Se una volta l’unico kit per fare la pizza era Catarì, oggi i pizzaioli si sono evoluti e il mondo della pizza non si divide più in “fatte in casa” – surgelate, preconfezionate, in busta – o “fatte e finite” da asporto o delivery. Dai maître dell’arte bianca arrivano nelle nostre cucine le pizze in box, pratiche scatole complete di basi da rigenerare con facilità, con ingredienti di prima qualità, da scegliere al momento dell’ordine, e pronti per essere assemblati. Il tutto accuratamente messo sottovuoto per conservare aromi e freschezza, da comporre, infornare e finire. Il risultato è una pizza gourmet, contemporanea, friabile o morbida, che restituisce la sensazione e il gusto di essere seduti al tavolo del ristorante.
Quando negli anni Settanta Catarì iniziò a proporre i suoi kit per pizza, nelle varianti croccante o soffice, l’idea apparve pressoché rivoluzionaria. Erano anni complicati, economicamente non facili, e la pizza in scatola rappresentava un modo veloce e poco costoso di portare in tavola qualcosa di speciale, non tanto legato al gusto, ma all’esperienza. La scatola si acquistava al supermercato e conteneva una miscela per la base, con farina auto-lievitante, sale e latte in polvere, un barattolo di pomodori pelati, origano, un misurino di carta conico e carta da forno per foderare lo stampo. Bastava solo aggiungere olio e mozzarella, e infornare. Quasi 50 anni più tardi, ci siamo ritrovati catapultati in una situazione di confinamento estremo, il primo lockdown, e tutti ci siamo scoperti panificatori esperti fra sapienti mix di farine e lievito madre coltivato in casa. Ora siamo di nuovo qui, nel pieno di un secondo lockdown che non vuole restituirci il piacere della convivialità, ma, come insegna Darwin, abbiamo fatto un salto di qualità: perché arrangiare un faticoso fai-da-te quando si può ricevere a casa un kit completo con la ricetta segreta di pizzaioli d’autore e la sensazione di averla fatta noi? Insomma, il gusto del “fatto in casa”, ma come “fatto in pizzeria”, tutto comodamente in un click: ecco 9 indirizzi dove ordinarle.
E non se ne abbiano quelli di Catarì: l’idea geniale ce l’hanno avuta loro.
La variabile – L’Officina del cibo
Dall’Officina del cibo dello Chef Giacomo Devoto, a Sarzana, arrivano (in tutta Italia) scatole per pizza dove il gusto si moltiplica per tre: «Abbiamo iniziato con il delivery dei piatti della tradizione – cannelloni di crespelle, baccalà al latte, zuppa di legumi e così via – preparazioni che tutti conoscono e che probabilmente sanno fare, ma che sono troppo impegnative da cucinare a casa. Poi abbiamo pensato ai box per la pizza “come la facciamo noi”, ma non proprio ready-to-eat. La base, anzi le basi» spiega Devoto «vengono impastate 24 ore prima della consegna, messe sottovuoto e quindi spedite, pronte per essere finite». Le varianti, infatti, sono tre, la bianca e la rossa al padellino, con farine semi-integrali, e la versione “semplice”, con farina tipo 1 e tipo 0, cotta al vapore e un po’ più soffice. Non resta che decidere i topping dal listino: ragù genovese, pomodoro biologico di Paolo Petrilli, fiordilatte, pesto fatto in casa o sugo sardenaria, fino a creare la pizza perfetta, che viene poi messa “in scatola” completa di istruzioni per gli abbinamenti e la conservazione. La pizza ha una durata di 98 ore, ma può essere tranquillamente surgelata. Ogni base è per due persone (350 gr).
