Diritto e TechI nuovi mestieri degli avvocati: come cambierà la professione nei prossimi anni

Il mondo legale di domani, come viene predetto e descritto nel libro di Richard Susskind, somiglia molto poco a quello del passato. Si trova di fronte a un bivio che trasformerà il loro lavoro in pochi anni più di quanto sia accaduto negli scorsi due secoli. Serve prepararsi

Negli anni a venire, prevedo che gli avvocati convenzionali non ricopriranno un ruolo così prominente nella società come oggi. I clienti non saranno infatti disposti a pagare costosi consulenti legali per lavori che possono essere svolti da persone meno esperte, con il supporto di sistemi intelligenti e processi standardizzati. Sebbene questa previsione non indichi necessariamente la fine degli avvocati, ci sarà sicuramente una minore richiesta di avvocati tradizionali. Allo stesso tempo, il ruolo assunto da nuovi sistemi e processi che ormai sono al centro del mondo del diritto, offre agli avvocati con sufficiente flessibilità e apertura mentale, e con uno spirito imprenditoriale, nuovi ed entusiasmanti lavori, permettendo loro di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato.

Il consulente esperto e di fiducia

Due tipi di avvocati tradizionali, tuttavia, saranno ancora in gioco nel prossimo futuro. Infatti, quando il lavoro non potrà essere standardizzato o informatizzato, e quindi sarà necessario ottenere una consulenza personalizzata, i clienti continueranno a rivolgersi ai loro «consulenti esperti di fiducia». Questi sono avvocati intelligenti, creativi, innovativi, in grado di ideare e articolare nuove soluzioni e strategie per clienti che hanno problemi legali complessi o sfide importanti (questi criteri rappresentano l’aggettivo «esperto»). Si tratta anche di avvocati che possono comunicare i loro suggerimenti non soltanto con integrità e in maniera riservata, ma in modo altamente personalizzato e su misura (questi elementi invece rappresentano la componente «fiducia»). Molti avvocati diranno che questo è esattamente ciò che fanno oggi. Diranno che tutto il loro lavoro richiede già una gestione esperta e affidabile. I clienti la pensano diversamente. Alla fine, coloro che continueranno a lavorare in maniera artigianale, saranno presto meno richiesti dei loro concorrenti che saranno stati in grado di fornire servizi in modi alternativi, affidabili e meno costosi.

Il professionista «avanzato»

Ci sarà anche bisogno di un professionista «avanzato», un avvocato capace e preparato ma non necessariamente molto esperto, al quale non sarà chiesto di fornire un servizio su misura, ma di orientare con l’aiuto delle moderne tecnologie di standardizzazione e informatizzazione, lungo il percorso posto a destra nel grafico rappresentato nel Capitolo 3. Il professionista avanzato agirà spesso come assistente legale del consulente esperto di fiducia, per quei compiti che richiedono un avvocato ma non necessariamente uno specialista costoso. Anche in questo caso, però, il mercato richiederà questo genere di assistenti o associati solo quando la loro esperienza legale sarà veramente necessaria.

Tabella 13.1 – I nuovi mestieri degli avvocati

ingegnere del sapere giuridico

tecnico legale

ibrido giuridico

analista del processo legale

project manager legale

esperto legale dei dati

addetto alla ricerca e sviluppo

professionista dell’Odr

consulente del management legale

gestore del rischio legale

Anche se le prospettive a lungo termine per la maggior parte degli avvocati convenzionali sono molto più limitate che in passato, esorto i giovani avvocati a non farsi demotivare o abbattere, perché ci sarà, credo, una vasta gamma di nuove opportunità e nuove carriere per quelli con una formazione legale. Ne riassumo dieci nella Tabella 13.1. Sono sicuro che ce ne saranno altre (vedere, per esempio, la discussione più ampia svolta in The Future of the Professions), ma questi sono lavori che appaiono abbastanza logici, considerando gli argomenti e i temi di questo libro.

L’ingegnere del sapere giuridico

Quando i servizi legali cominceranno a essere standardizzati e informatizzati, ci sarà necessità di un gran numero di avvocati talentuosi per organizzare e ordinare enormi quantità di materiali e processi legali complessi. Le leggi dovranno essere analizzate, scomposte, utilizzate come prassi di lavoro standard e incorporate nei sistemi informatici. Tutto ciò potrebbe sfociare nella creazione di un servizio legale online, oppure la norma potrebbe venire perfettamente integrata in sistemi e processi più ampi (cfr. Capitolo 5).

Lo sviluppo degli standard e delle procedure per i servizi legali, e l’organizzazione e rappresentazione della conoscenza giuridica nei sistemi informatici, sono irriducibilmente un lavoro di ricerca e analisi giuridica. Per di più, questa attività a livello intellettuale è molto più impegnativa del lavoro legale tradizionale: è più complicato creare un sistema in grado di risolvere molti problemi, piuttosto che sforzarsi per trovare la risposta a un problema specifico. È chiaramente sbagliato immaginare, come fanno molti avvocati convenzionali, che lo sviluppo di standard e sistemi sia un compito che può essere affidato ad avvocati junior, al personale di supporto professionale o addirittura ad analisti di sistema. Se un’impresa giuridica moderna intende competere con standard e sistemi di prim’ordine, allora di prim’ordine devono essere anche gli avvocati che lavorano alla loro costruzione. Questi avvocati saranno gli ingegneri del sapere giuridico.

Il tecnico legale

L’esercizio del diritto e l’amministrazione della giustizia ormai dipendono in maniera quasi totale dalla tecnologia e da Internet. Quando la mancanza di sistemi informatici rende il lavoro legale impraticabile o inimmaginabile, è vitale avere nel proprio team professionisti preparati e competenti, che possano colmare lo spazio tra il diritto e la tecnologia.

Fino a ora, il mondo del legal-tech è stato popolato da due grandi gruppi. Il primo composto da normali tecnici, che si sono fatti strada nell’ambiente legale facendo del loro meglio per comprendere il misterioso modo di lavorare di avvocati, tribunali e clienti. L’altra posizione è invece occupata da avvocati affascinati dall’informatica: alcuni solo per hobby, altri invece hanno davvero una conoscenza profonda del mondo tecnologico. Ma nessuno dei due gruppi, generalmente parlando, può contare sulla presenza di professionisti di tecnologie legali, ovvero di persone formate e preparate sia nella professione legale, come nei campi dell’ingegneria informatica e della gestione della tecnologia. Mentre i tecnici improvvisati e gli avvocati appassionati di tecnologia andavano bene una volta, quando la tecnologia aveva ancora un ruolo marginale nell’offerta di servizi legali, oggi c’è necessità di una nuova specie di tecnici legali, appositamente preparati per catapultare la professione nel XXI secolo. Non basterà più avere dei meri «interpreti», che spiegano materie tecnologiche agli avvocati e materie legali ai tecnici. C’è bisogno di un nuovo plotone di tecnici legali indipendenti e autosufficienti, il cui impatto sulla società moderna sarà profondo. Saranno loro infatti a costruire le fondamenta sulle quali si baserà il servizio legale e saranno loro a trovare nuove strade per l’accesso dei non-avvocati ai servizi legali.

da L’avvocato di domani. l futuro della professione legale tra rivoluzione tecnologica e intelligenza artificiale, di Richard Susskind, Guerini e associati (2019)

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