Alcune ricerche di mercato negli Stati Uniti hanno scoperto un effetto collaterale positivo legato al confinamento: molte più persone hanno iniziato a cucinare a casa riducendo lo spreco di cibo. Anche l’organizzazione non profit britannica Wrap ha monitorato i comportamenti alimentari degli inglesi arrivando a dati confortanti: tra novembre e aprile, il cibo finito nella spazzatura è diminuito di circa un terzo. Le ultime stime sui rifiuti segnano un aumento nel mese di giugno, in particolare tra le persone tornate al lavoro, ma restano ancora ben al di sotto dei livelli pre Covid-19.
La strada verso la piena consapevolezza però è ancora lunga, tanto da spingere Fao e Nazioni Unite a dedicare una giornata internazionale sul tema. Dalle cucine stellate scese in campo in prima linea contro gli sprechi alimentari ai fornelli di casa nostra, quello che possiamo fare è prezioso. Almeno il 20 per cento del cibo che lasciamo scadere, dimenticato in frigo o in fondo alla dispensa, potrebbe essere riutilizzato in cucina con un pizzico di creatività: spenderemmo meno soldi per la spesa e faremmo un favore al Pianeta che tirerebbe un sospiro di sollievo. Per dare un’idea più concreta, il cibo che finisce in discarica è responsabile dell’8 per cento delle emissioni di gas serra: se fosse uno stato, sarebbe il terzo per emissioni di Co2 dopo Cina e Stati Uniti.
La prima regola d’oro è non comprare più di quanto abbiamo bisogno. Una bella palestra per diventare bilanciati negli acquisti è intraprendere la strada dell’autoproduzione. Non serve essere proprietari terrieri per coltivare un piccolo orto, è sufficiente un balcone o un terrazzo. Seminare, bagnare, veder crescere frutta e verdura rende automaticamente più responsabili, fa risparmiare sulla spesa e ha notevoli benefici anche sulla salute in generale. Difficilmente finirà buttato ciò di cui ci siamo presi cura amorevolmente. In caso di surplus, si può sempre rifornire amici e parenti di prodotti freschi e sani.
Hexagro, azienda hi-tech specializzata nel vertical farming, ha pensato a chi vive nelle grandi città dove gli spazi all’aperto scarseggiano e ha ideato Poty, un orto verticale a misura di balcone che può contenere fino a 20 piante nella versione più piccola e fino a 40 in quella grande. Nei vasi si coltivano facilmente piccoli frutti come fragole e lamponi, verdure a foglia, ortaggi e aromatiche stagionali. Oltre a essere costruito con materiali riciclati e riciclabili, Poty è anche intelligente: ha un sistema di irrigazione autonomo e in caso di problemi si può chiedere la consulenza di un agronomo tramite chat. E c’è anche un risvolto sociale: per ogni Poty venduto, l’azienda installa nuovi moduli attraverso il programma Hexagro Siembra Vertical, attivo in Colombia a sostegno delle comunità più fragili.
La seconda regola d’oro è utilizzare al meglio ciò che è rimasto. Spesso, quando si tratta di avanzi, scaldare nel modo giusto può fare la differenza tra un piatto salvato e uno buttato. HotBlast™, il microonde combinato di Samsung, unisce le funzioni di una griglia alla circolazione dell’aria calda che viene soffiata direttamente sui cibi. In questo modo è possibile ridurre notevolmente i tempi di cottura, ottenendo pietanze croccanti sia dentro che fuori. Grazie alla tecnologia Slim Fry™ il tutto avviene con una piccola quantità di olio, per fritture più sane e leggere. Dei forni di ultima generazione che rigenerano gli avanzi grazie al vapore avevamo già parlato qui.
La filosofia antispreco sposa la linea del non si butta via niente, che gli inglesi traducono in no waste, just taste (nessuno spreco, solo gusto). Di carne e pesce si usano anche i tagli meno nobili, di frutta e verdura si mangia tutto, compresi gambi, foglie esterne e radici. In una parola si massimizza il risultato e la spesa, come insegna “Il grande libro delle bucce” di Lisa Casali, maestra nell’utilizzare al 100% quel che madre natura ci ha dato.
Uno strumento utile alla causa è lo zester che grazie alle lame affilate come rasoi e all’impugnatura antiscivolo si rivela uno strumento efficace con ogni tipo di buccia (ma si può utilizzare anche con i formaggi a pasta dura come il parmigiano, il cioccolato, lo zenzero e le noci moscate). Microplane lo propone in versione glam, sei nuovi colori in edizione limitata: tre fantasie stampate e tre colori fluo per un tocco di colore in cucina.
L’altro grande capitolo riguarda la conservazione, ovvero il reparto freddo. La competizione tra brand si gioca sulla giusta combinazione tra freddo e umidità, due variabili che impattano sulla durata degli alimenti. La tecnologia TwinTech® No Frost di Electrolux, ispirata ai frigoriferi utilizzati nelle cucine dei ristoranti, sfrutta due sistemi indipendenti di raffreddamento separando la circolazione dell’aria tra frigorifero e congelatore: in questo modo gli alimenti in frigorifero non si disidratano e quelli in freezer si congelano alla perfezione. Non solo: il vano in acciaio inox facilita il recupero della temperatura ogni volta che la porta viene aperta. E per ridurre al minimo gli sprechi, il ripiano intelligente SpinView ruota a 360° in entrambe le direzioni, velocizzando le operazioni.
Anche la domotica può dare una mano per ridurre gli sprechi. Siete al supermercato ma avete dimenticato di controllare cosa c’è in frigo? Le due telecamere interne, presenti nei modelli con tecnologia Home Connect di Bosch, scattano una fotografia ogni volta che la porta del frigorifero viene chiusa. Oltre a inviare le immagini in alta risoluzione all’app, l’intelligenza artificiale riconosce la tipologia di alimento, lo aggiunge alla lista della spesa e avvisa quando il prodotto sta per scadere.
Sottovuoto è un’altra parola magica quando si parla di cibo perfettamente conservato. Questo strumento elimina l’aria all’interno dei contenitori dove viene conservato, prolungando la durata degli alimenti che poi possono essere messi, a seconda dei casi, in freezer, in frigorifero e in dispensa. Il modello FoodSaver VS1190X-91X è adatto sia alla conservazione a lungo termine tramite la funzione di sigillatura automatica dei sacchetti, sia a quella di breve attraverso il kit adattatore compatibile con contenitori, sacchetti con zip e tappi, per bibite e alimenti da consumare in tempi più rapidi.
Tra gli strumenti più innovativi sul fronte della conservazione ottimale degli alimenti c’è l’abbattitore di temperatura, uno strumento di derivazione professionale di cui abbiamo già parlato qui. Attraverso il raffreddamento rapido, la proliferazione batterica è bloccata e le caratteristiche organolettiche e nutritive di quello che cuciniamo vengono preservate. L’abbattitore porta il cibo in meno di novanta minuti dalla temperatura di cottura a +3° C, livello ideale per la conservazione in frigorifero. Non solo: tra le funzioni c’è anche la cottura lenta a bassa temperatura, lo scongelamento controllato, la lievitazione naturale e la surgelazione rapida. Smeg lo propone anche in abbinamento al cassetto per il sottovuoto e al forno a vapore in un sistema completo che va sotto il nome di Vitality System.