«Abbiamo la necessità di ribadire un concetto semplice: cioè che l’Italia questa Europa l’ha fondata, non l’ha fondata l’Olanda. Questa Europa è stata fondata dall’Italia, sulla nostra pelle e sulla pelle dei nostri nonni», lo ha detto con una certa sicurezza Francesco Boccia, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, durante il programma Carta Bianca su Rai 3, come ha segnalato su Twitter il giornalista de Il Foglio, Luciano Capone.
"L'Europa l'ha fondata l'Italia, non l'ha fondata l'Olanda". Il ministro @F_Boccia riscrive la storia che si impara già alle scuole elementari.
Trattato di Roma (1957): i paesi fondatori della Cee🇪🇺 sono
Belgio🇧🇪, Francia🇲🇫, Germania (ovest)🇩🇪, Italia🇮🇹, Lussemburgo🇱🇺, Olanda🇳🇱. pic.twitter.com/CPKnTxvTIP— Luciano Capone (@lucianocapone) April 15, 2020
Eppure i Paesi Bassi hanno avuto un ruolo decisivo nella storia dell’integrazione europea. Il 18 aprile del 1951 hanno firmato insieme a Francia, Germania occidentale, Italia, Belgio e Lussemburgo il Trattato istitutivo della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Si tratta del primo passo nella costruzione del progetto europeo che ha cambiato nome nel corso degli anni. Il 25 marzo de 1957, con i Trattati di Roma, Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo hanno creato la Ce, Comunità Economica Europea, diventata il 7 febbraio del 1992 Comunità europea, con il Trattato di Maastricht, firmato non a caso in una piccola città dei Paesi Bassi,. Infine con il Trattato di Lisbona la Comunità europea ha preso il nome di Unione europea.
Si parla spesso di Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schuman come i veri padri fondatori dell’Europa unità. Ma un ruolo decisivo lo ha avuto anche l’allora ministro degli Affari esteri olandese, Johan Willem Beyen che spinse per realizzare il progetto europeo anche scontrandosi con una forte opposizione euroscettica nel suo governo.
Fu proprio il “Piano Beyen” presentato durante la conferenza di Messina del 1955, a salvare il progetto europeo che sembrava finito dopo il rifiuto del Paralmento francese di ratificare il trattato sulla comunità europea di difesa comune. Beyen presentò agli altri cinque ministri degli esteri dei Paesi fondatori della Ceca il suo piano per creare una maggiore cooperazione economica che avrebbe fatto da base per realizzare in futuro a un’unione politica. Ovvero un mercato comune globale “fotocopia” di quello già in vigore dal 1944 tra Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo: il Benelux. Il belga Paul Henri Spaak, unì le idee di Beyen al piano francese in cui si promuoveva una Comunità per l’energia atomica e spinse per un compromesso politico che fece storia: quello che diede vita ai Trattati di Roma del 1957 dove vennero create la Cee e l’Euratom.