La Grande Guerra nel Fronte Orientale rivive nuovamente in forma digitale. E lo fa ad oltre cento anni di distanza da quel 22 giugno 1915, quando partì l’offensiva italiana in quella che divenne in seguito la prima delle “Dodici Battaglie dell’Isonzo”. Una serie di conflitti conclusasi solamente nel 1917, che coinvolse milioni di soldati e dove caddero in più di 300mila tra italiani e austroungarici.
Isonzo, in uscita entro la fine del 2021, sarà il terzo titolo della saga WW1 game series (1 milione e 600mila copie vendute in tutto il mondo), dedicata alle battaglie storiche della Prima guerra mondiale, frutto della collaborazione tra gli studi indipendenti degli sviluppatori di M2H e Blackmill Games. Uno sparatutto multigiocatore in prima persona che ricrea con fedeltà i due anni di scontri per la conquista del fiume Isonzo, avvenuti fra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia.
Tra vette elevate, ampie valli, fiumi e idilliaci paesaggi montani, ci si ritroverà immersi nell’orrore della guerra, intenti a schivare e sferrare attacchi di mortaio, artiglieria pesante e supporto aereo nel bel mezzo della battaglia, o ad assaltare i bunker nemici in scontri ravvicinati a colpi di baionetta in mezzo a gas velenosi. Come da tradizione della serie, si potranno vestire di volta in volta i panni di entrambi gli schieramenti, divisi tra il territorio dell’Isonzo e del Carso. Inoltre, ci sarà la possibilità di scegliere la propria “Squadriglia”, distinta dal relativo equipaggiamento speciale adattabile alle diverse situazioni: dai cecchini, padroni assoluti del combattimento ad alta quota, ai genieri muniti di granate da fucile, per neutralizzare l’artiglieri nemica, e di tronchesi, utili a tagliare il filo spinato e aprire una breccia nelle difese.
In Isonzo tutto è stato ricreato con grande meticolosità, basandosi su fonti storiche dettagliate e ricerche sul campo, per cercare di conferire il maggior senso di realismo possibile: dalle uniformi, alle musiche, agli ambienti fino ad arrivare all’ampio arsenale di armamenti. L’approdo previsto del titolo su console di nuova generazione garantirà grandi migliorie sia dal punto di vista grafico che delle prestazioni.
La WW1 game series ha avuto inizio nel 2015 con Verdun, ambientato sul Fronte Occidentale, in Francia, e ispiratosi all’omonima battaglia, una delle più violente e sanguinose di tutto il primo conflitto. Lo scontro, figlio del revanscismo francese verso l’antico nemico prussiano, vide andare in scena la grande offensiva tedesca e si protrasse per oltre 10 mesi, a partire dal 21 febbraio fino al 19 dicembre 1916. Per lo storico e giornalista Sir Alistair Horne, insignito della Legion d’onore, fu «Il campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro», come scrisse nel suo libro Il prezzo della Gloria, Verdun 1916”, dove caddero oltre 300mila soldati da parte di entrambi gli schieramenti.
Non a caso l’unico altro scenario che si avvicinò al triste primato fu quello della Battaglia di Stalingrado, durante il secondo conflitto mondiale. Verdun vide anche l’utilizzo di armi chimiche, in particolar modo gas letali e lanciafiamme, impiegate in modo massiccio, tanto che ancora oggi le scorie della battaglia rendono inagibile la zona. Ma, in patria, Verdun viene ricordata come un’impresa leggendaria che simboleggia l’eroismo, la sofferenza e il sacrificio degli uomini che difesero con successo la propria terra.
Tannenberg, il secondo capitolo della serie uscito nel 2017, ha trasportato i giocatori sul Fronte Orientale ripercorrendo le vicende dell’invasione russa nell’Est della Prussia. Il titolo viene dalla celebre omonima battaglia avvenuta nel piccolo comune della Sassonia, dove la vittoria fermò definitivamente l’avanzata nemica. La disfatta fu tale che su 150mila soldati russi solo 10mila riuscirono a fuggire e il comandante generale Alexander Samsonov preferì suicidarsi nei boschi piuttosto che riportare la notizia della sconfitta allo zar. Lo scontro durò solo quattro giorni e causò un bilancio di 87mila tra morti e feriti nei due eserciti.
Nella nostra intervista con lo staff di Blackmill Games, abbiamo chiesto quali delle tante grandi battaglie storiche italiane nel Fronte del Nord-Est sarà possibile rivivere durante l’esperienza di gioco e quali novità attendono i giocatori.
Saranno presenti I campi di battaglia di tutti e 12 gli storici scontri dell’Isonzo?
Il nostro intento è quello di includere le battaglie più significative del Fronte Alpino e offrire allo stesso tempo un’esperienza di gioco interessante ai giocatori. Per questo il nostro focus si è soffermato su quelle battaglie teatro di celebri vittorie o eclatanti sconfitte, o ancora svoltesi su terreni insoliti e scenari particolari. Sfortunatamente a causa delle risorse limitate non siamo riusciti a ricreare ogni singola grande battaglia, per quanto ci sarebbe piaciuto!
Quali sono le novità dal punto di vista della modalità di gioco? E quali celebri battaglie e scenari evocativi saranno presenti?
In Isonzo, la modalità di gioco principale è l’Offensiva. Del tutto incentrata sul combattimento multigiocatore online, una partita arriva a un massimo di 1-2 ore, dato che si compone di una sequenza di mappe diverse accessibili in caso di vittoria degli attaccanti. Ad esempio, nella Sesta Battaglia dell’Isonzo bisogna muoversi tra i tre diversi scenari di Monte Sabotino, Monte San Michele, e della città di Gorizia. L’attaccante esercito italiano deve ottenere il successo in entrambe le prime due mappe per sbloccare il campo di battaglia finale di Gorizia. Ogni mappa consiste in molteplici linee di difesa con obiettivi specifici che gli attaccanti devono raggiungere prima che il loro assalto perda efficacia.
Invece, per quanto riguarda la Dodicesima Battaglia dell’Isonzo, conosciuta anche come la “Disfatta di Caporetto”, o le Battaglie del Piave, tra cui la Battaglia del Solstizio?
A parte la Sesta Battaglia di Isonzo (Battaglia di Gorizia) e lo scenario del Ponte di Salcano, non abbiamo rivelato alcun dettaglio riguardo agli altri campi di battaglia, perché ci stiamo ancora lavorando e prevediamo di avere più informazioni da condividere non appena saranno disponibili.
Quali fonti storiche e riferimenti avete utilizzato per lo sviluppo? Avete fatto anche rilevazioni sul campo?
Abbiamo utilizzato ogni tipo di fonte, da quelle dei testi storici, alle fotografie, fino alle visite in loco e ai musei. In particolare, segnaliamo il Museo Del Monte San Michele per la grande utilità e disponibilità, dove ci siamo recati per raccogliere materiale e svolgere alcune riprese.
Pianificate di ambientare altri futuri titoli della saga in storiche battaglie avvenute sul territorio italiano?
Finora ogni gioco della WW1 Game Series ha coperto un teatro differente. Con Verdun ci siamo concentrate sul Fronte Occidentale e Tannenberg ha aperto le porte a quello Orientale. Pertanto, è improbabile che appariranno altre battaglie specifiche del territorio italiano in futuro.
Ci sono aggiornamenti riguardo alla data di rilascio ufficiale di Isonzo?
Non abbiamo ancora alcun nuovo dettaglio da condividere, ma stiamo lavorando duramente e speriamo di rilasciare il gioco il prima possibile!