Le scelte della redazione per andare sul tradizionale e gustare il panettone nella sua variante più classica, strettamente artigianale o no, nella versione alta o bassa, con glassa o senza. Non è una vera e propria classifica, quella di Gastronomika, ma una selezione attenta che abbiamo portato avanti iniziando le nostre degustazioni (ebbene sì, li abbiamo davvero provati tutti) nel mese di luglio, quando tutti i più abili lievitisti iniziano la loro stagione. Lasciamo scegliere a voi, tra questi, quelli che amate di più, e speriamo ci raccontiate dopo averli gustati quali sono i vostri preferiti.
Gambero Rosso quest’anno l’ha nominato “Miglior Pasticcere emergente dell’Italia”, un premio che conferma il talento di Matteo Dolcemascolo che alla pasticceria ha dedicato la maggior parte della sua vita, considerando i suoi appena trent’anni. Dopo aver mosso i primi passi nel laboratorio di famiglia ha collezionato prestigiose esperienze professionali per poi tornare a Frosinone dove oggi incarna la terza generazione di pasticceri. Ha già ottenuto diversi premi per i suoi lievitati artigianali, in particolare è molto apprezzato il panettone. Per questo Natale, a un ritmo di 200 pezzi al giorno, Dolcemascolo da metà autunno ha cominciato a sfornare panettoni, un processo che tra impasto e fermentazione richiede circa 72 ore di preparazione cadauno. Nel nuovo packaging in occasione del trentennale dell’attività sono racchiuse la versione Classica, Cioccolato, Cioccolato e Pere e Frutti Rossi più un gusto ancora top secret che conterà solo 100 pezzi! Farà gola sapere che la novità di quest’anno è lo shop online per ordinare il proprio preferito da qualunque parte d’Italia. (AMDL)
Il talentuoso Pastry Chef Daniele Bonzi e il suo team hanno lavorato alacremente per creare il primo panettone di Four Seasons Milano. 36 ore di lavorazione, ingredienti accuratamente selezionati, tra cui vaniglia biologica del Madagascar, miele di acacia e arance del Sud Italia, canditi e uva sultanina per un panettone tradizionale che profuma di buono, con la giusta morbidezza e il caratteristico sapore di Natale alla milanese. Il tutto racchiuso in una confezione preziosa ed elegante, perfetta per un regalo. Si acquista dal 10 dicembre 2020, direttamente in hotel. (AP)
Il panettone di Capolinea è perfetto nella sua semplicità: leggero e soffice, grazie all’impasto a base di lievito madre, arricchito con materia prima selezionata e una lievitazione lenta di almeno 24 ore. L’amore per l’universo della lievitazione di Simone De Feo e Monica Fantuzzi è riuscito nell’impresa di riportare all’antico splendore un dolce tradizionale, regalandogli ogni anno note aromatiche differenti. Nei formati da 500 g e da un 1 kg, quest’anno è disponibile in cinque varianti: classico Milano; amarena, limone e rosmarino; caffè, uvetta e cioccolato bianco; gianduia e pera; arancia e cioccolato. E per chi ha voglia di aggiungere dolcezza, c’è una linea di dolci della tradizione in vasocottura: si chiamano “Gli invasati” e comprendono il babà, lo strudel, la torta di riso e la zuppa inglese. Insieme alle creme spalmabili alle nocciole piemontesi IGP e cacao, nella versione classica e vegana sono una tentazione a cui cedere. Più volte. I panettoni possono essere acquistati sullo shop online, fino al 16 dicembre. (AP)
Bazzoli è uno di quei nomi che solo i ben informati nel settore pronunciano a mezza voce, contendendosi i suoi lievitati e cercando di mantenere nascosta la verità: il suo panettone è strepitoso, preparato con lievito madre artigianale al 100% e creato interamente a mano, con passione, come vuole la tradizione, dal lievitista bresciano stimato a livello internazionale. Un dolce naturale e genuino, lievitato 24 ore e fatto con tutti i crismi della tradizione. Esiste anche in versione senza lattosio, molto richiesto dagli intolleranti che lo trovano molto somigliante all’originale. Che rimane uno dei must del Natale. (AP)
Nel tempo è stato campione del mondo di panettone e campione italiano di colomba, il suo panettone al cioccolato ha vinto il titolo come migliore del 2018. E al di là dei riconoscimenti, i suoi meravigliosi lievitati sono un capolavoro di morbidezza, sofficità, tradizione e gusto pieno di Natale. Come non assaggiare il panettone vincitore del “Miglior panettone del Mondo 2019” FIPGC (Federazione internazionale di pasticceria gelateria cioccolateria)? Lievito madre, arancia candita di Sicilia, uvetta sultanina australiana, profumato agli agrumi e vaniglia, ricoperto da una glassa croccante all’amaretto. Non compratelo troppo presto, magari ordinatelo, per gustarlo a Natale al suo meglio. Non ha conservanti, dura al massimo 30 giorni. (AP)
