Ulisse, Penelope, Enea. Ma anche Barack Obama e Sherlock Holmes, Dottor House e Phil Jackson. Attraverso i protagonisti della mitologia, del cinema, della letteratura, dello sport e della politica, il podcast “Metamorfosi – Consigli per un manager in evoluzione” di Spring Professional svela i segreti per affrontare al meglio le decisioni e le sfide professionali nei contesti aziendali. Soprattutto in un momento di crisi e cambiamento.
Guidati dalla voce dell’attore Paolo Briguglia, in ogni puntata della serie si trovano testimonianze e ospiti che aiutano a capire come mettere in pratica i diversi consigli. Partendo sempre dalle caratteristiche di un protagonista dei nostri tempi o del passato, della nostra cultura o del nostro immaginario.
Il primo episodio, dedicato ai temi della resilienza, caratteristica fondamentale per affrontare i momenti di crisi e cambiamento, parte dagli esempi dell’epica classica. A guidare la discussione sono Ulisse, Penelope ed Enea, che sono riusciti a vincere proprio grazie alla loro straordinaria capacità di resilienza. La stessa che un manager deve mettere in pratica per affrontare l’emergenza pandemica.
Sherlock Holmes e Barack Obama diventano invece gli esempi guida per capire, nella pratica, concetti chiave come il problem solving e il decision making. Mentre per comprendere a fondo l’intelligenza emotiva e l’empatia necessarie per costruire i rapporti interpersonali in azienda, il podcast mette a confronto tre celebri protagonisti di altrettante serie tv: Dottor House, J.D. di Scrubs e Tony di After Life.
Quanto alla motivazione e al necessario gioco di squadra, gli esempi vengono dallo sport. Il ruolo del manager può essere paragonato a quello del coach sportivo. L’episodio racconta infatti la vicenda di uno dei più celebri allenatori della storia, Phil Jackson, e quella del coach Jack Cunningham, interpretato da Ben Affleck nel film “The way back”.
Ci sono tre fattori chiave legati alla motivazione di un gruppo, sia esso un team di lavoro o una squadra sportiva, secondo Sergio Picarelli, Executive Board Member e Ceo Professional Staffing del Gruppo Adecco, ospite della puntata. Il primo è la lealtà. «Il gruppo deve sapere chiaramente che tutti saranno trattati alla stessa maniera nel rispetto delle regole che il gruppo stesso si è imposto», spiega Picarelli. Il secondo fattore è il rispetto, «nel senso più ampio del termine, delle persone, delle regole e dei ruoli che uno ha all’interno di una squadra». Il terzo fattore è la comunicazione: «tutti i componenti del gruppo devono ricevere lo stesso messaggio», senza creare «canali paralleli». Questi tre aspetti implicano un altro elemento chiave: la chiarezza nelle decisioni. «Ogni volta che prendo una decisione lo devo fare principalmente per il bene del gruppo», ribadisce Picarelli.
«Dovete guardare il compagno che avete accanto, dovete guardarlo negli occhi. Io scommetto che vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra», dice il coach Tony d’Amato, interpretato da Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”. Il discorso, che si può riascoltare nel podcast, è riferito a una squadra di football. Ma potrebbe essere rivolto anche a una squadra aziendale che ha bisogno di ritrovare la giusta motivazione per ripartire.