La visita a RomaIl ministro francese Le Maire invita l’Italia ad adottare la riforma del Mes

Il titolare del Tesoro del governo Macron oggi incontra Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli e dice che le modifiche al Fondo Salva-Stati, su cui l’Italia aveva messo un veto, faranno sì che chi lo usa non verrà stigmatizzato

(Foto da Facebook)

Mentre Italia e Francia sono alle prese con la seconda ondata di Covid-19, oggi il ministro all’Economia di Parigi Bruno Le Maire sarà a Roma per incontrare l’omologo italiano Roberto Gualtieri e il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli. In un incontro con la stampa italiana prima della partenza, riportato oggi da Repubblica e Corriere, Le Maire incoraggia l’Italia a collaborare con Francia e Germania nel rilancio dell’economia. Puntando in particolare sui settori delle batterie elettriche, dell’idrogeno e dello spazio.

Quanto al Mes, il Fondo Salva Stati che divide ancora il governo italiano, Le Maire ne auspica l’approvazione da parte di tutti quanto prima. Sostenendo che lo strumento è utile come «una rete di sicurezza supplementare per il settore bancario e quindi per tutti i risparmiatori europei». Ma il tema nell’incontro di oggi con i ministri italiani sarà inevitabile.

«È essenziale che la riforma del Mes sia definitivamente adottata e ratificata», dice il ministro. «Credo che la situazione migliorerà dal punto di vista sanitario ed economico ma la nostra responsabilità è anche anticipare nuovi choc».

La riforma del fondo Salva-Stati, su cui l’Italia aveva messo un veto, rappresenta secondo il ministro francese una sorta di «polizza vita». Le Maire però non commenta il «no» dei Cinque Stelle sull’eventuale utilizzo del “Mes sanitario”. «Non ho consigli per i miei amici italiani. Siamo nazioni sovrane», dice, «ma abbiamo fatto in modo che l’accesso al Mes non stigmatizzi nessuno e non ponga condizioni inaccettabili per nessun Paese».

Al centro delle consultazioni con Gualtieri ci sarà anche l’altro veto, quello di Ungheria e Polonia sul Recovery Fund. «Mi rammarico profondamente di questo stallo che non è nell’interesse di nessuno», commenta Le Maire. «Se necessario, esamineremo tutti i mezzi possibili».

E a proposito dei ritardi del governo italiano nel presentare il piano per accedere ai fondi di Next Generation Eu, il ministro è cauto: «È sempre difficile progettare un piano di rilancio con progetti che possano essere spesi velocemente. Anche per me oggi la vera sfida è usare bene i soldi con progetti che corrispondono alle nostre ambizioni economiche, ecologiche e sociali».

Di tempo però ne è rimasto poco. Il pericolo, spiega Le Maire, è che nella corsa mondiale alla ripresa l’Europa sia «declassata» rispetto a Cina e Stati Uniti. «Ogni settimana, ogni giorno che perdiamo per aumentare la produttività economica è un errore politico», avverte. Ribadendo la necessità di «un modello economico europeo sovrano»

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