Un panettone dalla trama soffice e luminosa, resa autentica dall’abile impiego del lievito madre e ornata da canditi fondenti e uvette polpose. I profumi del burro di latteria sono avvolti dall’aroma esotico della vaniglia Bourbon e dalle note speziate degli agrumi del Sud. La cupola, dolcemente brunita, è costellata di granella zuccherina e mandorle croccanti. Disponibile nel formato da 1 kg, viene proposto in un’elegante latta metallica nero opaco, impreziosita dall’illustrazione di Gio Pastori. (MT)
È il dolce milanese più iconico in assoluto, il panettone come da tradizione meneghina nella versione di questa storica pasticceria milanese. Uvette grandi e profumatissimi canditi di arancia, burro freschissimo, miele e lievito madre “made by Enzo Santoro” sono gli ingredienti necessari per creare questa sorta di opera d’arte lievitata. «Il panettone per noi è come un figlio, è il risultato della combinazione tra amore e passione con la mamma migliore che ci sia», spiega il Maestro pasticciere: «il nostro lievito madre, di cui ci prendiamo cura ogni giorno – lo teniamo in vita da oltre mezzo secolo, rendendolo uno dei più storici di Milano». E si sente, si sente a ogni morso. (MT)
Il «cugino ricco del pane»: così Davide Longoni – uno che non ha bisogno di ulteriori presentazioni – chiama il suo panettone, che risulta soffice e digeribile, in una versione meno ‘carica’ rispetto a quella che si può trovare in pasticceria. Gli ingredienti annoverano lievito madre, farina non troppo bianca, uova, burro, miele, zucchero, sale, frutta candita, con l’inconfondibile aroma ottenuto grazie alla scorza d’arancia e alla bacca di vaniglia del Madagascar. Ovviamente, conservanti o emulsionanti sono banditi. (MT)
Maurizio Bonanomi è un purista della lievitazione, e in tema di pasta lievitata non ammette concessioni: se non è come dice lui non la mette neppure in forno. Questo rigore lo si ritrova tutto nei suoi meravigliosi panettoni, un inno all’artigianalità più vera. 36 ore di lievitazione, arance di Sicilia, cedro calabrese, uvetta australiana sei corone extra, vaniglia del Madagascar e della Polinesia miscelate insieme, burro di Normandia, miele d’acacia e grani teneri. Ad arricchire il tutto, una purea di mandarini tardivi di Ciaculli che conferiscono una nota aromatica al prodotto finale. Il risultato è un panettone dall’intenso profumo di burro, con un’anima dolce morbida ed elastica e una magnifica pasta gialla. (MT)
Il panettone 2020 del bolognese Forno Brisa, ormai un’istituzione in città, è un omaggio alle filiere agricole del caffè e del cacao. A un anno dalla campagna di crowdfunding, che ha portato 357 nuovi soci, Brisa ha realizzato alcuni degli obiettivi del suo progetto di crowdfunding tra i quali approfondire filiere diverse da quella dei lievitati, ovvero quella del cioccolato bean to bar e quella dei caffè specialty. Disponibile in quattro versioni (classico; albicocche e cioccolato; gianduia; speciale al caffè), si presenta all’interno di un pack realizzato dall’artista Never2501, che ribadisce ancora una volta l’importanza che ha per il collettivo l’unione di arte e artigianato. (MT)
Marlà è il risultato della crasi di Marco Battaglia e Lavinia Franco, i due proprietari di questa deliziosa pasticceria in corso Lodi, entrambi giovani, entrambi pasticcieri, inseparabili sul lavoro e nella vita. Il loro panettone artigianale è preparato con estrema cura, presuppone una lunga lievitazione, è senza aggiunta di miglioratori e additivi, punta su ingredienti selezionati di altissima qualità come la vaniglia Tahiti e Bourbon, i tuorli a pasta gialla, le arance candite e l’uvetta. Anche nella versione glassata. (MT)
Nel secondo comune più alto d’Italia, a Potenza, c’è Tiri Bakery & Caffè ma l’insegna può trarre in inganno. Qui, oltre a ciò che può offrire una classica pasticceria con annesso bar, la fama del luogo è sicuramente preceduta dai lievitati del suo maestro Vincenzo Tiri. Il pluripremiato pasticcere lucano, specializzato in panettoni e colombe, ha fatto del lievito madre il fil rouge della sua produzione rendendo i dolci lievitati disponibili tutto l’anno. Come panettone non manca il Tradizionale con ben tre fasi di impasto e 72 ore di lavorazione, impreziosito dal gusto del cedro di Diamante, dell’uvetta australiana, dell’arancia staccia coltivata in Basilicata e candidata home made. Lo speciale Caffè e cioccolato bianco con un 100% arabica delle piantagioni colombiane e cioccolato bianco di pregiata qualità oppure ancora più ghiotta è la versione al Caramello salato accompagnata da una punta di Sale di Cervia. Il gusto novità 2020 è Albicocca e gianduia a base di succose albicocche e del cioccolato ottenuto con le preziose nocciole Piemonte IGP. Le quattro tipologie sono acquistabili online, al negozio o nelle migliori botteghe artigiane dello Stivale. (AMDL)
