CRONACHE DALL’IMPEACHMENTUcrainagate, Trump verso la messa in stato d’accusa

La commissione giudiziaria presenterà oggi, nel corso di una conferenza stampa, gli articoli contro il presidente. Secondo il “New York Times”, saranno due: abuso di potere e ostruzione al Congresso

Lunedì c’è stata la seconda audizione pubblica della commissione giudiziaria
Presieduta da Jerry Nadler, lunedì la commissione giudiziaria si è riunita in seduta pubblica per discutere se il comportamento di Donald Trump rientra nella definizione di «high crime and misdemeanor» contenuta nella Costituzione e per la quale è previsto l’impeachment del Presidente. Senza nuovi testimoni e con la sola presenza dei due avvocati consulenti – Daniel Goldman per i democratici, Steve Castor per i repubblicani – la commissione ha discusso molto animatamente, con continui scontri e interruzioni, scene madri, urla. Non un bello spettacolo, insomma, tanto che il Presidente Nadler più di una volta è sembrato in difficoltà, troppo debole per gestire una simile confusione. I democratici hanno cercato di riepilogare i due mesi di indagini, puntando sullo storytelling e cercando di fornire una narrazione credibile e circostanziata degli eventi. «Tutto quello che è stato riportato dal whistleblower è stato verificato da numerosi testimoni», ha detto Nadler in apertura. I repubblicani, dall’altra parte, hanno fatto ostruzione, contestando continuamente la procedura, più che i contenuti. Una delle rimostranze maggiori era che lì davanti alla commissione a spiegare e discutere le indagini ci sarebbe dovuto essere Adam Schiff, presidente della commissione intelligence che ha condotto le indagini. I repubblicani hanno chiesto più volte «dov’è Adam?», quasi come fosse un tormentone. Altra arma di difesa dei repubblicani: i democratici cercano di mettere sotto accusa Trump dal primo giorno, è tutta una cosa politica.

Gli articoli di impeachment
Dopo la riunione di lunedì, la commissione giudiziaria si è quindi riunita per scrivere gli articoli di impeachment. Secondo un’anticipazione del New York Times, gli articoli saranno due: abuso di potere e ostruzione al Congresso. E potrebbero già essere presentati martedì mattina durante una conferenza stampa. Una volta che gli articoli saranno presentati gli stessi saranno discussi all’interno della commissione giudiziaria che poi provvederà anche a votarli.

Il report dell’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia
Durante la riunione della commissione giudiziaria, l’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia ha reso pubblico il rapporto frutto della sua indagine. La domanda riguardava l’operato dell’Fbi durante le elezioni del 2016 e in particolare se l’Fbi avesse spiato la campagna dell’allora candidato Trump, cosa che Trump stesso ha sempre affermato, dichiarando anche di essere stato messo sotto controllo «da Obama». La risposta dell’ispettore generale alla domanda se Fbi abbia spiato Trump è no. Dopo aver esaminato un milione di documenti e condotto più di 100 interviste, l’ispettore generale ha concluso che l’inchiesta condotta nel 2016 dall’Fbi su alcuni funzionari della campagna di Trump sospettati di essere in contatto con con i russi era giustificata e legittima e non guidata politicamente. Se da una parte il report solleva quindi l’Fbi dicendo che l’indagine non è stata motivata politicamente e che è stata avviata in modo lecito, dall’altra parte il report riscontra gravi errori e omissioni nell’operato dell’Fbi, in particolare nella procedura per richiedere il permesso per mettere sotto sorveglianza Carter Page, consigliere della campagna di Trump.

L’Fbi quando ha iniziato ad indagare su Trump e i suoi rapporti con i russi aveva elementi solidi e non avrebbe agito per motivazione politica, pur commettendo molti errori procedurali

Christopher Steele e l’amicizia con Ivanka Trump
L’ex agente britannico Christopher Steele è l’autore del famoso report su Trump in cui si fa riferimento a determinate abitudini sessuali del Presidente e che gioca un ruolo centrale nell’avvio dell’indagine da parte dell’Fbi nei confronti della campagna di Trump e dei suoi contatti con i russi. Una delle sorprese più grandi che viene rivelata dall’ispettore generale nel suo report è che , contrariamente a quanto sempre sostenuto da Trump e dai repubblicani che Steele fosse un personaggio vicino ai democratici, Steel era invece amico di Ivanka Trump. I due si sarebbero conosciuti nel 2007 e da allora rimasti in contatto via mail. Ivanka lo avrebbe invitato nella Trump Tower nel 2010 quando Steele no faceva già più parte dei servizi britannici ma si era messo in proprio: Ivanka voleva convincerlo a lavorare per la Trump Organization.

I prossimi passi dell’impeachment
Martedì mattina saranno presentati gli articoli di impeachment. Questi saranno poi votati dalla commissione giudiziaria prima e in seguito dalla Camera in seduta completa. Il voto della Camera avverrà probabilmente il 18 dicembre; e dal momento che alla Camera i democratici hanno la maggioranza, è scontato il voto a favore. A quel punto Donald Trump sarà ufficialmente «impeached», ovvero in stato di accusa e dovrà affrontare un processo in Senato. Il processo in Senato dovrebbe iniziare a gennaio.

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