Venerdì 16 aprile il presidente del Consiglio Mario Draghi presiederà la cabina di regia con le forze di maggioranza per stilare il calendario delle prossime riaperture. E sarà sempre il premier ad annunciare in conferenza stampa il ritorno delle zone gialle a maggio, con la ripartenza graduale per settori.
I primi a riaprire saranno i ristoranti a pranzo, poi i luoghi dello spettacolo e solo dopo palestre e piscine. Dalla metà del mese e non prima, potrebbero essere consentite le cene nei locali pubblici – scrive il Corriere. Chi ha spazi aperti sarà esentato dal pagamento delle tasse per l’occupazione di suolo pubblico.
Ma il programma sarà differenziato tra le Regioni, tenendo conto di due fattori: l’andamento della curva epidemiologica e il numero di persone vaccinate. Si ripartirà soltanto nei territori che avranno dati da fascia gialla e con alcune limitazioni rispetto al passato.
«Dobbiamo avere i nuovi parametri per l’attribuzione del rischio», anticipa il presidente della Liguria Giovanni Toti. La riunione dei presidenti delle Regioni guidati ora dal leghista Massimiliano Fedriga è in agenda per oggi alle 11, e alle 15 comincia il confronto con il governo. La prima richiesta delle Regioni è consentire il ritorno alla libertà di movimento, almeno nelle aree che avranno meno contagi e saranno più avanti con la vaccinazione delle persone anziane e fragili. Tra i ministri c’è chi si aspetta la riapertura dei confini regionali a metà maggio e chi invece frena.
Ieri il presidente Mario Draghi ha incontrato Franco Locatelli e Silvio Brusaferro, coordinatore e portavoce del Cts e domani si riunirà la cabina di regia. Saranno esaminati i dati, che vengono aggiornati ogni venerdì, e si comincerà a discutere di riaperture.
Il calendario a grandi linee del governo prevede un mese di riaperture graduali, per arrivare alla fine di maggio con svariate attività aperte. Per le Regioni oltre ai ristoranti e ai bar devono ripartire anche palestre, piscine, luoghi della cultura e dello spettacolo. Le linee guida che oggi la Conferenza illustrerà alla ministra Mariastella Gelmini sono state visionate dai tecnici delle strutture sanitarie regionali e prevedono la riapertura di ristoranti e bar sia a pranzo, che a cena, con regole molto stringenti al chiuso e maggiori libertà all’aperto.
In una prima fase i locali potrebbero accogliere i clienti soltanto seduti, per evitare assembramenti. Per le Regioni la distanza minima tra i tavoli dovrebbe essere di due metri all’interno e di un metro all’aria aperta.
I governatori spingono anche per la riapertura di palestre e piscine, strutture sulle quali il Cts ha già fissato le regole: 2 metri in palestra, 10 metri quadri in piscina. Nella fase iniziale il via libera potrebbe comunque riguardare solo gli allenamenti individuali.
Gli orari del divieto di circolazione, ancora in vigore dalle 22 alle 5 in tutta Italia, sono ancora tutti da discutere. Ma se i ristoranti riapriranno la sera, è chiaro che il coprifuoco dovrà scattare più tardi.
Cinema, teatri e sale da concerto riapriranno dove e quando tornerà la fascia gialla. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha inviato al Cts un documento in cui chiede di aumentare i posti a sedere e spera che «la risposta sia positiva»: 500 persone al chiuso e 1000 all’aperto e un tetto del 50% al coperto, invece che del 25%.