In una stradina defilata del quartiere Appio-Tuscolano due ragazzi di Salerno, Angelo De Vita e Paola Tomasiello, da alcuni anni sono un riferimento per gli amanti della boulangerie francese suggestionata da incursioni campane. Il pezzo forte di Severance sono i lievitati, dolci e salati, come croissant con 56 ore di riposo e burro Pamplie, tarte au citron, pain au chocolat, pain au raisin ma anche capresi classiche o al cioccolato, casatiello e, sotto Natale, gli immancabili panettoni. Un impasto soffice ed elastico che da fine novembre è disponibile in quattro varianti: Tradizionale mandorlato, quello Tonka, marroni canditi del Piemonte e cioccolato alla gianduia, il gusto Cioccolato al caramello, arachidi pralinate, e la novità di quest’anno Mela annurca, marzapane alla nocciola e cannella. Il servizio di consegna copre Roma e su prenotazione ogni angolo d’Italia ed estero mentre al locale è possibile degustarne anche solo una fetta. Rimandata al prossimo anno la produzione del loro cavallo di battaglia: Melanzane e cioccolato. (AMDL)
Andrea Rampinelli insieme al fratello Gianmarco prosegue l’appassionata storia di papà Giovanni e mamma Dominga, anch’essi in piena attività nella storica pasticceria Mac Mahon, sita all’angolo tra l’omonima importante arteria milanese e il civico 37 di via dei Frassini.
Lo scorso anno durante Re Panettone stupirono piacevolmente tutti con il loro Panestrone, un successo di pubblico riconosciuto dalla Giurie del concorso Pangiuso, un panettone con verdura candita insolito e molto buono.
Come succede per i cuochi più celebrati che “ti fregano” con gli spaghetti al pomodoro che quando li mangi ti chiedi come sia possibile che un piatto così semplice sia così più buono di quello che fai tu, lo stesso, con i Rampinelli, succede con il Panettone tradizionale.
Il principe dei lievitati di questa pasticceria sorprende per l’equilibrio tra persistente e soffice, esprimendo note di agrumato, vaniglia e grano fresco senza che l’aroma di un ingrediente prevalga sull’altro. Lievito madre che accompagna le generazioni di questa famiglia alla base di materie prime selezionate con cura, tra cui Burro di Normandia, Cedro Diamante di Calabria e Arance Navelina di Sicilia canditi in proprio.
A Roma c’è un ex gallerista d’arte che oggi è un pasticcere e, per fortuna, un inguaribile artista. Walter Musco nella sua pasticceria Bompiani continua a esporre arte ma in forma edibile, attraverso torte e monoporzioni, paste e mignon, pralineria, viennoiserie, pasticceria salata e gli immancabili lievitati. Prima ancora di entrare in laboratorio tutto parte dalla selezione delle materie prime come la farina, la stessa da 10 anni che utilizza anche l’Accademia dei Maestri Pasticceri. Assolutamente fondamentali sono gli aromi, quindi la vaniglia tahitensis della Polinesia, le scorze di arancia ricavate da una parte di arance biologiche e non trattate usate che poi semi scandiscono, e altri canditi come cedri e limoni della Calabria. Il panettone che realizzano lo declinano in Classico e per quest’anno Papavero e Amarena, Pera e cioccolato, Fragole e cioccolato bianco oltre a un panettone tutto al cioccolato con impasto al cacao. Disponibile anche sul loro e-commerce, su Cosaporto Roma e in delivery gratuito per i fortunati romani del quartiere Ardeatino. (AMDL)
È il caso di dirlo. Ci troviamo nel “cuore” dell’Abruzzo, a Scanno, il paese con il lago a forma di cuore. Qui da tre generazioni i Di Masso, rivisitando un’antica ricetta di un dolce locale, hanno aperto un bar/pasticceria che porta il suo nome: Pan Dell’Orso. In laboratorio oggi c’è Angelo, pasticcere che si esprime al meglio con i lievitati delle feste e in paese si comincia a respirare l’aria natalizia già con le prime infornate di novembre. Per l’impasto Angelo ha un asso nella manica: il suo prezioso lievito madre, di cui dal 1985 si prende cura come fosse un figlio, dopo averlo ereditato dal maestro Alberto Trevisan e ribattezzandolo persino come Alberto. Per i panettoni di quest’anno