori di astenersi dal referendum per abrogare la norma che estende la durata delle concessioni per estrarre idrocarburi in zone di mare

«Massima priorità per la messa in sicurezza del Paese contro il dissesto Idrogeologico, e la ricostruzione delle zone terremotate». Conte ha promesso una normativa più organica che permetta una ricostruzione veloce degli edifici colpiti dal terremoto. Ha anche ricordato di aver ricevuto una delegazione di persone colpite dal terremoto nel Centro Italia durante le consultazioni e ha annunciato che andrà nelle zone colpite dal sisma nel suo primo impegno pubblico da presidente del Consiglio. «Tutti devono pagare le tasse, ma proprio tutti affinché tutti possano pagare meno» ha detto con enfasi Conte annunciando la riduzione del cuneo fiscale e il salario minimo. Tra le proposte elencate dal presidente del Consiglio anche una legge sui sindacati, come previsto dall’articolo 39 della Costituzione, una norma sulla parità di genere nelle retribuzioni.

Sulle riforme costituzionali Conte ha detto di voler inserire nel primo momento disponibile in calendario la quarta votazione del taglio dei parlamentari. Questa riforma dovrà essere affiancata da un percorso per incrementare le garanzie costituzionali per garantire il pluralismo politico e territoriale». Tradotto: una legge elettorale che tenga conto delle regioni più piccole e delle minoranze linguistiche che potrebbero essere sotto rappresentate se il Parlamento dovesse approvare la riforma che taglia il numero di senatori (da 315 a 200) e deputati (da 630 a 400). Un passaggio anche sull’autonomia chiesta da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, annunciando un fondo di perequazione per garantire a tutti i cittadini gli stessi servizi ed evitare che «questo sacrosanto processo riformatore non crei un Paese a due velocità». Conte ha annunciato anche la riforma dello Statuto di Roma. Lotta alle organizzazioni mafiose, inasprimento delle pene detentive per i grandi evasori, una legge sull’acqua pubblica sono alcuni punti citati nel discorso del presidente del Consiglio che si è impegnato a promuovere una assunzione straordinaria del personale medico.

Conte parla anche della prossima commissione europea che si insedierà il prossimo 1 novembre. «L’Italia sarà protagonista di una fase di rilancio dell’Unione europea più attenta alla coesione sociale, territoriale e all’ambiente. Non indicazioni astratte ma previsto dall’articolo 3 del trattato sull’Unione europea che intendiamo applicare». Conte ha annunciato una riforma dell’eurozona, uno schema di assicurazione europea contro la disoccupazione. «Occorre migliorare il patto di stabilità e crescita». Il presidente del Consiglio si riferisce al patto che impone a tutti gli Stati europei di non superare il 3% del deficit e il 60% del debito pubblico rispetto al Pil. Conte ha parlato anche di riforme europee che combattano il dumping fiscale in Europa e introducano un’aliquota minima europea per la tassazione delle imprese.

«Difendere l’interesse nazionale non significa abbandonarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici, ma mette la propria patria al di sopra di tutto e mai farsi condizionare da influenze esterne. Così ho evitato due procedure di infrazione». Un’altra critica a Matteo Salvini. Conte ha promesso di rivedere il decreto sicurezza Bis integrando le osservazioni fatte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ovvero ritornare al testo del primo decreto sicurezza prima delle modifiche inserite dalla Lega. Il decreto sicurezza Bis era stato il punto dirimente nella trattativa tra Partito democratico e M5S. I dem volevano abrogarlo, i pentastellati mantenerlo così com’è. Conte ha chiesto l’introduzione di corridoi umanitari europei. Relazioni transatlantiche, legame con gli Stati Uniti e stabilizzazione delle relazioni con Mediterraneo allargato sono i tre pilastri che secondo Conte dovranno guidare la politica estera italiana. «Dobbiamo esse sobri nelle parole, operosi nelle intenzioni. Non posso non stigmatizzare ancora una volta gli attacchi a mie due ministre: Teresa Bellanova e Paola De Micheli a cui rinnovo la mia partecipe vicinanza» è stata una delle frasi di Conte che ha suscitato più clamore in Aula. I deputati dell’opposizione hanno urlato “elezioni”. «È il momento del coraggio» ha detto concludendo il suo discorso.

La seduta è stata sospesa per permettere al presidente del Consiglio di presentare il testo che pronuncerà domani al Senato. Alla Camera la discussione riprenderà poi alle 13 e durerà fino alle 17.30. Alle 17.45 ci sarà la replica di Conte. Ci sono stati momenti di tensione prima dell’inizio del discorso di Conte perché alcuni deputati non sono riusciti a raggiungere l’Aula a causa della manifestazione organizzata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a piazza Montecitorio per chiedere di andare al voto. Partecipa all’evento anche il leader della Lega Matteo Salvini. Piccolo siparietto durante il discorso del presidente del Consiglio. Roberto Fico ha richiamato Conte, ricordandogli che solo il presidente della Camera può richiamare i deputati all’ordine. Conte aveva richiamato in modo palese il deputato di Forza Italia Maurizio D’Ettore, reo di averlo interrotto. Un aspetto da non sottovalutare, visto che lo stesso presidente del Consiglio aveva richiamato il suo ex ministro dell’Interno Salvini per le sue “sgrammaticature istituzionali”. Proprio il leader della Lega sul palco della manifestazione a piazza Montecitorio ha detto: “Buon lavoro al governo Monti Bis” invitando a partecipare alla manifestazione della Lega del 19 ottobre.

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