Garanzie statali e sospensione dei mutui. Credito d’imposta per botteghe e negozi, risorse per il settore aereo e anche per i tassisti. E poi via alla nazionalizzazione di Alitalia. Il primo pacchetto di misure per le imprese in affanno per i contraccolpi economici del coronavirus è arrivato con il decreto “Cura Italia”. Ed è in questo capitolo che, a fronte dei 25 miliardi stanziati, si stima un effetto leva di circa 350 miliardi per il credito. «Siamo consapevoli che questo decreto non basterà», ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Altri interventi, in preparazione al ministero dello Sviluppo economico, confluiranno poi nel cosiddetto “decreto aprile”, con un’accelerazione sugli investimenti e l’innovazione.
Garanzia statale. Il capitolo che riguarda garanzie e sospensione dei mutui vale oltre 3 miliardi. Il Fondo centrale di garanzia delle pmi viene rafforzato con 1,2 miliardi ed esteso per nove mesi, con accesso gratuito e generalizzato. L’importo massimo per singola impresa è elevato a 5 milioni di euro. Per gli interventi di garanzia diretta, la percentuale massima di copertura è pari all’80% dell’ammontare di ciascuna operazione per un importo massimo garantito per singola impresa di 1,5 milioni. Per gli interventi di riassicurazione, la percentuale massima di copertura è pari al 90% dell’importo garantito dal Confidi. Per aiutare le imprese con i bilanci più malandati, per operazioni fino a 100mila euro, si esclude la valutazione andamentale. Restano fuori le imprese che presentano esposizioni classificate come “sofferenze” o “inadempienze probabili”.
Per le garanzie su specifici portafogli di finanziamenti dedicati a imprese danneggiate dall’emergenza Covid-19, o che appartengono, per almeno il 60 per cento, a specifici settori/filiere colpiti dall’epidemia, la quota della tranche junior coperta dal Fondo può essere elevata del 50 per cento, ulteriormente incrementabile del 20 per cento. Le stesse misure sono estese anche alle imprese agricole e della pesca.
Per sostenere il credito all’esportazione nel settore turistico, il ministero dell’Economia è autorizzato a rilasciare la garanzia dello Stato in favore di Sace Spa. Solo per le micro e le piccole e medie imprese è prevista la clausola per fare salvi i fidi e sospendere le rate di mutui e prestiti fino al 30 settembre 2020. Le imprese dovranno presentare una domanda in cui si attesta di aver subito un danno per la diffusione del virus. A queste operazioni è dedicata una sezione speciale del Fondo, con una dotazione di 1,73 miliardi, che coprirà le banche per il 33% dell’importo di mutui e finanziamenti.
Per supportare la liquidità delle imprese arriva in soccorso anche Cassa depositi e prestiti (Cdp). Con una dotazione di 500 milioni di euro, lo Stato garantirà la Cdp fino all’80% dell’esposizione. E Cdp a sua volta garantirà le banche che finanziano le imprese danneggiate che non hanno accesso al Fondo pmi.
Viene inoltre incrementa la dotazione dei contratti di sviluppo, con una spesa ulteriore di 400 milioni di euro.
Stop ai mutui. Per un periodo di nove mesi, l’accesso al Fondo di solidarietà mutui prima casa (Fondo Gasparrini) è esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività in attuazione delle disposizioni adottate. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee.
Affitti commerciali e sanificazione. Per botteghe e negozi è previsto un credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone d’affitto, relativo al mese di marzo. Sarà attuato anche un credito d’imposta del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino ad un massimo di 20mila euro.
Slittano i bilanci. A tutte le società è consentito di convocare l’assemblea di approvazione del bilancio entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Slittano quindi al 30 giugno i termini per la chiusura dei conti del 2019. I soci e gli azionisti possono partecipare alle assemblee per via telematica.
Settore aereo. Arriva il soccorso statale per il settore aereo, con la istituzione di un fondo da 600 milioni di euro. All’articolo 76, si autorizza per Alitalia la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia o controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta, aprendo quindi la strada alla nazionalizzazione della ex compagnia di bandiera. Per Air Italy, viene invece previsto l’accesso alla cassa in deroga.
Agricoltura. Per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza coronavirus e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, è istituito un Fondo con una dotazione di 100 milioni di euro.
Tassisti. Per i tassisti che dotano i veicoli di paratie divisorie per separare il posto guida dai sedili destinati alla clientela, è previsto un apposito fondo con una dotazione di 2 milioni di euro.
Promozione del made in Italy. Viene istituito un “Fondo per la promozione integrata”, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per il 2020, destinati alla realizzazione di una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza coronavirus.