Pensateci bene. Chi è sempre presente nei momenti più importanti della vostra vita? Chi non manca mai al vostro compleanno, all’aperitivo più divertente di sempre, durante un momento di sconforto o davanti a un tramonto delle vacanze al mare? No, non è l’amico o l’amica del cuore ma le stramaledette patatine nel sacchetto! Non riusciamo a separarcene e a farne a meno e, ad un certo punto, i produttori si sono accorti di questa dipendenza e hanno iniziato a friggere patate in tutti i modi, inducendoci un’ossessione ancora più forte. Coppie di conviventi discutono davanti allo scaffale perché nessuno vuole accettare la chips dell’altro. Un consiglio: prima di condividere casa, è bene chiarirsi in fatto di patatine.
Trasformiamo questa dipendenza in una sana occasione per fare chiarezza e definire quali sono le patatine del supermercato per cui vale la pena trascurare qualsiasi altra cosa (o persona):
Gusto Classico: Lisce, rustiche, stick e tutte quelle patatine che sanno solo sale e patate.
Sapore di Sale, Amica Chips – 3 ½
Nome chiaramente ispirato da una poetica canzone di Gino Paoli, proviamo quindi a mantenere la poesia nel descriverle: “Un gusto un po’ amaro di cose perdute, di cose lasciate lontane da noi” Queste patatine vogliono convincerci di qualcosa che non c’è. Effettivamente hanno ridotto il sale del 50% ma risultano essere poco piacevoli sotto tutti i punti di vista, con l’aggravante di essere tra le patatine più caloriche tra quelle assaggiate. Il pacco è trasparente, le intenzioni meno.
Classica, San Carlo – 4
Ci chiediamo con tutta sincerità quale sia il valore aggiunto di comprare le classiche San Carlo senza che ci sia una sorpresa dentro. Questa patatina è un po’ il punto zero delle chips, l’anello di congiunzione tra le tradizionali patatine e quelle più spesse, croccanti e gourmet. Ora però ridateci la manina appiccicosa e fateci giocare in questa epoca in cui “manina appiccicosa” è un concetto capace di scatenare una crisi di panico collettiva. Attenzione ai grassi saturi qui, sono troppi.
Kettle sea salt – 5-
Hanno il sapore delle chips di patate che potresti mangiare nei ristoranti della Riviera dove non si preoccupano tanto di friggere pesce e verdure nello stesso olio. Se vi manca tanto la sensazione di una paranza in riva al mare, cercate questo pacchetto. La verità vera è che forse l’olio di frittura usato era un po’ stanco. Non ve lo aspettavate, vero?
Classiche Lays – 5
Herman Lay ha dato vita al primo pacchetto di patatine chips commercializzabili della storia. Così arriviamo a oggi con le patatine Lays di casa Pepsico. Come ogni multinazionale che si rispetti, troviamo subito la dichiarazione “100% ingredienti di qualità”. Per dircelo vorrà dire che è cosa non usuale.
La lista ingredienti è piuttosto nella norma per una patatina old style, molto sottile. Ideale per l’aperitivo con la birra 60cl da 0,99€.
Rustiche Ondulate, Crocchias Terrantica – 6
Queste patatine rustiche ondulate prodotte a sud della Sardegna, ci avevano fatto sperare bene nonostante il pack che ricorda il menu del ristorante greco fake sotto casa. Molto bene il fatto che non risulti unta ma la tabella nutrizionale ha troppi grassi saturi per una patatina che non ha un gusto speciale (e un retrogusto non piacevolissimo). E dire che le abbiamo selezionate tra le proposte di Eataly.
Patatine classiche, Vivi Verde Bio Coop – 6-
Lecito volere fare un aperitivo biologico e Coop ci fornisce un’alternativa green. Patate coltivate biologicamente in Francia e trasportate fino al nostro supermercato per poterci garantire una vita davvero più verde. Sul gusto del prodotto niente da dichiarare. Lo abbiamo già detto che però sono biologiche?
