Cuore di panna Gelato in vaschetta del supermercato: le pagelle dell’estate 2021

Il giro vita della redazione di Gastronomika ha subìto un ulteriore attacco: ma ci siamo sacrificati volentieri per raccontarvi tutto ma proprio tutto dei gusti assortiti che trovate nel banco freezer della grande distribuzione. Per una estate col cucchiaino in mano

Noi italiani siamo buffi. Siamo bravissimi a spiegare a chiunque qual è la gelateria più buona della città, dove trovare il miglior gusto nocciola e in che via si trova chi fa ancora un cono zuppa inglese. Insomma, siamo sempre i massimi esperti di cibo, critici gastronomici indiscussi dei pranzi tra amici, ma non facciamo in tempo a postare una foto del miglior gelato su Instagram, che siamo già al reparto surgelati a comprare le vaschette in offerta: un quarto d’ora per scegliere il gusto, nemmeno un minuto per capire cosa c’è dentro.

Eppure c’è qualcosa di affascinante nel cercare le cose più golose e sfiziose al supermercato. Sarà un modo per sfuggire ai doveri degli acquisti di prima necessità: i pomodori pelati, il sale, la carta igienica. Oppure ci manca il tempo per passare in gelateria artigianale dove di sicuro troveremmo qualità. Insomma, se ci ostiniamo a scegliere il gelato al banco surgelati un motivo c’è ed è pure sacrosanto. Quindi, fate pure la vostra spesa e lasciate per ultimo il gelato. Noi abbiamo creato le pagelle per farvi arrivare, con fierezza, alle casse con in mano la migliore vaschetta possibile.

Conad Fragola e Limone – 3
Eccoci con la vaschetta bigusto alla frutta, grande classico del gelato da supermercato, che fino a qualche anno fa si trovava anche in comodi contenitori da 3Kg. Oggi, a parte poche e scarse eccezioni, i gusti alla frutta sono letteralmente spariti dal reparto surgelati, rimane poca scelta e spesso a marchio private label.


Ci tuffiamo in questo assaggio Conad (prodotto da Sammontana) e rimaniamo delusi come i bambini che sentono dirsi se fate i bravi vi do il gelato e poi si vedono arrivare i gusti alla frutta.
Il gusto limone sembra la parte peggiore del sorbetto che ti offrirebbe una trattoria di pesce con menu a prezzo fisso. La fragola, invece, si presenta dal colore anemico e con un sapore che non è fragola ma caramella alla fragola, e c’è una bella differenza. L’estate dura troppo poco per rovinarla con questa vaschetta.

Carte d’Or Panna – 4
Nelle serate senza fronzoli dell’estate ’96, le famiglie accoglievano gli ospiti con una fetta d’anguria e la vaschetta Carte d’Or. Scattavano gli applausi per i gusti caffè o tiramisù, più freddezza per il gusto nocciola, che già dal colore ci lasciava sgomenti.  Per ricordare la gloria di questa vaschetta, che oggi è moderna e si traveste di sostenibilità con un pack quasi completamente di carta, proviamo il gusto panna, che ci ricorda tanto anche la Viennetta, noto prodotto finto luxury del banco surgelati insieme alle capesante con tanto di conchiglia.

Affondiamo il cucchiaino nel gelato e poi su per il palato. Passano diversi secondi prima di sentire qualche sapore, ma poi arriva. Gusto fiacco, non vuole sentirne di lasciarci una bella sensazione. Lo abbandoniamo un po’ delusi e con un grande bisogno di bere acqua. Tanta acqua.

Amando – 4 ½
Ci lasciamo catturare dall’alternativa senza latte. Dietro il cono sorridente di Sammontana si nasconderà di certo l’intento diabolico di asfaltare Valsoia con un gelato fatto con latte di mandorla, senza glutine e vegetale. Sulla confezione non si fa mai riferimento all’assenza di lattosio. Consapevoli che il gusto non sarà paragonabile a un gelato classico, optiamo per la vaschetta vaniglia, cacao e nocciola.

Ci aspettavamo di trovare la vaschetta divisa in tre porzioni, invece si tratta di un fake variegato con cacao e nocciole (nel retro della vaschetta è specificato). Tentiamo un assaggio, che ha tutto il sapore del latte di mandorla, ma della vaniglia, del cacao e della nocciola nemmeno l’accenno. Saranno finiti nella vaschetta dopo la nostra?
Delusi, ci convinciamo dell’idea che l’unica vera alternativa al gelato resta quella senza latte o surrogati: il sorbetto alla frutta. La buona vaschetta alla “crema senza latte”, al supermercato, è ancora solo un’illusione.

