La Commissione affari costituzionali del Senato ha dato il via libera all’unanimità al ddl 1894, che il 18 marzo istituisce la Giornata nazionale delle vittime da Covid 19. Il disegno di legge, approvato in sede deliberante, è già legge. E Palazzo Chigi per la giornata di oggi ha disposto l’esposizione a mezz’asta della bandiera nazionale ed europea in tutti gli edifici pubblici del Paese.
Oggi il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo e parteciperà alla cerimonia in memoria delle vittime nel Cimitero monumentale della città. Il capo del governo deporrà una corona di fiori ai piedi della lapide in memoria delle vittime della pandemia, mentre una voce fuori campo leggerà il testo della poesia incisa sulla lapide, scritta da Ernesto Oliviero. Al parco Martin Lutero alla Trucca, dove si sposterà poi Draghi, saranno piantati i primi 100 alberi per onorare i morti.
Il discorso che Draghi terrà sarà breve: ricorderà delle vittime, ma vorrà dare anche un messaggio di speranza per l’ultimo miglio nella lotta alla pandemia. Proprio nel giorno in cui arriverà il verdetto di AstraZeneca dell’Ema dopo la sospensione del vaccino dei giorni scorsi.
Il giorno della memoria non è stato scelto a caso. Era il 18 marzo 2020, un anno fa, quando uno dietro l’altro, a decine, i camion dell’esercito all’alba trasportavano i morti di Bergamo, quelli per i quali non c’era più posto nel cimitero della città, verso i forni crematori di altre regioni. Quell’immagine, rimasta negli occhi di tutta Italia e del mondo, è diventata il simbolo della tragedia del Covid. E Bergamo divenne la «Wuhan italiana». La Chiesa di Ognissanti, all’interno del cimitero, venne trasformata in un’enorme camera mortuaria, con decine di bare disposte lungo le navate, in attesa di salire sui camion.
Draghi oggi ricorderà tutto questo, ma cercherà anche di dare garanzie sulla accelerazione del piano vaccinale.