Corona EconomyI freelance alla prova del Covid, il futuro dei rider e dello smart working

Nella newsletter di questa settimana: cosa sta succedendo nel mondo degli autonomi, i piani del governo sulla decontribuzione per i nuovi assunti con i soldi del Recovery Fund, il tavolo sulle pensioni e quello sul lavoro da remoto, l’Ilva agli sgoccioli e il nuovo accordo sui fattorini in bici che fa litigare. Ma anche i preparativi per i prossimi viaggi

(Immagine tratta dalla serie tv “Dietland”)

FREELANCE ALLA PROVA DEL COVID
La pandemia ha fatto esplodere la “freelance economy” negli Stati Uniti – scrive Axios. Milioni di lavoratori negli States sono freelance per scelta, ma in tanti stanno scegliendo questo stile di vita più rischioso e meno stabile a causa delle turbolenze economiche generate dal Covid. A crescere tra i liberi professionisti sono i genitori che si destreggiano tra la cura dei bambini e il lavoro e quelli della Generazione Z, metà dei quali fa il freelance. Ma mentre l’offerta di lavoro autonomo è aumentata in settori come la tecnologia e la finanza, lo stesso non si può dire per la ristorazione o il commercio, dove i posti di lavoro crollano.

E in Italia? Secondo l’ultimo sondaggio di Acta, quasi un quarto degli autonomi ha smesso di lavorare tra marzo e giugno e il 60% ha subito una riduzione di reddito. Oltre la metà segnala un calo dei compensi, e in molti temono che questa situazione possa continuare. Le prospettive sul resto del 2020: il 43% lavorerà ma a ritmi più blandi, il 31% lavorerà normalmente o in qualche caso più di prima. Ma almeno il 90% si aspetta una diminuzione del fatturato.

I numeri Se negli Stati Uniti gli autonomi crescono, da noi crollano a picco: -101mila nel secondo trimestre, -219mila in un anno. Dati confermati anche dal Mef, che ha registrato un calo del 30,7% nella apertura di nuove partite Iva. Bisognerà capire se la riduzione riguarda commercianti, artigiani e liberi professionisti, o anche la “seconda generazione” degli autonomi della conoscenza.

*L’immagine in alto è tratta dalla serie “Dietland” (no spoiler: la protagonista è, appunto, una freelance)

 

PAZIENTE ITALIANO
Assalto alla diligenza Dopo la lista dei 557 progetti per il Recovery Fund arrivata dai ministeri alla cabina di regia del ministro Amendola (tra cui il rifacimento del piazzale della Farnesina), per fortuna sono arrivate anche le linee guida di Bruxelles per stilare il piano nazionale da 209 miliardi. Il ministro Gualtieri ha detto: «Faremo pochi grandi progetti». Per l’Italia pare ci siano 1,5 miliardi di sussidi in più. E la Commissione ha aperto alla possibilità di usare i fondi europei per tagliare le tasse sul lavoro, ma non potrà essere un taglio fiscale permanente visto che gli aiuti sono una tantum. Il governo sta pensando a una decontribuzione triennale per i nuovi assunti.

Programmi per il 2021 Gualtieri da Assisi ha detto che il prossimo anno non ci sarà la cassa integrazione «generalizzata e gratuita» per tutti. Ci sarà la cig standard, più alcune misure specifiche concentrate sui settori più in difficoltà. Trapelate alcune anticipazioni sulla prossima Nadef che arriva a fine mese: l’asticella dovrebbe assestarsi attorno al -9% del Pil, ma con un rimbalzo di oltre il 5,5% nel 2021.

In bilico È a rischio la decontribuzione per il Sud prevista nel decreto agosto, che dovrebbe partire dal 1 ottobre. Il governo non è ancora riuscito a ottenere il via libera di Bruxelles. Secondo i piani del governo, la misura dovrebbe essere solo l’inizio di un’operazione lunga dieci anni.

Con calma Ve lo ricordate il decreto rilancio? I ministri del Lavoro e dell’Economia hanno firmato il decreto attuativo per far funzionare il Fondo Nuove Competenze da 730 milioni. Servirà a destinare, d’intesa con i sindacati, parte dell’orario di lavoro alla formazione.

Cento, cento Il tavolo pensioni con i sindacati si aprirà ufficialmente il 25 settembre, ma già si sa che quota 100 rimane fino alla scadenza di fine 2021. E il governo, accanto all’“opzione 41” per i lavoratori più fragili, starebbe studiando “quota 102” per uscire a 64 anni e con 38 anni di contributi. Ma si pensa anche all’impatto della crisi Covid sugli assegni futuri: i trentenni di oggi rischiano una riduzione fino al 30% quando lasceranno il lavoro.

Abisso precario Nel frattempo, i numeri sul mercato del lavoro non danno tregua. Nella nota congiunta di ministero del Lavoro, Istat, Inps, Anpal e Inail, viene fuori che ci sono 1 milione 112mila posizioni lavorative in meno tra contratti a termine, in somministrazione e a chiamata. Concentrati soprattutto tra i più giovani.

