Non c’è molta scelta. Se il Natale sarà solitario, confinato e in formato ridotto, le possibilità sono due: concentrarsi sul lato spirituale oppure dedicarsi alla visione dei classici film natalizi. Potrebbe andare meglio, ma viste le potenzialità del 2020, potrebbe andare anche peggio.
Per chi sceglierà la seconda opzione, le principali piattaforme video (Netflix e Amazon Prime) offrono una ampia varietà di film e serie. Forse (come sospetta questo articolo di Vulture) è perché la carenza di film migliori, bloccati dai produttori, ha spalancato le porte anche a prodotti di qualità più bassa, andando a inondare i giorni di festa con proposte non proprio all’altezza. Ma tant’è.
Qualcosa di buono da pescare c’è comunque. Ad esempio, per gli appassionati di musical, su Netflix c’è già “Jingle Jangle: un’avventura natalizia”, con un giocattolaio matto (Forest Whitaker), tante avventure, un cattivo cui sfuggire (Keegan-Michael Key) e un ritmo sostenuto. C’è chi parla già di classico. Qui ci si limita a consigliarlo.
Altrimenti, sempre per chi vuole entrare nell’atmosfera, già da ottobre (!) è disponibile “Holidate”, in cui due single, stanchi di essere sempre soli a Natale e ritrovarsi in situazioni imbarazzanti, decidono di fare un accordo: staranno insieme ogni anno durante le vacanze di Natale e solo durante quel periodo. Finirà che si innamorano davvero? Inutile domandarselo.
Piuttosto, da qualche giorno c’è “Natale in città con Dolly Parton”: qui la cantante country americana, con le sue 14 nuove canzoni e una sceneggiatura già scritta (torna al paesino e lo salva dai progetti edilizi di un malvagio speculatore) diventa un’insolita e inaspettata protagonista del Natale. A leggere quanto dicono i giornali anglosassoni, il suo personaggio torna a riunire i popoli divisi d’America dopo le elezioni peggiori di sempre. A chi piace il genere (musicale) basterà ascoltare la colonna sonora.
Invece il brasiliano “Tutto normale il prossimo Natale” riesce a incrociare il tema delle feste con il format del “Giorno della marmotta”, in cui il povero Jorge, in seguito a una brutta caduta, è condannato a svegliarsi a ogni vigilia di Natale e dover badare a tutti i danni fatti dal suo altro sé stesso per il resto dell’anno. Chi lo ha prodotto deve aver pensato che potesse funzionare.
Meritano una certa attenzione anche altri tre titoli. Il primo è la mini-serie tedesca “Torno per Natale”, in cui Bastian (il comico Luke Mockridge) torna a casa dopo anni per le feste e scopre che la ex fidanzata si è messa con il fratello. Ci saranno litigi (anche questo un grande classico delle feste).
Vale la pena guardare – ma prima di Natale, ed è già disponibile dal 18 novembre – “Holiday Home Makeover con Mr. Christmas”, documentario in cui Benjamin Bradley (Mr. Christmas, appunto) spiega i modi migliori e più interessanti per addobbare la casa. È un designer di interni e uno specialista delle festività, forse qualche spunto si trova.
Infine, per i più piccoli, “Il regalo di Angela”, film di animazione che utilizza gli stessi personaggi del libri “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt. È tenero e fa piangere.
Su Amazon Prime invece ci sono i classiconi. A partire dal “Grinch”, il famoso mostro verde che per invidia decide di rubare a tutti il Natale (quest’anno avrebbe anche trovato una sua personificazione), i vari cinepanettoni dei Vanzina, il film “Scambiamoci a Natale”, del 2017 (il cui seguito però è su Netflix), la commedia “Last Christmas”, del 2019 (ma sembra passato mezzo secolo) la versione teatrale del 1993 dello “Schiaccianoci”, con musiche di Caikovskij.
Ma ci sono anche produzioni nuove: “10 giorni con Babbo Natale”, di Alessandro Genovesi, sequel del film “10 giorni senza mamma” dell’anno scorso, ripresenta gli stessi attori con l’aggiunta di Diego Abatantuono nei panni di Babbo Natale.
Esce il 4 dicembre, insieme a “L’appuntamento natalizio di papà”, commedia con venature cupe. Dopo la morte della mamma/moglie, una figlia e un padre decidono di andare avanti. Lei iscrive lui a un sito di incontri, alla ricerca di una nuova donna. Fa già piangere.
In ogni caso, per il Natale più strano degli ultimi anni c’è da essere sicuri che anche le televisioni generaliste pomperanno film e trasmissioni a tema. Nessuno sfuggirà. E del resto, pandemia o no, spunterà sempre da qualche parte Eddie Murphy insieme a Dan Aykroyd.