Il futuro dell’integrazione europea dipenderà dalla capacità delle istituzioni di stimolare un più forte sentimento di attaccamento nelle nuove generazioni. E le tecnologie digitali, così come le piattaforme social, possono diventare lo strumento in grado di connettere i giovani europei, garantendo così maggior coesione tra le diverse generazioni. A sostenerlo è un sondaggio lanciato dal team Italia di EUth for Democracy, il progetto nato dalla Budapest European Agorà (network paneuropeo di giovani inaugurato nel 2019) per riflettere sulla democrazia europea in concomitanza con l’apertura della Conferenza sul Futuro dell’Unione.
Su 1.121 studenti italiani ed europei coinvolti, 2 su 5 tra i 14 e i 30 anni hanno affermato di non sentirsi europei. Allo stesso tempo, la stragrande maggioranza di essi (88%) è pronto a scommettere sull’interazione giovanile per una più solida integrazione. E se la scuola viene riconosciuta come «importante per formare e informare», nel 55% dei casi, è più di un ragazzo su due a dirsi interessato a nuove occasioni di dialogo con i propri pari, anche online.
Di qui la proposta del team italiano, semplice quanto finora inesplorata. Creare una piattaforma digitale accessibile facilmente da smartphone e tablet, che consenta ai giovani europei di connettersi tra loro e all’Unione europea. EUth Pocket si articolerebbe in tre sezioni.
La sezione istruzione
Ciò che oggi sembra mancare è, innanzitutto, un’occasione di incontro europeo tra studenti, giovani professionisti e insegnanti, per aumentare la consapevolezza dei più giovani sulla democrazia europea, lo stato di diritto e il mercato unico. Il progetto italiano prevederebbe anche una vera e propria biblioteca digitale e il collegamento diretto a piattaforme già esistenti come etwinning ed EPALE, per consentire alle classi di Paesi diversi di creare partnership per attività culturali e webinar, ma anche approfondimenti su temi complessi quali il processo di integrazione europea. Un’esperienza collettiva che dia la possibilità di condividere idee e prospettive, così come migliorare le competenze linguistiche di base.
La sezione informazione
Altro grande assente nel mondo interconnesso europeo è l’eguale accesso in tutti i Paesi Membri a fonti di informazione affidabili – prerogativa di una democrazia sana e in continua evoluzione. Se è vero che gli algoritmi proiettano nuovi sfide in termini di attenzione alla divulgazione di fake news e racconti fuorvianti, non possiamo però dimenticare le opportunità di partecipazione dal basso che gli stessi hanno stimolato. Per questo motivo, EUth Pocket fungerebbe anche da raccoglitore delle notizie sulle politiche Comunitarie, per spingere i giovani europei ad approcciarsi al mondo che cambia con senso critico e consapevolezza dell’influenza che le Direttive europee hanno sulla vita quotidiana dei singoli. A tale scopo, verrebbe garantita una distribuzione equa di contenuti provenienti da tutti i Ventisette, e attingere così a prospettive culturali diverse. Accanto a ciò, questa sezione ospiterebbe anche un insieme di linee guida per imparare a riconoscere le notizie false e, così, evitarle.
Da ultimo, tutti i materiali sarebbero creati in maniera tale da stimolare l’interazione con il pubblico, anche alla raccolta di incentivi come gli WOM. In futuro, la sezione informativa di EUth Pocket aspirerebbe a divenire un unico canale di informazione europea e, così, un riferimento intergenerazionale.
La sezione interazione
Per stimolare un senso di attaccamento europeo nelle nuove generazioni, servono anche occasioni di interazione che mettano al centro il valore delle singole culture nazionali. Di qui la volontà del team italiano di creare uno spazio per la costruzione di amicizie, con videochiamate in lingua e condivisione di pause caffè e momenti di studio. Nonostante gli sforzi intrapresi dall’UE per potenziare i progetti di scambio e volontariato, moltissimi giovani non possono ancora permettersi di trasferirsi all’estero per affinare le proprie conoscenze. EUth Pocket permetterebbe di colmare anche questo divario, grazie all’implementazione di chat informali in cui gli utenti interagiscono con compagni dagli interessi simili.
Centrale in questo progetto sarebbe anche la possibilità di condividere abitudini e tradizioni nazionali, così da incrementare la conoscenza reciproca. Per stimolare il coinvolgimento dei partecipanti, il progetto prevederebbe anche in questo caso l’assegnazione di WOM sulla base del livello di interscambio (ad esempio, numero di post pubblicati, oppure videochiamate cui si è preso parte).
Lo scorso 3 luglio 2021, nel quartiere di Centocelle a Roma, il progetto EUth Pocket è stato presentato nell’ambito di una più ampia riflessione sullo stato di salute della democrazia europea.