Tipo: avete presente quegli uomini che ingurgitano l’impossibile per scommessa? Abbiamo sempre pensato che le gare per entrare a far parte del guinness dei primati che coinvolgevano il cibo fossero delle pessime idee, e mettessero in atto un’attività da condannare, per svariati motivi. Perché nutrirsi più del necessario è dannoso per noi, insostenibile per il Pianeta e anti etico per chi non ha modo di avere un pasto quotidiano.
Lo deve aver pensato anche la Cina, che ha deciso di dare un taglio non a questa pratica, ma a due attività che conosciamo bene e che (finalmente) vengono condannate per legge.
Dal 29 aprile, infatti, in Cina è entrata in vigore una nuova legge che vieta ai clienti dei ristoranti di ordinare più cibo del necessario. Per contrastare lo spreco alimentare, i locali che incoraggiano i propri clienti a ordinare troppo cibo subiscono una multa di 1.300 euro. A seguito dell’entrata in vigore della legge molti ristoranti hanno adattato le loro formule per ridurre le quantità proposte. Sempre in questa stessa prospettiva, la legge rende illegali anche i cosiddetti “mukbang”, video in cui gli utenti di Internet consumano quantità astronomiche di piatti di ogni tipo a favore di telecamera. Non solo gli autori verranno puniti, ma anche i media che li trasmettono rischiano una multa fino a 13.000 euro. Ogni anno in Cina vengono buttati 35 milioni di tonnellate di cibo, una cifra mostruosa, che forse questa legge riuscirà a limitare.
Altra legge, questa volta in Francia, per limitare invece gli imballaggi nei supermercati. Considerando che oggi i prodotti venduti sfusi corrispondono a circa l’1% della proposta, raggiungere il 20% degli scaffali destinato ai prodotti sfusi, come proposto da Macron, è davvero una rivoluzione. La proposta approvata al Senato è stata discussa da una Convenzione di cittadini: 150 persone estratte a sorte che hanno discusso idee per raggiungere l’obiettivo di abbassare del 40% le emissioni di gas serra entro il 2030.
Tutti possiamo fare la nostra parte nella transizione ecologica, ma di sicuro se qualcuno ci aiuta con regole certe ed efficienti sul lungo periodo la strada sarà più facile.
In Italia mancano i decreti attuativi, ma le leggi ci sarebbero. Sono nel cosiddetto decreto Clima, diventato legge a dicembre 2019, che con le “Misure per l’incentivazione di prodotti sfusi o alla spina” prevede fondi per incentivare questa modalità di acquisto. Li sapremo usare al meglio?
Non sappiamo rispondervi. Però sappiamo per certo, come dice Berberé, che tutti i gusti sono gusti, e non solo in fatto di pizza.
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