Deadline 15 ottobre Finito lo stato d’emergenza, sullo smart working si tornerà alle regole pre pandemia. Giovedì 24 il governo avvia il tavolo con sindacati e associazioni delle imprese per mettere mano alla legge del 2017. Ma Pd e Italia Viva premono per gli accordi individuali, mentre la ministra Catalfo vorrebbe – come la Cgil – accordi nazionali. Intanto abbiamo un numero: per ogni dipendente da remoto, l’azienda risparmia fino a 10mila euro l’anno.

Per chi suona la campanella Dopo la chiusura dovuta alle elezioni, la scuola rischia un nuovo stop. I sindacati di base hanno indetto uno sciopero per il 24 e il 25 settembre. Le sigle interessate non raccoglieranno forse un’adesione massiccia, ma potrebbero provocare comunque disagi.

 

STATO AZIONISTA
Monopoli Si complica il dossier sulla rete unica. Il fondo australiano Macquarie ha fatto un’offerta per il 50% di Open Fiber, ma Enel ha detto che per decidere ci vorrà almeno un mese. E l’Antitrust Ue ha acceso un faro sulla trattativa. Tanto che Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, ha incontrato il commissario Vestager, che è tornata a sottolineare la centralità di un gestore indipendente.

Progetto Botticelli Il London Stock Exchange ha deciso di entrare in trattative esclusive con la cordata guidata da Euronext e composta da Cdp e Intesa Sanpaolo per la cessione di Borsa Italiana. Ma, ovviamente, non c’è alcuna certezza sulla buona riuscita delle discussioni.

E l’Ilva? Ai circa 4mila lavoratori già in cassa integrazione, da oggi se ne potrebbero aggiungere altri mille. Arcelor Mittal ha informato che si è svuotato il portafoglio ordini, e quindi altri tre reparti dovranno fermarsi. E la trattativa con il governo? Se ne parla dopo le elezioni.

 

LAVORO IN QUARANTENA
Pedalare! Il ministero del Lavoro ha bocciato il nuovo contratto per i rider delle piattaforme di food delivery, firmato da Assodelivery e dal sindacato Ugl. Cgil, Cisl e Uil, impegnati nel tavolo al ministero, hanno chiesto al governo di dichiarare «illegittimo» l’accordo, che prevede che i fattorini vengano considerati lavoratori autonomi e non dipendenti. Giovedì 24 è previsto un incontro tra Catalfo e i sindacati.

La fabbrica di cioccolato La Ferrero, che ha continuato a lavorare anche durante il lockdown, ha centrato gli obiettivi previsti dal contratto integrativo aziendale. Per cui distribuirà un bonus di 2.100 euro a tutti i 6mila dipendenti degli stabilimenti italiani.

Reddito o salario «Bisogna cominciare a ragionare su un reddito universale incondizionato. Senza corsi preparatori e senza il ricatto di lavoro», ha detto Beppe Grillo la scorsa settimana, innescando diverse polemiche. In Germania, intanto, dalla prossima primavera partirà il “Basic Income Pilot Project”: 120 persone riceveranno i 1.200 euro al mese senza alcuna condizione. Sul sito del Basic Income Earth Network si trova la mappa delle sperimentazioni in corso nel mondo. Guy Standing, cofondatore del Bien, la scorsa settimana ha partecipato a un dibattito in Fondazione Feltrinelli, trasmesso anche da Linkiesta (qui il video).

 

RITORNO AL FUTURO
Senza scrivania È la grande domanda del momento: le città possono sopravvivere senza il lavoro in presenza negli uffici? (Quartz).

Ci serve una guida Il settore dei viaggi è in crisi, ma – scrivono dal National Geographic – viaggiare è un bisogno essenziale per l’uomo. Quindi meglio cominciare a programmare il prossimo itinerario.

Soluzioni Se la pandemia ha dimostrato più di prima la difficoltà di conciliare vita e lavoro, la soluzione potrebbe venire dal “welfare interaziendale” con la creazioni di reti tra le pmi, scrive Lavoce.info.

Succede a Milano Nel cuore della città, il Gruppo Adecco ha inaugurato Phyd Hub, un nuovo polo phy-gital per “allenare” le competenze. «Le persone che entrano devono agire e mettersi in discussione», dice il ceo di Phyd Manlio Ciralli a Linkiesta.

 

PROMEMORIA Martedì 22 l’Istat diffonde i dati sui Conti economici nazionali del 2019. Lo stesso giorno, nelle audizioni sul Recovery Fund, è il turno della ministra del Lavoro Catalfo. Giovedì 24, giorno del Consiglio europeo, il ministro Patuanelli incontra i sindacati in vista della stesura del Recovery Plan. Il dl agosto, intanto, arriva in commissione Bilancio del Senato.

 

Buona settimana,

Lidia Baratta

 

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