L’incertezza e i “non lo sappiamo” sul Coronavirus sono molti, anche per il virologo Roberto Burioni. Una cosa è certa, però: il virus è quello che i virologi chiamiamo “spillover”, ovvero “tracimazione”, passato da un animale a un uomo, nel quale si è adattato e rafforzato. «Un nuovo virus umano», lo definisce Burioni. «La sindrome è concettualmente simile all’influenza, ma molto più grave», continua il virologo. «Sappiamo anche che si trasmette da uomo a uomo con una certa facilità. Quanto si trasmette, purtroppo, ancora non lo sappiamo». Per stessa ammissione di Burioni, infatti, le cose tuttora fuori dalla portata degli scienziati sono molte: la gravità della malattia, le complicazioni, il dettaglio del contagio, quanto il virus è contagioso e come questo si sviluppa (tempi, incubazione e via dicendo). In questa fase, dunque, le misure che il virologo suggerisce sono le seguenti: non andare in Cina o nel caso di impegno inderogabile in territori orientali, indossare una mascherina nei luoghi affollati, lavarsi le mani e, su tutto, tenersi aggiornati sull’evoluzione dell’infezione.
24 Gennaio 2020
Roberto Burioni spiega tutto quello che sappiamo (e le molte cose che non sappiamo) sul coronavirus
Per stessa ammissione del virologo molti elementi sono tuttora fuori dalla portata degli scienziati: la gravità della malattia, le complicazioni, quanto il virus sia contagioso e come si sviluppa. L’unica cosa certa: la questione riguarda ormai tutti. Il video da medicalfacts.it
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