Sammontana Crema – 5 ½
L’iconino barattolino c’è praticamente da sempre ed è forse la marca che mette d’accordo una buona metà del popolo con il carrello, mentre l’altra metà tifa Carte d’Or.

Scegliamo un gusto classico come la crema, fatta con panna fresca e tuorlo d’uovo. Colore deciso sicuramente supportato dall’uso di coloranti, che si potrebbero probabilmente evitare. La consistenza piacevole si lascia raccogliere bene sulla paletta, ma all’assaggio sentiamo poco la crema, molto gli aromi di vaniglia, che al palato sembra più vanillina. Un modo per essere golosi a tutti i costi che però non ci convince. Nello spot di questa stagione ci dicono che dentro al barattolino Sammontana ci troveremo il sorriso. Non è vero.

Viaggiator Goloso Bio Fiordilatte 6+
Dello stesso brand della catena Unes, Viaggiator Goloso propone due tipologie di gelato in barattolo. Optiamo per il fiordilatte, in versione bio, che vanta solo l’uso di panna fresca, latte fieno e zucchero di canna. Praticamente si fa prima a elencare la lista ingredienti di questo gelato che menzionare Lucrezia Lante della Rovere. Ci sembra un grande plus! L’aspetto del prodotto è singolare perché venduto in contenitori simili al monouso del banco gastronomia.

Plastica trasparente, quindi. All’assaggio, il gelato dimostra subito una certa durezza, dovuta all’assenza di ingredienti con azione addensante. Ci ricorda quando un tempo, il gelato andava tirato fuori dal freezer mentre si mangiava il secondo, per dargli il tempo di ammorbidirsi un po’. Accettiamo tuttavia questo limite, ma ci scontriamo subito con un gusto davvero molto dolce.
L’aroma della panna c’è, è chiaro, ma viene spazzato via in fretta dalla dolcezza dello zucchero. Peccato, ci eravamo già affezionati a questa chicca dalla ricettazione simile a quella di una vera gelateria.

Grom Crema di Grom – 6 ½
Dopo averci convinto che fare la coda in gelateria fosse cool, la fortunata catena che ha rilanciato il gelato artigianale in Italia ha deciso di concentrare tutta la sua attenzione alla vendita in barattolo, al supermercato o dove capita. Sembra una barzelletta, vero? Il gelato di Grom per molti può sembrare la scelta migliore, ma siamo sicuri? Di certo è una scelta costosa: con i suoi oltre venti euro/kg va a competere più con le vaschette da gelateria che con quelle di supermercato.

Il barattolo è trasparente, ma molto ricco di informazioni e grafiche, e ci permette di intravedere il prodotto. Optiamo per il gusto che più rappresenta il brand: crema di Grom, una crema con granella di cioccolato e biscotto di meliga. All’assaggio il gusto è cremoso e rotondo, arricchito poi da cioccolato e biscotto che lo rendono più godereccio. Non c’è dubbio sulla qualità superiore rispetto ai gelati assaggiati fin ora, ma il rapporto qualità/prezzo è davvero sbilanciato. Se prima potevano puntare all’essere gli unici a fare buon gelato in vaschetta, ora la concorrenza inizia a farsi avanti, a prezzi più contenuti.

Magnum Pot Classico – 7+
Certe volte siamo dei gastrofanatici, altre volte ci piace essere onesti. Il magnum Pot non è certo il miglior gelato dal punto di vista della qualità degli ingredienti e della tabella nutrizionale, ma vogliamo parlare dell’esperienza sensoriale che coinvolge persino l’udito? Un barattolo piccolo, ma nel cui interno c’è un croccante involucro di cioccolato che avvolge il gelato. Prima di consumarlo è consigliato aspettare qualche minuto, per poi fare pressione sulla confezione. Sentirete il cioccolato frantumarsi e mescolarsi alla crema. Un assaggio croccante e voluttuoso, ideale se siete di pessimo umore. Grazie Magnum, ci hai risolto un bel problema, ora però ce ne restano mille (di calorie)!

Esselunga Panna – 7 ½
C’è un momento storico ben preciso in cui le vaschette dei surgelati erano solite diventare contenitori da cucina. Mamme e nonne testavano la resistenza delle vaschette e quanto fossero ermetiche per poi riusarle per surgelare i peperoni ripieni. La delusione scoprire in freezer la vaschetta di gelato, per poi trovarci dentro degli avanzi, l’abbiamo provata in molti.

