Lo stop all’attività di riscossione da parte della Agenzia delle entrate era arrivata già nei giorni scorsi. Il decreto “cura Italia”, oltre a congelare le scadenze fiscali del 16 marzo, sospende fino al 31 maggio i termini relativi alle attività di liquidazione, controllo, accertamento e contenzioso.
Fisco sospeso. I versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria, in scadenza il 16 marzo, sono prorogati al 20 marzo. Fanno eccezione le imprese con ricavi non superiori ai 2 milioni di euro, per i quali lo stop al pagamento delle tasse, dall’Iva ai contributi, è esteso fino al 31 maggio. Nessun limite di fatturato, invece, sulla sospensione del fisco per le filiere più colpite: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse. Stop alle ritenute d’acconto sulle fatture di marzo e aprile per i professionisti senza dipendenti con ricavi non superiori a 400mila euro. Per le imprese turistico recettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, i termini dei versamenti dell’Iva in scadenza nel mese di marzo 2020 sono sospesi.
Le società sportive e dilettantistiche potranno sospendere i pagamenti fino al 30 giugno. Dopodiché, in tutti questi casi, si potrà procedere a pagare in un’unica soluzione o tramite cinque rate mensili. Rinviate a fine maggio anche le tasse sul gioco. Sospesa fino al 30 aprile la tassa di ancoraggio per le imprese marittime. I pagamenti dei diritti doganali slittano fino a fine maggio. Rinvio al 31 maggio anche per i rendiconti e bilanci di esercizio per gli enti locali.
Restano valide invece le scadenze per le comunicazioni sui dati relativi al 730 precompilato e alle spese detraibili.
Menzione speciale. I contribuenti che, non avvalendosi di una o più tra le sospensioni di versamenti previste, effettuano qualcuno dei versamenti sospesi, possono chiedere che del versamento effettuato sia data comunicazione sul sito istituzionale del Ministero dell’Economia.