Pioggia di fuocoIsraele intensifica l’attacco su Gaza, ma le truppe non sono ancora entrate nella Striscia

L’esercito si corregge dopo l’annuncio dell’ingresso via terra. Ci sarebbe stato un «problema di comunicazione interna». Proseguono i bombardamenti israeliani con aviazione e carri armati

(LaPresse)

L’esercito israeliano ha fatto sapere che le forze aeree e di terra sono coinvolte negli attacchi a Gaza ma, contrariamente a quanto detto in un primo momento, i soldati non sono entrati nella Striscia. Il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus ha spiegato che «attualmente non ci sono truppe di terra all’interno della Striscia di Gaza», spiegando che c’era stato «un problema di comunicazione interno».

La notte scorsa l’esercito israeliano, attraverso un suo portavoce, ha prima annunciato l’avvio delle operazioni di terra a Gaza e dopo un paio d’ore ha precisato che invece le truppe non erano mai entrate nella Striscia. «Le forze di difesa israeliane», scrive il Times of Israel, «sembrano aver indotto erroneamente i media stranieri a credere che l’esercito avesse lanciato un’invasione di terra nella Striscia durante il suo massiccio bombardamento del nord di Gaza».

Nella sua dichiarazione iniziale in inglese, l’esercito ha espresso in modo ambiguo dove si trovavano le sue forze di terra durante l’attacco, dicendo che «le truppe aeree e di terra dell’Idf stanno attualmente attaccando nella Striscia di Gaza». Quando è stato chiesto se ci fosse stata un’invasione di terra, spiega l’Ansa, il portavoce dell’Idf Jonathan Conricus ha risposto: «Sì. Come è scritto nella dichiarazione. In effetti, le forze di terra stanno attaccando a Gaza. Questo vuol dire che sono nella Striscia». Parole che Conricus tra l’altro ha ripetuto anche al corrispondente dell’Ansa a Tel Aviv. Ma, continua il Times of Israel, sebbene dire che l’esercito era dentro Gaza «fosse tecnicamente corretto», è stato però fuorviante: «Alcune truppe dell’Idf erano effettivamente posizionate in un’enclave tecnicamente all’interno del territorio di Gaza, ma a tutti gli effetti sotto il controllo israeliano. Per questo la loro presenza lì non poteva rappresentare un’invasione di terra».

Tutto ciò, conclude il Times of Israel, «ha portato alla diffusione di notizie false in tutto il mondo, incluso da parte del New York Times e del Washington Post, secondo cui Israele aveva lanciato una campagna di terra nella Striscia di Gaza, cosa che invece non aveva fatto». La notizia ieri è stata diffusa anche dal responsabile dell’ufficio di Gerusalemme della agenzia Afp.

«Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto alto ad Hamas. Lo facciamo e continueremo a farlo con grande intensità. L’ultima parola non è stata detta e questa operazione proseguirà per tutto il tempo necessario», ha scritto il premier israeliano Benyamin Netanyahu su Twitter.

Un portavoce dell’esercito di Hamas ha detto che il gruppo era pronto a dare ai militari israeliani «dure lezioni» se dovessero decidere di andare avanti con un’incursione di terra.

Un giornalista della Bbc a Gaza ha fatto sapere che continuano pesanti bombardamenti sulla Striscia con aviazione e carri armati. Più di 100 persone sono state uccise a Gaza e sette sono morte in Israele dall’inizio dei combattimenti di lunedì.

Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha ordinato un «massiccio rinforzo» delle forze di sicurezza per reprimere i disordini interni in Israele, che hanno visto più di 400 persone arrestate.

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