Tyrells naked – 6+
Ossessionati dalla ritenzione idrica, questa è la patatina che stavate aspettando. Chips di qualità, croccante e spessa ma senza sale. Una scelta interessate tra le buone proposte Tyrrels che, dal Regno Unito, vengono fin da noi a raccontarci le patatine fatte a modo. Non facilissime da trovare nei vari gusti ma vale la pena cercarle.
Eldorada con olio di oliva, Amica Chips – 6 ½
Eldorada ha fritto versioni di patatine in tutti i modi, compresa quella all’olio di oliva. Sì, ma attenzione: l’olio di oliva millantato è il 10% rispetto all’olio usato nella preparazione. È come leggere la preview di un e-book e dire di aver letto l’intero libro. Suvvia!
Fiammifero, Esselunga – 7-
La tastiera è completamente unta ma non ci fermiamo e continuiamo a scrivere delle patatine dal formato tra i più sottovalutati della storia: le chips fiammifero. Da mangiare lentamente, fiammifero dopo fiammifero o lanciando in bocca pugni di questi piccoli stecchini di patata. Un’esperienza diversa rispetto alla forma classica, qui rappresentata dalla pl di Esselunga prodotta però da Amica Chips. Mangiando fiammiferi, finalmente avrete una spiegazione logica al bruciore di stomaco.
Patatine Sale marino, Viaggiator Goloso – 7 ½
Si fanno notare per la delicatezza del sale uniformemente distribuito. Gusto delicato che non persiste al palato, ottima crunchness. Queste patatine non stancano mai, c’è quindi il rischio di mangiarne il doppio del solito. Per fortuna i pacchi sono piccoli quasi quanto la capacità umana di rinunciare agli snack salati.
Brets – 8
Se fossimo in TV, queste sarebbero le patatine de La casa nella prateria. Chips di Bretagna, Brets racconta la storia di un’azienda familiare, che opera in modo responsabile nei confronti del territorio ed è attenta alla filiera delle patate. Ovviamente è green. Dicono di usare olio di semi di girasole alto oleico ma non è specificato nella lista ingredienti. Pacco dall’apertura facilitata e una piacevole presenza di sale Guérande. Ci tengono a dirci che la cottura è lenta ma non capiamo il valore di questa scelta visto che non stiamo parlando di ragù.
Festligt chips, Ikea – 8+
La prima nota positiva di queste patatine è che sono già assemblate e pronte all’uso. Grandi passi in avanti quindi da Ikea, anche se sul sito ci danno i dettagli di peso, dimensione del prodotto ma niente sugli ingredienti. Vabbè, tanto lo sappiamo che sono buone al punto che, ogni volta che siamo allo store di mobili svedesi, ci ricordiamo di prenderne un pacco, dimenticando il mobile per cui siamo andati fin lì.
Eldorada Grigliata, Amica Chips – 8 ½
Se San Carlo ci ha un po’ educato a questo formato con le ondine, la linea Eldorada incassa il premio come top ondulata del supermercato. Ottimo rapporto tra tabella nutrizionale e gusto, oltre alla sensazione di croccantezza che è favolosa. Vorremmo tornare bambini per essere invitati ai compleanni e sfondarci di patatine per poi dire che se i vestiti non ci stanno più, è perché siamo cresciuti.
San Carlo antica ricetta 1936 – 9 ½
Emozionati già dal pack che ci racconta che la ricetta di queste patatine, ha origine nella Rosticceria San Carlo, nata in via Lecco, a Milano nel 1936. Oggi al posto della rosticceria c’è un parcheggio ma per fortuna San Carlo ci consegna queste chips croccanti e spesse al punto giusto. Poco unte e con un ideale equilibrio di sale. Valore aggiunto per l’uso di olio di girasole alto oleico, una scelta estremamente più saggia di un qualsiasi altro olio di semi. Abbiamo capito che erano le migliori perché sono finite dopo 5 minuti dall’apertura, nonostante ci fossero già 10 pacchi aperti.
Aromatizzate : l’imbarazzo della scelta o l’imbarazzo e basta davanti a pacchi di patatine arricchite dagli aromi più bizzarri e dalle spezie di tutto il pianeta e oltre.
