In un tempo non lontano, quando di pandemia leggevamo solo nei libri di storia e geografia, il delivery era spesso quel tipo di scelta preferita per le cene tra amici, quelle in cui ci sono tante persone, una cucina un po’ troppo piccola per saziare tutti a dovere e il proposito comune di imparare a cucinare, magari più in là, un giorno.
Oggi questa immagine è difficile da ritrovare nella quotidianità, anche se sicuramente fa parte di quelle cose che tutti non vediamo l’ora di tornare a fare, ma in questo periodo in cui tutto è ribaltato, è ancora possibile parlare di delivery tra amici, se a preparare la cena e a consegnarla a casa dei propri clienti, sono un gruppo di amici, cuochi, ristoratori e panificatori.
Si tratta del progetto BANANE United Delivery, che riunisce quattro giovani volti della ristorazione milanese Luca Zampa di Immorale, Andrea Baita e Pietro Zamuner di Bites, Alain Locatelli, artigiano Boulanger.
Immorale è stato inaugurato poco più di un anno fa, a settembre 2019, come ristorante, bistrot ed enoteca e fondamentalmente come un luogo in cui stare in compagnia e gustare cene, pranzi e aperitivi superlativi, ma senza troppi fronzoli. Ai fornelli di questa giovane realtà c’è Luca Zampa, che si è lasciato ispirare da Manuel Vazquez Montalban e dalle sue “Ricette Immorali”, per creare questo angolo di Milano nella sempre affascinante via Lecco. La carta cambia spesso e volentieri, un po’ per seguire la stagionalità, un po’ per le nuove sperimentazioni dello chef, un po’ per la voglia di essere un po’ immorali, rifiutando abitudini e riti.
Altra cosa è il luogo immaginato da Andrea Baita e Pietro Zamuner, cuochi giovanissimi ma già con un buon bagaglio di esperienze, che nel dicembre 2019 ha permesso loro di inaugurare Bites. Sito in via Lambro, sempre in Porta Venezia come Immorale, Bites propone un’esperienza gastronomica unica, che ogni sera coinvolge solo otto commensali, accompagnati dagli chef nella degustazione di diversi “Bites”, in un percorso armonico e ricco di gusti sorprendenti.
Infine vi è Alain Locatelli, diventato prima cioccolatiere, sotto la guida di maestri svizzeri, e poi panificatore, nella caffetteria di famiglia a Bonate di Sopra, fino a vincere, nel 2013, il premio “Miglior Panettone d’Italia” per Re Panettone. Tre anni fa ha aperto Alain Locatelli La Boulangeria Pastisseria, nel quartiere universitario di Bicocca.
Tre realtà diverse, quattro mastri giovani che hanno deciso di non arrendersi all’inerzia di questo periodo malinconico e lo hanno ribaltato con un progetto colorato, fuori dagli schemi ma così flessibile da trovare una forma dentro a tutti i decreti. BANANE è disponibile tutto il giorno, con proposte adatte anche alla colazione come il “Vassoio brunch a letto “, oppure composizioni più adatte a pranzi, cene o spuntini, come il “Gran buffet di verdure, conserve e cruditè d’inverno” o la versione a base di verdure o pesce, o ancora prodotti di gastronomia come Lasagne di Porcini e Zucca o Sugo da Scarpetta ragù del cortile.
C’è anche un kit per chi ha ancora voglia di cucinare, battezzato “Pizza “fattela da sol*”.
Ciò che possiamo consigliare è, innanzitutto, di leggere l’intero menu – si rivelerà una lettura non banale e che vi ruberà qualche sorriso – e successivamente di partire dalla colazione e poi vivere una vera giornata un po’ immorale, a base di bites e croissant, per far finta che questo lockdown sia una fuga, nel regno senza regole degli chef di Porta Venezia.