Per viaggiare tra regioni in fascia arancione o rossa dal 26 aprile basterà avere un’autocertificazione. In attesa che arrivi il «pass», scrive il Corriere, il decreto del governo in vigore dal prossimo lunedì autorizzerà gli spostamenti nelle aree a più alto rischio allegando al modulo il documento che attesta di essersi sottoposti al vaccino, oppure di aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti, oppure di essere guariti dal Covid-19.
Oggi il Comitato tecnico scientifico dovrà esprimere il suo parere sulle «riaperture graduali» annunciate in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma la partita non è chiusa. I governatori del centrodestra e alcuni esponenti di Italia viva chiedono di posticipare alle 23 l’inizio del coprifuoco e di anticipare al 15 maggio la riapertura dei ristoranti al chiuso almeno a pranzo. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista al Corriere chiede di togliere del tutto il coprifuoco. Se ne discuterà durante il confronto tra governo e Regioni di oggi.
Intanto, dal 26 aprile gli spostamenti tra regioni gialle saranno liberi, per uscire da quelle arancioni o rosse bisognerà invece avere motivi di lavoro, di salute o di urgenza. C’è però un’eccezione: le persone che hanno già ricevuto la doppia dose di vaccino o un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti o la certificazione di essere guarite dal Covid-19 potranno farlo anche per motivi di turismo. Dovranno avere con sé l’autocertificazione e allegare l’attestato con uno dei tre requisiti.
La scelta del governo è dettata dalla difficoltà di avere subito a disposizione la tessera magnetica che contenga le stesse informazioni aggiornate, grazie all’inserimento in un database. Ed è apparsa obbligatoria in vista della stagione estiva, perché consente le prenotazioni anche a chi vive oppure vuole andare in quelle aree del Paese che potrebbero avere nelle prossime settimane una maggiore incidenza dei contagi.
Intanto, il ministero della Salute ha autorizzato anche la vendita dei tamponi rapidi fai da te al di fuori delle farmacie. Già da maggio potremo trovare questi kit nei supermercati, nei negozi e presso tutte quelle attività commerciali che decideranno di distribuirlo, per effettuare l’autodiagnosi del coronavirus in autonomia e direttamente a casa, tramite tampone nasale con esito in 15 minuti. Si tratta di kit antigenici che, pur non avendo la stessa affidabilità di un test molecolare, potranno consentire di individuare la positività anche in assenza di sintomi.