La Commissione ha presentato da mesi un piano (e un sito) per uniformare le restrizioni per gli spostamenti in tutta l’Unione, ma i 27 Stati membri ancora non l’hanno adottato. Ognuno fa da sé. «In tutta l’Ue, abbiamo codici colore diversi, criteri diversi e regole diverse sui test e la quarantena» ha spiegato il 12 ottobre in un videomessaggio Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. « È difficile sapere dove puoi viaggiare, quali regole devi seguire quando arrivi e quali regole si applicano quando torni a casa. Dobbiamo coordinare queste misure per rendere la vita più facile agli europei».
Per questo Bruxelles aveva creato un modello uguale per tutti: un sistema di cartografia comune e un codice colore (verde, arancione, rosso), a disposizione dei cittadini dell’Unione europea che si devono spostare, per identificare il livello di rischio di ogni Stato membro.
«Più chiare sono le regole, meglio i cittadini possono affrontarle. Questo è il motivo per cui la Commissione europea ha avanzato una proposta tempo fa. La sua adozione da parte dei governi nazionali porterà chiarezza alle persone» ha continuato von der Leyen. Il meccanismo è quello per cui «non ci saranno restrizioni se viaggi da una regione “verde”» mentre «quando viaggi da una regione “arancione” o “rossa”, i governi nazionali potrebbero chiederti di fare il test o di sottoporsi a quarantena».
Capitolo a parte invece per chi si sposta per lavoro. «Per coloro che hanno una ragione essenziale per viaggiare, come i lavoratori dei trasporti, o quelli che viaggiano per importanti motivi familiari, non saranno tenuti a sottoporsi alla quarantena. Questo nuovo sistema renderà le cose più facili per i cittadini» ha concluso la presidente.