In vista del Consiglio europeo del 19 giugno, i quattro Stati frugali d’Europa hanno scritto una lettera al Financial Times per ricordare a tutti che non hanno cambiato idea sul budget 2021-2027 e il piano da 750 miliardi della Commissione. Per i premier di Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Austria il recovery fund deve essere temporaneo e durare al massimo fino alla fine del 2022, «Deve essere di dimensioni significative, ma non più grande di quanto possa essere assorbito utilmente dagli Stati membri durante l’attuale emergenza».
Non solo, i quattro leader chiedono che le decisioni su come e a chi destinare i fondi siano basate su criteri specifici e relativi alla crisi economica. Farlo con statistiche che si riferiscono al periodo pre-pandemia «semplicemente non ha senso». «I nostri quattro paesi noti collettivamente come i “quattro frugali” sono disposti a fare di più. Far ripartire questo mercato unico, a tutta velocità, è di fondamentale importanza per liberarci da questa crisi. I lavoratori Volvo in Svezia e quelli Philips nei Paesi Bassi dipendono dallo sviluppo economico in Grecia e Slovacchia. Più forti sono le economie italiana e spagnola, meglio è per Danimarca e Austria. E viceversa. Ma nel fare ciò non dovremmo gettare in mare i principi importanti».
Per principi importanti i quattro leader intendono una spesa responsabile e sostenibile nel lungo periodo: «Non esistono soldi nuovi o freschi. I soldi spesi dovranno anche essere guadagnati e rimborsati dai contribuenti. Come potrebbe essere improvvisamente responsabile spendere 500 miliardi di euro di denaro preso in prestito inviando la fattura in futuro?».
La proposta dei frugali è sempre la stessa: aiutare gli Stati membri attraverso prestiti, senza usare le sovvenzioni: «Riteniamo che quando prendiamo in prestito denaro tutti insieme nell’Unione, il modo fondamentalmente sano di utilizzarlo è di convertirlo in prestiti per coloro che ne hanno davvero bisogno, alle migliori condizioni possibili. Dobbiamo tutti avere un livello realistico di spesa. Ancora più importante, il denaro dovrebbe essere usato con attenzione e solo dove sappiamo che farà davvero la differenza.».
Secondo Austria, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca, questa crisi non deve essere confusa con altre sfide e priorità dell’Unione, come il budget 2021-2027. Il piano Next Generation Eu da 750 miliardi e il bilancio pluriennale devono rimanere due partite diverse da giocare.