IL VERDE DEL LAVORO
Il dottor Ben Neimark, del Lancaster Environment Center, parla già di “green gig economy”. A proposito dei nuovi lavori verdi (green job) legati alla transizione ecologica, fa notare ad esempio che i lavoratori chiamati a piantare alberi per rendere più verdi le città o ricostruire i boschi distrutti dagli incendi sono di fatto come i rider. Pagati spesso poco, solo per quella mansione, senza contratti e tutele.
C’è un albero da piantare Un nuovo “ecoprecariato” – dice – destinato a crescere sempre più, visto che le aziende per compensare le emissioni di C02 che producono stanno creando nuove foreste in giro per il mondo. E ci sono pure applicazioni e piattaforme web che con un solo clic dallo smartphone fanno piantare o regalare un banano o un baobab dal Messico al Kenya. Facile come ordinare il sushi o la pizza, praticamente.
- Oltre al fatto che piantare alberi non è sempre la soluzione ottimale, Neimark dice che il lavoro a cottimo si starebbe replicando anche con la green economy. Il professore racconta di lavoratori con contratti a tempo, o addirittura volontari non retribuiti. Così sono volontari molto spesso anche i vigili del fuoco, il cui lavoro diventa sempre più pericoloso con i cambiamenti climatici in corso, tra incendi e alluvioni.
Green a tempo E se, come ha scritto l’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro, 6 milioni di lavori andranno persi con la transizione verde ma 24 milioni di nuovi posti saranno creati globalmente nel 2030, anche in questo caso molti potrebbero essere impieghi temporanei. Con la transizione dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili, ad esempio, andranno create nuove centrali e quindi si apriranno nuove opportunità per l’edilizia. Ma una volta realizzato l’impianto, il contratto scadrà o no?
Generazioni in transizione E come tutte le grandi transizioni, poi, si apriranno soprattutto posti di lavoro per posizioni qualificate. Bbc ad esempio racconta le storie della nuova generazione dei giovani lavoratori green nel Regno Unito: da chi gestisce enormi parchi eolici in mare a quelli che realizzano dispositivi di ultima generazione per riscaldare le nostre case.
- Ma il problema sarà soprattutto la transizione dei lavoratori meno qualificati che oggi operano nei settori destinati a sparire. In un sondaggio sul settore petrolifero britannico, “la stragrande maggioranza” degli intervistati ha identificato i costi di formazione come uno dei principali ostacoli alla transizione verso le rinnovabili, con molti lavoratori che – temendo di perdere il lavoro – stanno già pagando migliaia di sterline di tasca propria per riqualificarsi.
UN PASS PER IL LAVORO
Controlli e controllori Dopo l’estensione dell’obbligo del Green pass a tutti i lavoratori, si attendono la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale e le linee guida del governo su come controllare il certificato e come comportarsi se il dipendente non ce l’ha. E questo vale nel settore pubblico, nelle piccole e grandi aziende private e anche nelle famiglie. Oggi, mentre Il Sole 24 Ore dice che potrebbero essere 600mila se non addirittura 1 milione le colf senza pass, la ministra della Famiglia Bonetti dice che spetterà alle famiglie controllare ed eventualmente procedere alla sospensione. Ma qui si apre anche il capitolo dei lavoratori in nero, che in questo settore – e non solo – non sono per niente pochi.
- Chi non ha il certificato resta a casa senza stipendio e viene sostituito, ma non licenziato. Ma la soluzione non potrà essere lo smart working, fanno sapere dal governo.
- L’obbligo, che partirà dal 15 ottobre, fa ancora discutere. E mentre è stato anche lanciato un referendum per abolirlo, il segretario della Cgil Maurizio Landini continua a chiedere l’obbligo del vaccino o tamponi gratis, proponendo il credito di imposta per le spese sostenute dalle imprese per i test anti Covid, che così sarebbero gratuiti per i lavoratori. Ma secondo il governo questo sarebbe un disincentivo a vaccinarsi.
- Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, comunque, dice che non teme un’ondata di ricorsi.
Rientro in ufficio Con il Green Pass, si avvia anche il graduale ritorno al lavoro in presenza. Il primo banco di prova sarà la pubblica amministrazione, dove il lavoro agile tornerà a essere regolato dagli accordi individuali e dovrà essere ridotto al 15%. Lo spartiacque sarà il 15 ottobre, quando la presenza in ufficio degli statali tornerà a essere la modalità ordinaria, secondo quanto stabilito da un decreto del presidente del Consiglio. Il rientro sarà graduale, da effettuare entro il 31 dicembre.
