Non illudiamoci, quand’anche saremo usciti dalla fase di emergenza, le file ai negozi e, ancor più, nei punti vendita della grande distribuzione, ci terranno compagnia a lungo, almeno finché non sarà trovata una cura o un vaccino che permetteranno l’eliminazione del cosiddetto contingentamento.
Pertanto, dobbiamo adeguarci studiando le migliori strategie, quasi fosse una campagna militare, per riuscire a rifornirci adeguatamente senza esagerare, perché la spesa si farà sempre da soli, ma riuscendo a portarsi a casa quanto basta per non dover uscire più di una volta ogni 10 giorni, in modo da contribuire concretamente alla limitazione dei movimenti.
Ci permettiamo, dunque, qualche riflessione prendendo spunto da una sperimentazione appena introdotta da alcune insegne, quali Esselunga e Coop: la possibilità di prenotare il proprio ingresso.
Esselunga ha scelto Ufirst applicazione che, peraltro, rientra tra le proposte selezionate nel progetto Selezione Digitale messo a punto dal Ministero dell’Innovazione in collaborazione con AGID, Agenzia per il Digitale. Il servizio permette di prenotare il proprio accesso attraverso lo smartphone. Al momento a Milano sono 10 i negozi che lo hanno attivato.
10 minuti prima del proprio turno si viene avvisati da una notifica. La sorpresa ha incontrato il favore dei clienti, anche di coloro che non usano strumenti tecnologici, perché il biglietto virtuale può essere staccato anche fisicamente in loco, chiedendo agli addetti all’ingresso, per poi ripassare più tardi senza restare troppo tempo nei pressi del supermercato.
Coop ha scelto una piattaforma, collegata al proprio sito, chiamata Cod@casa con la quale si può, invece, scegliere una fascia oraria per recarsi al negozio. Il servizio è attivo dal 6 aprile in diversi punti di Milano e dell’area metropolitana e dal 21 aprile, sarà estesa anche a Brescia.
“Le reazioni dei clienti sono favorevoli” dichiara Andrea Pertegato, responsabile comunicazione di Coop Lombardia “nella prima settimana di sperimentazione, già 9000 utenti l’hanno utilizzata, potendo così scegliere uno slot di 30 minuti durante il quale Coop Lombardia metterà a disposizione solo il numero di posti idoneo a garantire il pieno rispetto delle distanze di sicurezza.”
La tecnologia ci viene, dunque, in aiuto, adottando antichi sistemi, così avremo l’impressione di trovarci improvvisamente catapultati dal salumiere sotto casa.
Prima di queste sperimentazioni erano già attive le corsie preferenziali per gli over 65.
Si cercano modalità diverse per alleviare i disagi conseguenti alla situazione che stiamo vivendo, lodevole. Tuttavia l’occasione può aguzzare l’ingegno e suggerire ulteriori contributi che anche noi, da osservatori e cittadini, ci permettiamo di offrire.
Apprezzabile e dovuta l’attenzione ai più anziani, però oltre a sollevarli dall’incombenza della coda, non sarebbe il caso di limitare le loro uscite, che, sappiamo bene, essere quotidiane, a non più di 2 volte la settimana? Inoltre, queste selezioni si potrebbero applicare anche a tutti i clienti, aggiungendo anche un criterio d’accesso come quello alfabetico, alternando un giorno per i cognomi da A a M e un giorno da N a Z. Ritornare al più presto a orari allungati, magari aggiungendo ore di apertura fino alla mezzanotte. Infine, un rafforzamento dei servizi online.
Tutte queste proposte servono a diradare gli accessi e, dunque, la compresenza di troppi clienti nei negozi, le ultime due, tra l’altro, offrirebbero opportunità di lavoro per giovani e disoccupati.
Insomma, dalle difficoltà si può uscirne cambiando comportamenti individuali e collettivi che potranno rendere migliore la vita di tutti.