Lime e pepe rosa, Carrefour Extra – 3
Queste patatine sono già un azzardo per il gusto, scegliendo quelle Carrefour ci stiamo comportando come quando ordiniamo la frittura di calamari al ristorante cinese. Cosa ci aspettiamo precisamente? Poco equilibrio, poco piacere.
Piùgusto Porchetta alle erbe, San Carlo – 4 ½
La vita è già troppo dura per scegliere di acquistare un’illusione. Queste patatine hanno tutto il profumo della porchetta al punto da sembrare un sogno. Ma all’assaggio ci ricordiamo che è solo una patatina. Proverete dunque un senso di delusione del tutto giustificato e vi ritroverete a cercare una rosticceria vicina su Google per rimediare. La chimica degli aromi ha fatto passi da gigante, il marketing delle patatine forse meno.
PestoChips, TartufLanghe – 5-
Se il pesto pronto nel vasetto ci sembrava brutto, figuriamoci le patatine con il pesto. Bella l’idea, meno il risultato. Poi c’è questo problema di polvere verde che sai essere pesto ma la tua mente, allenata da secoli di evoluzione della specie, ti fa scattare l’allarme al cervello che urla “Muffa! Muffa! Muffa!”
La Vita è buona Tomato Flavour, San Carlo – 6 ½
Una volta si chiamavano PiùGusto ma ora ritroviamo una nuova veste orientata al mercato estero. Ogni sapore o formato è dedicato a una città italiana. Napoli per le patatine al gusto pomodoro, le rustiche per Milano e ovviamente (come abbiamo fatto a non intuirlo?) le Stick per Pisa. Per chi mangia patatine almeno dagli anni ’80, San Carlo è un po’ una certezza, un compromesso perfetto quando si tratta dei classici gusti aromatizzati. Lì dove c’è paprika o pomodoro, la soddisfazione è garantita.
Alfredo’s Truffle, Amica Chips – 7
Se ci avessero detto, negli anni ’90, che avremmo mangiato patatine al tartufo ci saremmo fatti una risata. Uno snack popolare con uno dei prodotti simbolo dell’alta gastronomia. Oggi le regole del gioco sono cambiate e il tartufo comune è un ingrediente che percepiamo come comune solo perché il suo aroma ce lo infilano ovunque: nell’olio, nelle conserve, nel sale e nelle buste di risotto pronto Knorr. E lo ritroviamo anche in queste patatine, mescolato all’aroma di funghi. E con grande sorpresa, dobbiamo dire che la combo è ben riuscita.
Fuori classifica: quei prodotti che hanno la forma delle patatine e che chiamiamo tali ma che commercialmente sono generici snack salati a base di patate. Qui però non troverete le patatine al formaggio, non ce la siamo sentita.
Pringles ham e cheese – n.c.
Il team di Ricerca e Sviluppo Pringles inventa le nuove ricette solo quando è in hangover? Non sappiamo come altro spiegarci il gusto prosciutto e formaggio. Praticamente un tubo che profuma di McToast e che lascia un segno indelebile nelle coscienze di chi lo mangia. Il palato italiano non è ancora pronto a questo. E speriamo non lo sia mai.
Crik Crok plus – OMG!
Forse uno dei pack più sostenibili. Un tubo quasi interamente di cartone, con poca plastica e alluminio, tutto separabile. Questa Crik Crok è l’esatto incontro tra una classica Pringles e una Cipster. Gli amanti di questi due prodotti potrebbero trovare qui una nuova ragione di vita.
Cipster – Un amore proibito.
Il difetto delle Cipster è chiaramente uno soltanto: troppo poche in un pacco. Vabbè, poi c’è la questione che sono pieni di sale e grassi saturi ma nessuno è perfetto a questo mondo. Dagli anni ’70 queste orecchiette di patatine ci fanno l’occhiolino dallo scaffale e, anche quando le evitiamo, sentiamo che c’è un’attrazione che non sappiamo frenare.