La delega fiscale nello stesso Consiglio dei ministri che darà il via libera domani alla Nadef, la nota di aggiornamento al Def con il nuovo quadro dei conti pubblici che farà da cornice alla legge di bilancio. Secondo Repubblica, è questo lo schema a cui lavora il governo in queste ore, come sarebbe emerso ieri nel confronto con i sindacati.
La quadra sui conti pubblici incide infatti anche sul progetto di rivedere la tassazione ed eventuali aggiustamenti al rialzo del Pil, pure soltanto di pochissimi decimali. E nel progetto, se le divisioni politiche non lo impediranno, dovrebbe rientrare anche la revisione amministrativa del catasto e l’aggiornamento degli estimi catastali.
I partiti avrebbero preferito rimandare la questione a dopo le amministrative. Draghi invece procede spedito, nonostante l’esitazione del centrodestra. Anche perché – è questo il ragionamento del premier – l’eventuale aggravio di spesa, per alcuni cittadini, non si concretizzerà in tempi brevi, visto che l’operazione richiederà del tempo. E dunque non ci sarà nell’immediato un aumento delle tasse sulla casa, rispettando la promessa di non far crescere la pressione fiscale in una fase di crisi. Di contro, si porterà avanti quella che viene giudicata un’operazione di equità e trasparenza.
Fino all’altro ieri, la tabella di marcia prevedeva di riunire oggi il consiglio dei ministri per approvare soltanto la Nadef. Alla fine, però, Palazzo Chigi ha deciso insieme al ministro dell’Economia Daniele Franco di rimandare di un giorno l’appuntamento con la Nota di aggiornamento al Def. Non solo per calcolare se il +6% del Pil può addirittura essere stimato in qualcosa di meglio. Ma soprattutto per dare maggiore sostanza a questa scadenza di politica economica e di bilancio, affiancandole la riforma fiscale.
Sulla riforma del catasto, però, il centrodestra teme di dover ingoiare una delusione su un dossier così sensibile, solo a pochi giorni dalle comunali. Ma Draghi sarebbe intenzionato a procedere comunque. E questo perché i dati della Nota di aggiornamento al Def sono giudicati più che soddisfacenti per concedere spazio fiscale.
Ma conterà l’esito della cabina di regia che Draghi presiederà questo pomeriggio. I partiti dovrebbero mandare i capi delegazione, con i quali il premier dovrà discutere non solo dei numeri della Nadef ma soprattutto della loro ricaduta in termini di spazio fiscale per le prossime mosse di politica economica – spiega Il Sole 24 Ore. Sul tavolo non c’è solo la riforma del catasto. Bisognerà capire pure come gestire il minore indebitamento determinato dal rimbalzo del Pil, la maggior parte del quale verrà certamente destinato a migliorare i saldi di finanza pubblica e a contenere il debito. Nella lista delle richieste dei partiti ci sono le misure fiscali, le pensioni, la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive sul lavoro.
Il presidente del Consiglio illustrerà i conti pubblici mercoledì in conferenza stampa, insieme al ministro Daniele Franco. Spiegherà che si tratta di risultati ottimi, al di sopra anche delle stime di aprile. Ma dirà anche che quella annunciata nella Nadef è una performance comunque frutto di un rimbalzo, dopo la frenata della pandemia. L’obiettivo, come più volte ha ribadito, è rendere la crescita solida e duratura, strutturando un incremento del Pil superiore rispetto al passato. Significa che in futuro si dovrà crescere almeno un punto in più dell’era pre-Covid, anche perché nei prossimi mesi bisognerà fare i conti con l’inflazione.