È lo psichiatra americano Herbert David Kleber il protagonista del doodle di Google. Inventò un approccio nuovo alla cura e al recupero dei tossicodipendenti (tema che, in America, è tornato alla ribalta di recente a causa dei numerosi casi di dipendenza da antidolorifici oppioidi) e viene ricordato oggi non perché sia il giorno della nascita (19 giugno) né quello della morte (5 ottobre 2018) ma perché si celebrano i 23 anni della sua elezione alla National Academy of Medicine.
Il suo nuovo metodo si focalizza sull’aspetto medico-clinico, lasciando da parte considerazioni di tipo valoriale/morale. Una visione delle cose che elaborò negli anni di lavoro all’ospedale carcerario di Lexington, nel Kentucky.
Come si scrive qui, si occupò in modo principale di pazienti dipendenti da oppiacei, quelli più numerosi. E notò che, dopo venivano dimessi, la maggior parte di loro aveva ricadute. Divenne allora fondamentale tentare una nuova strada.
Nel 1968 fondò l’Unità per la dipendenza dalla droga a Yale, che guidò fino al 1989. Poi fu consulente della Casa Bianca all’Office of National Drug Control Policy, scrisse oltre 250 articoli, ottenne due lauree honoris causa, entrò a far parte della lista dei “Migliori dottori d’America”.
Ma Secondo un articolo di Vice, nel 2014, avrebbe fatto consulenza retribuita per l’industria farmaceutica degli oppiacei.
Dotato di ironia e spirito etico intransigente (non creava mai legami di amicizia con i suoi pazienti), tendeva a schermirsi di fronte agli elogi e ai premi. “Sono solo un semplice medico di fama mondiale”.