Simone Padoan, patron della pizzeria I Tigli di San Bonifacio, vicino a Verona, ci aveva pensato già nel primo lockdown, primo maître della pizza a proporre i box pizza Tigli Lab su tutto il territorio italiano. Le pizze vengono spedite, infatti, con corriere refrigerato in tutta Italia o consegnate gratuitamente fino a 10 km dal punto vendita. Come preparale? Facile: ogni base arriva pronta per essere informata a 230° C per 4 minuti, poi bisogna toglierla dal forno, cuocerla nuovamente dopo aver messo il pomodoro, infine tagliarla e finirla con i topping scelti. Nove sono le possibilità, dalla gustosa “Liguria” con Olive di Taggia, scaglie di pecorino, emulsione di olio, pinoli e basilico, tutti confezionati singolarmente sottovuoto, alla “Tagliata di Fassona” con guanciale affumicato e spinaci fino al grande (e morbidissimo) classico, “La Margherita Soffice”, con pomodoro San Marzano e Fior di Latte.
Da Fabbrica Pizza, format varesino riconoscibile per la sua attenzione all’ambiente e la scelta di ingredienti bio, si ordina il box Inforna&Gusta: una base pronta, fornita di salsa di pomodoro biologico e ingredienti, da cuocere in forno statico – già caldo, come si raccomandano, e preferibilmente su griglia – per 7 minuti. Fabbrica Pizza consegna nell’arco di 30 km da Gallarate o, in alternativa, è attivo l’asporto direttamente presso i punti vendita, tutti concentrati fra Busto Arsizio e Varese città. La scelta è tra gli impasti tradizionali, con farina semi-integrale Bio macinata a pietra, e gli impasti Gluten-ok, cioè con farine consigliate per regimi alimentari poveri di glutine, tutti con lievitazione lunga, stesi a mano e altamente digeribili. Quattro le proposte: la classica margherita, la Sicilia con olive, la Capperi e mozzarella vaccina oppure la semplice focaccia. Si paga prima con PayPal, bonifico o in contanti alla consegna.
La “non solo pizza” – Follador Forno
Dal laboratorio dello storico panificio Follador, Antonio Follador fa tesoro dell’esperienza di Nonno Lino e di Nonna Angela e porta nelle case il gusto del suo forno con una selezione di pizze e focacce da imbottire. C’è la Pizza Pala Tavolozza Bio, con farine 100% biologiche di grano tenero, farro Spelta, grano duro, segale, avena e Tritordeum, trasformati in due gustose basi per pizza in pala stirata a mano e lavorata in biga, da condire poi a piacere: 6 minuti in forno a 200° C e il gioco è fatto. C’è poi la Pizza Pala Bianca Mono Bio, con farine grezze tipo 1 e 2, la Focaccia Mora con aggiunta di orzo tostato e grano spezzettato per dare colore e consistenza, e la Nuvola Originale, una focaccia a lunga lievitazione con farine grezze, stesa a mano in teglino, soffice dentro, croccante fuori. I kit arrivano ovviamente a casa completi di consigli di utilizzo e i suggerimenti di Antonio per un risultato super.
A Roma è la pizzeria Magnifica, che quest’anno festeggia il suo settimo anno di apertura, a proporre un kit delivery plastic free dove la pizza si monta a casa e cuoce a 200° C, in solo tre minuti. Dal menu di Maurizio Valentini se ne possono selezionare 15 diverse. Nel foglietto di istruzioni si specifica che, dopo aver rigenerato la pizza, gli altri ingredienti, che arrivano all’interno di una scatolina in polpa di cellulosa, devono essere aggiunti a crudo. In questo modo si mantiene intatta la fragranza e la qualità delle materie prime d’eccellenza italiana e dei diversi presidi slowfood selezionati da Valentini. Non solo, per completare la pizza box experience, è stata creata una playlist dedicata su Spotify, che porta a casa anche un po’ dell’atmosfera di Magnifica.
Selpizz è un kit esperienziale voluto dall’omonima start up milanese, che ha pensato di proporre una pizza homemade di alta qualità, aggirando l’ostacolo delle limitazioni del lockdown a colpi di cucina. La bag viene declinata in due proposte, “Selpizz Margherita” con due basi pizza precotte con impasto a lunga lievitazione, passata di pomodori italiani, mozzarella fior d’agerola e basilico fresco, e “Selpizz Bag Bufala”, proposta in abbinamento alla mozzarella di bufala D.O.P., per chi è alla ricerca di sapori più intensi. Il tutto avviene sotto l’attenta supervisione di Michele Franco, esperto di lievitazione e panificatore, nonché Co-Founder di Selpizz, insieme, tra gli altri, a Salvatore Dolce, Founder Laserwall e Presidente DMCommerce. Per chi ama sperimentare, esiste anche una Bag Pro, che arriva a casa pronta per essere impastata, con farina di grano tenero tipo 1 con molitura a pietra lavica, lievito madre, topping e istruzioni per l’uso. Ovviamente sul sito si possono acquistare birre e vini e una accurata selezione di prodotti, per rendere tutto ancora più gustoso. Il servizio di consegna è attivo a Milano, Monza e Brianza, e Roma.
