Per la Sicilia l’ingresso in zona gialla, da lunedì 23 agosto, è quasi una certezza, scrive il Corriere. Manca il sigillo della cabina di regia, che si esprimerà venerdì. Mentre la Regione, non potendo arrestare l’ondata di contagiati, prova a evitare ulteriori restrizioni aumentando i posti letto. Anche la Sardegna è a rischio, ma può sperare ancora di salvarsi, visto che per uno dei parametri è ben sotto la soglia di guardia.
In tutte le Regioni, comunque, si cerca ogni genere di iniziativa per tenere lontano lo spettro delle restrizioni, mentre la stagione turistica è in corso. E quindi si moltiplicano gli Open days per le vaccinazioni, e le somministrazioni senza prenotazioni per i ragazzi. Con la Lombardia taglia un traguardo: il 65% dei 12-19enni ha aderito alla campagna vaccinale, il 30% ha completato il ciclo.
Secondo le previsioni più ottimistiche, questa nuova ondata di contagi doveva arrestarsi a metà agosto, invece per ora continua a crescere. Anche se più lentamente. A inizio luglio Sicilia, Sardegna e Toscana, le tre regioni oggi in vetta per numero di contagiati, erano intorno a dieci positivi su 100 mila abitanti. Oggi sono rispettivamente a 140, a 147 e a 132. Ma la Toscana, pur avendo registrato un incremento dei ricoveri, può ancora contare su un’ottima riserva di posti letto negli ospedali. Non così la Sicilia, che ha il 15% dei posti nei reparti ordinari e il 9% dei posti in rianimazione già occupati. E neppure la Sardegna, che ha raggiunto rispettivamente l’8 e il 10% di saturazione dei letti.
Preoccupa anche la Calabria, che registra meno casi delle prime tre regioni e tuttavia ha già il 13% dei già non numerosi posti letto nei reparti ordinari assegnati a pazienti Covid.
Da fine luglio, a determinare il passaggio di colore non è più solo l’incidenza di positivi su numero di abitanti: sopra i 50 positivi su 100mila abitanti si va in zona gialla se si superano le quote del 10 e del 15% di posti letto occupati in terapia intensiva e nei reparti ordinari.
I nuovi positivi sono ancora tanti: ieri 3.674 ma con la metà dei tamponi eseguiti nel giorno di Ferragosto, 24 i morti. Il tasso di positività sale al 4,9%. Il maggior numero di contagi continua a essere registrato in Sicilia (881). In attesa delle decisioni sulle zone gialle e relative restrizioni (mascherina obbligatoria anche all’esterno e servizio ai tavoli di ristoranti e bar al chiuso solo fino alle 18), le Regioni non possono che spingere al massimo sulla vaccinazione. Per arrivare anche a quei cinque milioni di over 50 che ancora non si sono prenotati.