riconferma i gusti di sempre, quindi Tradizionale, con cubetti di arancio origine Sicilia, uvetta australiana, burro di latteria e vaniglia Tahiti. C’è poi Venezuela (dedicato all’ex moglie) con cioccolato monorigine Criollo, frutta esotica, cocco rapè e rum; Pangianduja con nocciola IGP Piemonte e gocce di cioccolato, Sapori di Oriente con cannella indiana, sale blu di Persia, limoni canditi di Sicilia, amarene al posto dell’uvetta, caffè indonesiano; Panettone al Ratafià, antico liquore tipico abruzzese che colora naturalmente l’impasto insieme alle amarene candite o quello Lampone e mosto cotto di propria produzione da uve di Montepulciano. La novità del 2020 è l’esclusiva versione con cui ha partecipato all’evento “Panettone senza Confini” al gusto di caffè, cubetti di arancia e amarene. I suoi panettoni si possono acquistare direttamente in negozio, sullo shop online e si trovano anche in alcune nelle botteghe di città come Roma, Milano, Genova e persino Parigi! (AMDL)
Celebrano l’arte di Raffaello i panettoni della pasticceria Giovanni Cova & C. L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione con la Pinacoteca Ambrosiana e la Pinacoteca di Brera, unite straordinariamente per le celebrazioni di Raffaello a 500 anni dalla morte del pittore. Un incontro tra due realtà simbolo di Milano che non può non essere fruttuoso. È custodito da oltre 400 anni nella Pinacoteca Ambrosiana il Cartone preparatorio de “la Scuola di Atene” di Raffaello, la cui riproduzione racchiude il Panettone Grancioccolato®, con granella di nocciole; il Panettone Classico è custodito dalla riproduzione de “Lo Sposalizio della Vergine” il cui originale si trova alla Pinacoteca di Brera. In ogni confezione un libro con la descrizione delle opere, realizzato a cura delle due pinacoteche milanesi, insieme a sei coupon di sconto del valore di 30 euro complessivi, utilizzabili per l’ingresso alle mostre da dicembre 2020 a giugno 2021. (DG)
Il panettone classico creato da Andrea e Lorenzo Filippi a Zané (Vi) si distingue per la sua attenzione alle materie prime selezionate. In un anno difficile per la ristorazione, i pasticceri hanno voluto concentrarsi sulla ricerca delle farine migliori, hanno scelto di usare solo uova da galline allevate all’aperto e cioccolato Domori certificato equosolidale. Attenzione anche alla sostenibilità del packaging, con nastri delle confezioni in plastica riciclata e carta marchiata FSC. Quello che c’è dentro riproduce fedelmente secoli di amore per questo dolce italiano che tanto amiamo. Per ordinare il panettone Filippi Classico (o le sue varianti), basta andare sul sito. (SL)
“Niente alveolatura spaziale. Lo vogliamo così naturale, tecnicamente giusto e fatto solo di cose buone”: è questo il dna di Meticcio, il panettone di Panificio Il Toscano di Corato (Ba). Marco Lattanzi, baker Tre Pani Gambero Rosso, ha voluto chiamare così il suo panettone perché in questo dolce convergono tra tutte le esperienze della sua vita professionale ed enogastronomica. È un incrocio, “un bastardo” che non rappresenta la tradizione pura, ma quella personale di Lattanzi. Nell’impasto sono convogliate qui tutte le varie tecniche e i migliori ingredienti trovati nei posti che ha visitato anche al di fuori del territorio Pugliese. Dal burro della Normandia alla miscela di farine (macinata a pietra e non), passando per gli ingredienti che arricchiscono le variazioni sul tema come il panettone al cioccolato (cacao puro nell’impasto e una selezione di monorigini per arricchire l’impasto). Per ordinarlo, basta andare sul sito. (SL)
Panificio Petronella di Altamura
Domenico e Mauro Petronella stanno dando lustro alla panificazione di Altamura (Ba) anche attraverso i loro dolci. Il Pan De Toni vuole rendere onore alla tradizione milanese con un panettone che lo tradisce solo nella glassa alla mandorla e granella di zucchero. Dentro, uvetta e canditi d’arancia targati Agrimontana. Per ordinarlo, è sufficiente scrivere in direct attraverso il loro profilo Instagram o contattandoli attraverso la pagina Facebook. (SL)
Il pastry chef toscano, maestro Ampi, oltre ad essere il pasticcere di Leggenda dei Frati di Firenze ha immaginato un suo spazio creativo, un laboratorio di lievitati dove prepara solo questi dolci così complessi e morbidi da spedire in tutta Italia. Il suo panettone classico, alto e con granella, è suadente e piacevolissimo, e regala il sapore del Natale con ingredienti 100% italiani. Si chiama Mamma mia. Decidete voi perché. Si compra online qui. (AP)