Con la sua confezione voluminosa, Esselunga sembra un po’ demodé, ma nonostante il freezer sia già pieno, troviamo spazio anche per lei. Puntiamo sul Fiordilatte e ci troviamo davanti a un gelato fatto da Sammontana, ma con una ricetta diversa, più golosa. Notiamo un maggior uso di panna fresca e l’aggiunta di tuorlo d’uovo, che oltre a dare struttura, conferisce sapore.
Questa vaschetta mette d’accordo tutti: è buona. Ottimo bilanciamento dello zucchero, nessuna sensazione sgradevole al palato dopo l’assaggio. Ottimo rapporto qualità-prezzo. Insomma, la lista ingredienti non è proprio corta ma il mix è riuscito molto bene.

GelatoMadre Buontalenti – 8-
Alla ricerca delle vaschette gelato più buone del supermercato non potevamo non selezionare G7, l’azienda bolognese che produce GelatoMadre, una vaschetta con fascetta di carta non riciclabile e che si fa notare subito in mezzo a confezioni più sgraziate e disgraziate. Scegliamo di provare il gusto Buontalenti, che alla vista sembra un Fiordilatte, ma si tratta di un gusto crema fatto con latte e panna italiani, latte in polvere, zucchero e tuorlo d’uovo da galline allevate a terra. Lista ingredienti piuttosto corta quindi, che all’assaggio si dimostra subito all’altezza: il gelato è buono, delicato, forse con una punta di dolcezza di troppo. In generale però, tra qualità delle materie prime, prezzo, ingredienti e gusto è un compromesso più che degno. Ma non il migliore!

Haagen Dazs Noci di Macadamia – 8
Il vetro del banco surgelati separa Haagen Dazs dai vostri occhi a fessura, a dimostrare sospetto verso questa americanata di gelato che potrebbe sembrare un McFlurry ripulito. Ma ancora una volta dovrete ricredervi: Haagen Dazs è sì americano, ma fatto con un’insolita cura. Gusti molto golosi, capaci di mandarci in crisi tra biscotto speculoos e caramello salato.

Avremmo voluto provare il gusto crema e fragola, per dare ancora più spazio ai gusti frutta, ma anche in questo caso non abbiamo trovato nemmeno una confezione. Sparita la fragola abbiamo ripiegato, si fa per dire, su macadamia nut brittle. La lista ingredienti di questo gelato è molto più corta di altri apparentemente più genuini, per non parlare dell’apporto calorico assolutamente in linea. Niente di orrendo quindi, anzi! Afferrate la bandiera a stelle e strisce per festeggiare questo gelato che anche all’assaggio si conferma buono. Certo, è studiato a tavolino per generare piacere, ma che male c’è? È per questo motivo che cerchiamo il gelato. 

Pepino Mango Bio – 8 ½
Quella di gelato Pepino è una storia di lungo corso, che ha origine a Torino dove, per prima, l’azienda ha portato il gelato di qualità nel reparto surgelati del supermercato. Non disponibile in tutte le insegne, abbiamo trovato l’elegante cestello in carta chiamato Il mezzolitro in diversi gusti e orfani di ottimi gusti alla frutta, abbiamo deciso di provare il Mango Bio.

Il 40% di purea di mango nella lista ingredienti si sente già dall’apertura del cestello: neanche il gelo trattiene il profumo che si sprigiona! E poi è la vista ad essere conquistata: il gelato si presenta cremoso come non ci si aspetterebbe da un gusto alla frutta da supermercato. Piacerà anche a chi pensa che scegliere un gelato che non sia alla crema sia solo uno dei tanti escamotage per toglierci la gioia di vivere. Piacerà meno a chi non vuole spendere una fortuna per un gelato in barattolo.

Cascina Biraga Fiordilatte – 9
Attenzione! Questo è uno di quei gelati che, una volta aperto, non riuscirete a smettere di mangiare. Vi ritroverete a piangere lacrime di felicità mista a vergogna, perché è troppo buono e poi lo finirete tutto. Il gelato di Cascina Biraga è disponibile in piccoli contenitori di latta che mettono il buon umore anche in coda alla cassa. Tra i vari gusti (Gianduia, Menta e Cioccolato, Crema, Stracciatella) abbiamo assaggiato il Fiordilatte, fatto con latte fresco alta qualità, zucchero e panna fresca. Sono presenti anche emulsionanti e stabilizzanti.
Notiamo anche un apporto calorico più basso rispetto ad altri Fiordilatte ma all’assaggio niente sembra confermarcelo. Gusto molto ricco, avvolgente e cremoso. La latta ci trasferisce una piacevole sensazione di freddo mentre continuiamo a raccogliere il gelato sul cucchiaino, senza riuscire a smettere di mangiare. Praticamente proviamo quella sensazione tipica di quando si trova un gelato buono davvero.