Da Signor Piatto sono i lievitati di Renato Bosco ad arrivare fra le pareti di casa, con alcune delle sue specialità come Pizza DoppioCrunch®, Aria di pane® e l’immancabile Pizza Tonda. Con le video guide di Renato per preparare la pizza in pochi minuti. I kit degustazione sono tre “Classico sempre buono” con una Aria di Pane® Burrata e crudo, una Pizza DoppioCrunch® con burrata e mortadella da tagliare in 4 pezzi, una Pizza DoppioCrunch® vegetariana e una Pizza tonda Margherita oppure “La coppia perfetta”, sempre per due persone, con DoppioCrunch® con burrata e mortadella e una pizza tonda margherita, e il “Box Vegetariano” accompagnato da verdure di stagione. Ovviamente le pizze sono già cotte, messe sottovuoto, (quasi) pronte per il forno, da farcire seguendo le istruzioni o i video-guida di Renato. Le buste sottovuoto grigie vanno immerse in acqua bollente per essere rigenerate, mentre quelle nere contengono i topping. L’esperienza degustazione at home si conclude in dolcezza con una selezione di biscotti, diversi per ogni menu.
Dal quartier generale di Monza, il talentuoso chef Ivan Gorlani prepara pizze in scatola pronte per essere rigenerate a casa e recapitabili con servizio delivery a Monza e dintorni, ma anche su Deliveroo o, per chi vive nei paraggi, da asporto direttamente in pizzeria. Sei pizze in formato degustazione, che portano a casa tutto il pizza-world di Era e della sua scelta delle materie prime, come la Siciliana, con i capperi di “Pantelleria Bio”, le acciughe cooperativa del Golfo e una combinazione di pomodori dalle consistenze diverse, la “Burrata e Crud”o, e “Hamburger Era” con Burger di Cazzamali fino a proposte esotiche come “Gamberi e Passion Frui”t, con i gamberi blu del Pacifico. Tutti i box vengono spediti con base da rigenerare e gli ingredienti confezionati sottovuoto o in sac à poche, insieme ad un foglio illustrato su come assemblare il tutto, e un QR Code che rimanda al canale YouTube del locale con i video dello Chef Gorlani.
La creativa – Sestogusto e Gusto Divino
Dalla creatività di Massimiliano Prete, cultore di lievito e impasti leggeri e digeribili nei suoi locali di Torino e Saluzzo, nascono i kit in delivery per gustare anche a casa le sue sperimentazioni in fatto di pizza. Nelle box “da finire a casa”, con consegna in città o limitrofi, si può scegliere fra “Pizz’Otto”, una pizza a pasta alta “nuvola di grano” con impasto soffice che esalta il gusto del grano macinato a pietra, nelle varianti L’Acciuga, Il Parma e Il Pata Negra, o “Croccante”, con una base di farina macinata a pietra tipo 1 con germe di grano, alto grado di idratazione e lunga fermentazione che la rendono friabile e croccante, proprio come vuole il nome, e proposta in “Il Cotto”, con ricotta salata e burrata di Gioia del Colle abbinata a cotto artigianale, “La Bufala”, ovviamente DOP, accompagnata da pomodoro pelato dell’agro Nocerino Sarnese DOP e datterino confit, fino a “Il Gambero Rosso” (di Porto Santo Spirito) in una entusiasmante versione esotica con salsa guacamole, lardo Pata Negra, Burrata di Gioia del Colle e una base con farina di mais e semi di girasole. Le pizze arrivano con base e ingredienti già porzionati e un tutorial di Massimiliano per preparare la pizza, pronta per essere messa in forno.