«I populisti chiedono da due anni la revoca della concessione. Facile da dire, difficile da fare. Perché se revochi senza titolo fai un regalo ai privati, ai Benetton, ai soci e apri un contenzioso miliardario che crea incertezza, blocco cantieri, licenziamenti. Questa è la verità. A dire la verità si perdono forse punti nei sondaggi, ma si salvano le nuove generazioni da miliardi di debiti». Inizia così il post del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in merito alla questione Autostrade.
Dopo la durissima intervista del premier Giuseppe Conte a Il Fatto quotidiano, nella quale attacca frontalmente il gruppo Benetton e svela in sostanza l’intenzione di procedere per la revoca, Renzi fa il punto sulla situazione, non risparmiando qualche bacchettata anche al modo in cui il premier ha tuonato contro Aspi.
«La strada è un’altra – continua il post. Se proprio lo Stato vuole tornare nella proprietà, l’unica possibilità è una operazione su Atlantia con un aumento di capitale e l’intervento di CDP. Operazione trasparente, società quotata, progetto industriale globale. Non ci sono alternative serie e credibili. Il populismo urla slogan, la politica propone soluzioni»