Ai lettoriGastronomika è di carta: vi spieghiamo che cosa vi racconta

Il nostro primo numero cartaceo è uscito la scorsa settimana con Linkiesta Paper. È un’inchiesta a molte voci sulla situazione internazionale del settore della ristorazione. E continua anche online

Scoprire che cosa succede nel resto del mondo, facendocelo raccontare dai corrispondenti che nei diversi Paesi stanno seguendo l’evolversi della situazione, esattamente come noi analizziamo il settore della ristorazione in Italia.

È così che abbiamo immaginato il primo numero di Gastronomika Paper, il dorso dedicato al cibo allegato a Linkiesta, insieme a Europea e a Il Lavoro che verrà. Quattro parti di un lavoro comune, che ci permette di condividere notizie e riflessioni sulla contemporaneità.

Siamo quindi andati in Francia con François-Régis Gaudry giornalista e critico gastronomico, conduttore radio e tv, autore di numerosi libri e enciclopedie di gastronomia. La sua prossima opera collettiva, On va déguster l’Italie, uscirà il 12 novembre in Francia.

Abbiamo indagato la nuova normalità in Spagna che dopo la chiusura obbligata ha cambiato il volto della ristorazione di tutto il paese con Belén Parra, giornalista gastronomica, da 20 anni scrive sul quotidiano El Mundo ed è cofondatrice del blog Gastronomistas.

Abbiamo scoperto il rinnovato interesse per la gastronomia in Cina con Andrew Sun, culture writer del South China Morning Post. E abbiamo analizzato le nuove tendenze del Nord Europa con Lisa Abend, corrispondente di Time in Europa, che da qualche anno vive a Copenhagen.

Ci siamo fatti spiegare la nuova gentrificazione al contrario in atto in Inghilterra da Jonathan Nunn, che scrive di cibo e di Londra su Eater London e Prospect Magazine, ed è editor e ideatore della newsletter di successo Vittles, nata per raccontare il cibo durante la pandemia e diventata un fenomeno editoriale.

Molti sono i contributi che vogliamo ancora offrirvi, e li abbiamo raccolti in questo Dossier, per completare il quadro di questo che sarà il punto di svolta per tutta la attività enogastronomica mondiale, come quello che ci ha offerto Maria Pasquale, nata a Melbourne da genitori italiani, scrittrice pluri-premiata nel settore viaggi e gastronomia, o Gianfranco Coizza, sardo trapiantato a Praga.

Cambieranno, anzi stanno già cambiando, gli equilibri e i piani di lettura e di business di un intero comparto. L’universo gastronomico a cui eravamo abituati è stato cancellato e il panorama della cucina è interamente da riconsiderare. Per vedere un nuovo orizzonte bisogna partire da ciò che è cambiato e imparare dagli errori fatti finora. La strada per la ricostruzione inizia adesso. Siamo qui per raccontarla. 

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