Non c’è battaglia ambientalista senza una visione planetaria delle dinamiche che la riguardano. Ci tiene a precisarlo il neodirettore generale del Wwf Italia, Alessandra Prampolini, che non ha dubbi su quale sia l’urgenza, esterna all’organizzazione, cui dare priorità. «Oggi siamo impegnati in una sfida che nessuno si aspettava. Per gestirla, il nostro Paese riceverà un’iniezione di fondi e investimenti che nascono come NextGenerationEu. La scelta di come allocarli plasmerà i prossimi anni. Per questo, a tale questione rivolgiamo la massima attenzione».
«Occuparci di come verrà gestito il NextGenerationEu può sembrare lontano da quello che facciamo, tuttavia ricordo che in base alla linea guida dell’Unione europea dobbiamo destinare il 37 per cento dei fondi e degli investimenti comunitari in azioni per il clima e la biodiversità. Ma, per come è prevista oggi dal piano nazionale, l’allocazione di queste risorse non è sufficiente: ci troviamo davanti a un piano in cui il capitale naturale risulta non pervenuto e che prevede troppi fondi (il 50 per cento) destinati a progetti già in essere. Sarebbe invece importante investire sulla restoration ambientale del nostro Paese e in una infrastrutturazione più verde. Questa è un’opportunità ineguagliabile per il rilancio dell’Italia».
«È anche interessante notare come il 2020, che doveva essere l’anno della biodiversità celebrato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, sia stato il periodo in cui il pianeta ha deciso di ricordarci che siamo effettivamente parte di un sistema connesso. Per questo ci impegniamo a richiamare l’attenzione sull’importanza della salute del pianeta: per garantire la buona salute di tutti coloro che la abitano. Noi compresi», specifica Prampolini.
Trentanovenne, con alle spalle una formazione in Economia dello Sviluppo con focus specifico sui temi dello sviluppo sostenibile, Prampolini è la prima donna ad assumere la carica di direttore generale del Wwf Italia. Insieme alla presidente, Donatella Bianchi, va a comporre un vertice tutto rosa. «L’istanza ambientalista, così come le competenze, è e deve essere trasversale. Mi auguro si arrivi presto a un momento in cui il fatto che sia una donna a raggiungere un certo ruolo non rappresenti più una notizia. Ciò, però, necessita di qualcuno che faccia capire che questa è la normalità. Al Wwf Italia abbiamo una presidente che ha dato una forte spinta in questa direzione».
Alessandra Prampolini è il nuovo Direttore Generale del #WWF Italia
Vertice tutto rosa per la prima associazione ambientalista italiana ▶️https://t.co/RXGc4wYGII pic.twitter.com/iK3lWvyWGS— wwfitalia (@WWFitalia) January 20, 2021
Contrariamente a certi stereotipi, Prampolini tiene a sottolineare di aver ricevuto messaggi di sostegno e supporto da molte professioniste. «In quanto donne siamo spesso obbligate a essere più flessibili ed elastiche, a osservare la realtà da più prospettive. Credo che questo abbia un legame con il fatto che spesso disponiamo di uno sguardo d’insieme più ampio, che ci permette di comprendere con maggiore facilità le istanze ambientaliste». L’impegno green, secondo Prampolini, si innesta sulla capacità di cogliere la complessità e le interconnessioni che costituiscono la realtà: «A questo le donne sono spinte per una questione sociale e culturale, non per natura: conosco molti uomini bravi in questo campo».
Per Prampolini, la scelta del Wwf Italia di nominare un nuovo direttore durante l’emergenza pandemica è stata coraggiosa: «Testimonia che la nostra organizzazione si è sentita solida nonostante il mondo intorno a noi stia ancora vivendo un periodo di incertezza e difficoltà. Questo mi dà molta motivazione e fiducia, mi conferma che la decisione non riguarda solo me ma l’intera organizzazione».
In un Paese in cui, negli ultimi anni, si è levata soprattutto la voce ambientalista dei giovanissimi, basti pensare all’esempio di Greta Thunberg e al Friday for Future, Prampolini vede crescere nei cittadini una maggiore attenzione verso stili di vita più sostenibili così come una consapevolezza più radicata sull’importanza dell’ambiente per il proprio benessere e per la propria salute, ma anche come valore assoluto di bellezza, ricchezza e vita.
Ciò che invece ancora manca, secondo il direttore del Wwf Italia, è rendere l’attuale istanza ecofriendly un progetto di ampio respiro così come investire in un percorso di educazione e formazione sulle tematiche ambientali. «Si tratta di un ambito in cui il Wwf è molto impegnato. Lo scorso anno abbiamo lanciato la piattaforma One Planet School per formare e aggiornare i cittadini sul perché è importante tutelare la natura e favorire scelte ecosostenibili».