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Gli aiuti durante la pandemiaPermessi, voucher e test sierologici: il welfare aziendale virtuoso premiato dalla Lombardia

Dal supporto psicologico gratuito alle sale riunioni a disposizione dei figli dei dipendenti: molte realtà hanno attuato azioni straordinarie per il proprio personale durante l’emergenza sanitaria

(Unsplash)

«Lavoro agile, sistemi di sostegno ai dipendenti, congedo parentale, sono diventati tematiche di stringente attualità in tempi di Covid». È con queste parole che la presidente del Comitato Pari opportunità di Regione Lombardia Letizia Caccavale ha descritto “Parità virtuosa. Iniziative creative e sostenibili di conciliazione vita-lavoro in Lombardia ai tempi del Covid-19”, il riconoscimento che la Lombardia ha assegnato alle realtà che più si sono distinte per le azioni di welfare messe in campo a sostegno dei propri dipendenti durante l’emergenza sanitaria.

Il confinamento e l’incertezza dettati dalla pandemia, infatti, hanno rappresentato – e rappresentano ancora – una sfida economica e gestionale notevole per persone e imprese. Questo è vero soprattutto per le donne, che hanno dovuto pagare il prezzo maggiore della crisi, addossandosi il carico della gestione familiare e, in diversi casi, dovendo persino rinunciare al lavoro. Secondo i dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro, infatti, sono 37.600 le donne in Italia che hanno dovuto dare le dimissioni nell’arco dell’ultimo anno, di cui 7.500 nella sola Lombardia.

«Eppure, in questo contesto di difficoltà e incertezza, sono numerose in Lombardia le aziende e i privati che stanno dimostrando di essere un passo avanti rispetto alle istituzioni in termini di innovazione, flessibilità e valorizzazione delle pari opportunità», dice Caccavale. «Con questo riconoscimento vogliamo dare visibilità al loro impegno, sia perché generi dibattito e nuove idee, sia perché sappiamo che la forza delle aziende sono le persone e che quello della conciliazione vita-lavoro è un cammino che si fa insieme: uomini e donne, imprese e istituzioni».

Otto le realtà premiate con l’edizione 2020 del riconoscimento: 3P Solution Srl – MA Provider, Ipsen Spa, Npi Italia Srl, Sas Institute Srl, Dell Technologies, Hewlett Packard, Lo Scrigno Onlus e ManagerItalia. Un mix di aziende e associazioni che hanno implementato pacchetti di soluzioni per sostenere i dipendenti, dal supporto psicologico gratuito al rimborso di voucher per babysitter e badanti e delle spese per connessione wifi, alla fornitura di stampanti e cartucce per lo smart working, all’apertura delle sale riunioni ai figli dei dipendenti per sostenere esami e interrogazioni, fino a 15 giorni aggiuntivi di permesso retribuito per assistere familiari malati di Covid e test sierologici gratuiti.

Alla Npi Italia srl di Monza, che produce tubi flessibili, ad esempio, le azioni intraprese hanno compreso flessibilità di orari, riunioni a distanza, smart working al 100% per chi ha una funzione compatibile con tale modalità, assistenza e consulenza ai genitori sulle opportunità di legge a loro favore e app per comunicare velocemente tra tutti i collaboratori, ha spiegato la titolare Laura Parigi.

Fra le associazioni, invece, il gruppo Donne Manager ha implementato la politica del Fiocco in Azienda a supporto dei futuri genitori, in particolare attraverso incontri online con l’ostetrica. «Il coinvolgimento di una figura come l’ostetrica, che è tradizionalmente legata al preparto, ci ha consentito di accompagnare le nuove famiglie con consigli pratici a supporto dei neo genitori che si sono ritrovati improvvisamente chiusi in casa con un neonato senza possibilità di confronto e aiuto. L’uso della tecnologia inoltre ci ha consentito di superare i tradizionali limiti territoriali e relazionarci con tutti i genitori della Lombardia. La numerosa partecipazione ci ha dato conferma di quanto siano importanti i servizi che Manageritalia Lombardia ha ideato con il Fiocco in Azienda, che continua a crescere e ci consente di lavorare concretamente insieme ad aziende illuminate, dimostrando così che la genitorialità può diventare un asset aziendale importante», ha spiegato Luisa Quarta, responsabile del Gruppo Donne Manager.

Peraltro, Manageritalia ha svolto un importante lavoro sul tema della disparità salariale tra uomo e donna, che si è concretizzato nella presentazione di una proposta di legge attualmente al vaglio della Commissione Lavoro della Camera. Un ulteriore segno che aziende e terzo settore possono battere il sentiero del cambiamento non solo al proprio interno, ma per tutto il Paese.

«In questo momento difficile e faticoso dovuto alla pandemia, possiamo trarre un’opportunità, creando una nuova e concreta cultura della conciliazione. Ad esempio possiamo supportare misure come l’assegno unico universale. Sappiamo che il lavoro di cura è prevalentemente in carico alla donna e molte lavoratrici in questi mesi sono state costrette a sacrificare l’attività professionale. Il Covid probabilmente avrà una ricaduta negativa sull’occupazione femminile. Serve con urgenza ripensare a un welfare familiare nuovo e più efficiente», ha concluso Caccavale.

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