Secondo l’Eurostat Quasi un bambino su quattro in Europa è a rischio di povertà o esclusione sociale: il 23,4%. Un numero più alto rispetto al 22,1% degli adulti (18-64 anni) e al 18,4% degli anziani (65 anni o più). I tassi variano dal 13,1% in Slovenia e 13,2% in Repubblica Ceca al 38,1% in Romania e 33,7% in Bulgaria.
Ma cosa vuol dire essere a rischio di povertà o esclusione sociale? Vuol dire essere in una delle tre seguenti condizioni: a rischio di povertà dopo trasferimenti sociali (povertà di reddito), gravemente deprivato materialmente o che vive in famiglie con un’intensità di lavoro molto bassa.
Le maggiori differenze tra il rischio di povertà o il tasso di esclusione sociale dei bambini e la popolazione totale sono state riscontrate in Francia, Romania e Slovacchia a più di 5,0 punti percentuali in più per i bambini rispetto alla popolazione totale. Mentre i tassi per i bambini erano inferiori a quelli della popolazione totale, con oltre 5 punti percentuali in Lettonia (- 5,9) ed Estonia (- 6,5).
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