Un nuovo magazine mensile, un sito-portale, una radio. Soprattutto: un nuovo progetto culturale, un’idea divergente. Si chiama Rewriters e mira (lo dice la parola stessa) a riscrivere il panorama della cultura contemporanea.
Programma vasto, ma essere ambiziosi aiuta. Anche perché l’idea è di mescolare grandi firme e giovani under 25, puntare sulla ricerca di nuovi talenti, investire nella crossmedialità e, nel frattempo, inventare un nuovo format di rivista, chiamato – «parola orrenda», dice il giornalista e critico musicale Ernesto Assante, tra i fondatori – “giornalibro”, con cadenza mensile e forma simile «a quella di uno smartphone».
Il nuovo movimento culturale (o cultural brand, come è stato definito) è stato presentato il 16 giugno con una conferenza stampa al MAXXI di Roma, con presenza fisica secondo le norme Covid (compresa la staffetta al microfono) e collegamento Zoom e social.
A parlare i fondatori, Eugenia Romanelli, docente scrittrice e giornalista, Annalisa Nicastro, direttore di Leggere:Tutti, e il già citato Ernesto Assante, giornalista e critico musicale, coordinati dalla filosofa Maura Gancitano.
Autofinanziato, Rewriters, nasce «come risposta a un’insofferenza collettiva, nazionale e internazionale, verso un mondo che non va pùi bene. Si sceglie però di mettere la creatività al posto della combattività».
E il risultato andrà declinato su tre canali principali: il primo è il giornalibro, appunto, mensile on demand (si stamperanno le copie richieste di volta in volta) dove si punta a far scrivere una nuova communità di autori (o ri-scrittori) per rivedere i fenomeni del presente, del passato e del futuro, scandagliando il mondo dell’arte e della cultura globale.
Tra le firme del primo numero ci sono due cantanti: Piero Pelù (che parla del suo progetto per la pulizia delle spiagge) e Rancore, che invece si esprime sul rap e sul significato della parola. Insieme a loro Antonio Manzini, Giancarlo De Cataldo, Massimo Recalcati, Sofia Bini Smaghi e altri ancora.
La copertina (in testa all’articolo) è degli street writer Sten & Lex. Il tutto sarà stampato, promosso e distribuito da Ilmiolibro.it, del Gruppo Gedi.
Il secondo invece è il sito-portale, testata giornalistica online che ospita tutti i contributi (blog, podcast, video) dei membri della comunità e offre ai lettori la possibilità di partecipare e interagire nel processo creativo.
Il terzo è la web-radio (ReRadio), la web radio che offre podcast e musica 24 ore su 24, trasmessa da Rewriters.it e Repubblica.it, con un palinsesto che si compone di podcast e musica 24 ore su 24
Ci sarà anche la partnership di SOund36, rivista digitale diretta da Annalisa Nicastro, punto di riferimeto della cultura della musica di qualità.
Funzionerà? Troppo presto per dirlo. Ma se i risultati saranno al passo con le idee, c’è da essere ottimisti.