La Commissione di Vigilanza sui fondi pensione ha aggiornato i dati relativi alla previdenza integrativa e in questi primi nove mesi del 2019 il quadro è più che positivo sia sul fronte delle performance registrate che delle adesioni, facendo arrivare il numero degli iscritti ad un fondo pensione a nove milioni.
Come nell’ultimo decennio, superato un 2018 anomalo, i rendimenti ottenuti dai fondi pensione sono stati decisamente superiori alla rivalutazione del TFR lasciato in azienda, con un + 1,2% contro il + 9,4% medio per i PIP (piani individuali pensionistici) e il + 7,2% dei fondi pensione aperti. Le differenze di capitale tra il TFR che viene liquidato dall’azienda dopo dieci anni rispetto a quello investito per lo stesso periodo di tempo nel fondo pensione sono di migliaia di euro, tenendo conto anche della pesante tassazione in fase di liquidazione ordinaria rispetto a quella agevolata della previdenza integrativa.
Motivo in più per decidere di versare il TFR a costruzione dell’indispensabile pensione di scorta, e più in generale per chiunque, per scegliere uno strumento così vantaggioso per investire i propri risparmi.
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