Credito accessibileIntesa Sanpaolo rafforza l’inclusione finanziaria con tre nuovi progetti Impact

Con “per Esempio”, “per Crescere” e “per avere Cura”, la banca mette in campo nuovi strumenti per prestiti a tassi contenuti e lungo periodo di restituzione dedicati ai giovani impegnati nel servizio civile, alle famiglie con figli in età scolare e ai beneficiari della Legge 104

Lapresse

Un prestito da 2mila a 8mila euro per le prime esigenze di chi lavora, dalla mobilità al pc, dall’affitto all’arredo o il trasloco. “Per Esempio” è lo strumento destinato ai giovani volontari del Servizio Civile Universale (SCU) pensato e messo in campo da Intesa Sanpaolo.

Va ai ragazzi impegnati da volontari nell’economia del Bene Comune e che, entro 12 mesi dal termine del SCU, avranno avviato un rapporto di lavoro, anche a tempo determinato, soprattutto come soci cooperatori.

“Per Esempio” è solo una delle tre nuove iniziative realizzate da Intesa Sanpaolo nell’attività di inclusione finanziaria attraverso il Fund for Impact.

Con questi nuovi finanziamenti Impact la Banca rafforza l’impegno verso i cittadini che avrebbero difficoltà di accesso al credito secondo i criteri convenzionali. Come per l’intera gamma Impact non è richiesta nessuna garanzia, i tassi sono contenuti e i tempi di restituzione sono particolarmente lunghi, per rendere le rate più “leggere”.

«Il Paese ripartirà soltanto se sarà garantita una maggiore inclusione finanziaria, in modo tale che tutte le famiglie possano investire sul proprio futuro nella salute, nel lavoro e nell’istruzione. Questi strumenti sono a disposizione di tutti i soggetti pubblici e privati impegnati per garantire i diritti delle persone; un altro passo di Intesa Sanpaolo nel segno dell’inclusione e dell’accesso al credito», dice Marco Morganti, Responsabile della Direzione Impact Intesa Sanpaolo.

Con “per Esempio” viene dato un vero e proprio riconoscimento all’impegno civico delle ragazze e dei ragazzi italiani che danno il buon esempio: ogni anno il Servizio Civile Universale coinvolge più di 50mila giovani come prima esperienza lavorativa. Sono in prevalenza donne (65%) hanno almeno il diploma di maturità (85%) e per il 50% sono in età compresa tra 24 e 28 anni.

E grazie all’esperienza del Servizio Civile, sul quale il Pnrr prevede risorse aggiuntive per 250 milioni di euro, i giovani maturano competenze preziose per accedere al mondo del lavoro, con un tasso di inserimento prossimo al 60%.

Intesa Sanpaolo ha ideato anche “per Crescere”, destinato ai genitori con figli in età scolare: ha l’obiettivo di integrare il reddito delle famiglie con figli che frequentano la scuola primaria e secondaria, con una linea di credito di 2mila o 3mila euro l’anno per un periodo che va da 1 a un massimo di 5 anni, rendendo così più sostenibile un periodo decisivo per la crescita e l’istruzione.

Il prestito può essere investito in servizi per la formazione (libri, mobilità, corsi di lingua, Pc e connessione internet); bisogni educativi speciali (psicomotricità, logopedia, ecc.); altre attività funzionali alla crescita personale (sport, campus estivi, esperienze formative all’estero).

Il valore di uno strumento di questo tipo si può ricercare in uno studio di Eumetra per Intesa Sanpaolo, che ha rilevato come oltre il 60% delle famiglie italiane abbiano intenzione di spendere per la formazione dei figli, considerato il miglior investimento possibile.

La terza iniziativa è stata chiamata “per avere Cura” ed è destinata alle famiglie con persone non autosufficienti. È uno strumento che offre supporto ai lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave, in particolare nella fase acuta di bisogno, contribuendo a rendere più sostenibili le spese di cura (servizi infermieristici, socio- assistenziali, adeguamento degli spazi domestici, acquisto di strumenti sanitari).

Il finanziamento – fino a 12mila euro nell’arco di due anni – integra in modo decisivo il valore della pensione e dell’indennità di accompagnamento, evitando che le scelte di vita e professionali dei caregiver vengano condizionate da difficoltà economiche.

La platea a cui si rivolge il prestito è molto ampia: secondo il Rapporto Istat “Conciliazione tra lavoro e famiglia” in Italia sono 2,8 milioni le persone che assistono un disabile o un anziano non più autosufficiente; di questi, 1,6 milioni sono lavoratori. Circa 600mila lavoratori assistono un familiare disabile grazie alla 104, e almeno 55mila “caregiver” – prevalentemente donne – devono ricorrere al congedo straordinario sacrificando vita personale e professionale.

Le nuove iniziative di Intesa Sanpaolo sono realizzate grazie al Fund for Impact: un fondo da 300 milioni di euro, che permettono di erogare credito a leva fino a 1,5 miliardi. La serie è stata inaugurata nel 2019 da “per Merito”, il prestito senza garanzie erogato agli studenti universitari alla sola condizione che mantengano un regolare progresso negli studi; seguito nel 2020 da “mamma@work”, il prestito a condizioni agevolate che offre alle madri lavoratrici un’integrazione salariale mensile per conciliare vita familiare e professionale nei primi anni di vita dei figli; “XMe Studio Station”, il prestito a tasso zero per l’acquisto di dispositivi e connessioni internet utili alle famiglie per la didattica a distanza; “Obiettivo Pensione”, il prestito a condizioni agevolate per chi è vicino alla pensione ma non è in grado di pagare gli ultimi e decisivi anni di contributi.

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