- Intanto entra nel vivo il rinnovo del contratto pubblico, con la regolamentazione dello smart working. Mercoledì 22 e giovedì 23 sono fissati i nuovi incontri con i sindacati. Secondo il ministro Brunetta, il nuovo contratto arriverà tra un mese.
RECOVERY ITALIA
I piani di Draghi Repubblica scrive che il governo punta a una crescita dell’economia superiore al 10% nel biennio 2021-2022. Nei prossimi giorni sarà approvata la Nota di aggiornamento al Def, con cui si aprirà ufficialmente la lunga sessione di bilancio. L’incremento del Pil del 6%, superiore di un punto e mezzo rispetto alle previsioni, aprirebbe la strada ad un “tesoretto” di 10-12 miliardi che potrà essere indirizzato alla riforma del fisco.
- Divisi dalle tasse Con le divisioni in corso nella maggioranza, però, è difficile che il disegno di legge delega sul fisco venga varato questa settimana. Per evitare spaccature, sta uscendo dai radar la riforma del catasto. E si mira invece a ridurre il cuneo fiscale anche con un intervento per eliminare il contributo sugli assegni familiari (Cuaf) che pagano le imprese. Ma gli occhi sono puntati sulla legge di bilancio, che potrebbe contenere un primo intervento di taglio della terza aliquota Irpef e una limatura dell’Irap.
- Indebitati Il deficit potrebbe essere anche al di sotto del 10%, ma molto dipenderà sia dal peso della cassa integrazione sia dall’intervento sulle cartelle esattoriali.
Conto alla rovescia Il Corriere scrive che ora l’Italia ha 100 giorni per varare le 42 misure connesse al Recovery Plan, dalla concorrenza alle nuove norme sulle politiche attive del lavoro. Questa settimana si potrebbe riunire per la prima volta la cabina di regia politica del Pnrr.
- Il ministro dell’Innovazione Vittorio Colao ha ricordato che ogni giorno di ritardo nell’attuazione del Recovery costa 120 milioni, ogni mese 3,7 miliardi.
Bollette e pensioni Poi c’è il decreto per ridurre di almeno il 30% le tariffe in crescita delle bollette di luce e gas. Giovedì dovrebbe essere convocato il consiglio dei ministri per il varo del decreto, mentre i tecnici sono al lavoro per le coperture. Si parla di una spesa di almeno 3 miliardi. E si comincia a pensare pure al dopo quota 100: la commissione sui lavori gravosi ha allargato a 203 le mansioni pesanti che potrebbero permettere di anticipare l’uscita a 63 anni.
Appuntamento della settimana Giovedì 23 settembre è attesa l’assemblea Confindustria. Dopo la relazione del presidente Carlo Bonomi e l’intervento del ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è atteso il discorso di chiusura del presidente del Consiglio Mario Draghi.
NUMERI
Lavoratori! Nei primi sei mesi dell’anno l’Inps ha registrato oltre 3,3 milioni di attivazioni di rapporti di lavoro e quasi 2,4 milioni di cessazioni con un saldo positivo per 925.408 unità. Ma va considerato che fino a giugno era in vigore il blocco dei licenziamenti. La gran parte delle attivazioni sono state per contratti non standard (a termine, stagionali, in somministrazione ecc.). A giugno del 2021, i lavoratori in cassa integrazione Covid scendono sotto quota un milione, per la prima volta dall’inizio della pandemia.
- Secondo il bollettino di Unioncamere e Anpal, a settembre le imprese ricercano 526mila lavoratori, ma manca un terzo dei profili.
- Mentre Lavoce.info scrive che l’incentivo all’assunzione degli under-35 introdotto nel 2018 ha portato a una effettiva crescita dell’occupazione giovanile. Il costo è però rilevante. E nel 2019 l’effetto si è ridotto.
HOUSE OF BRUXELLES La Commissione europea ha assegnato all’Italia 4,7 miliardi di euro nell’ambito del programma React-Eu di sostegno al mercato del lavoro. In particolare, l’Italia potrà usare 2,7 miliardi per sostenere il lavoro nelle aree più in difficoltà, soprattutto al Sud, con il taglio del 30% delle imposte versate dai datori di lavoro. Riparte pure il Fondo nuove competenze, con 1 miliardo per la formazione.
INCLUSIONE AL LAVORO Formazione dei disability manager, ma anche programmi specifici per accompagnare aziende e persone con disabilità nell’inserimento lavorativo. IG Samsic HR racconta le ultime novità sul fronte dell’inclusione al lavoro delle persone disabili, compresa la nuova partnership con altre agenzie per il lavoro. «È importante che le famiglie e le persone sappiano che c’è un sistema solido di collaborazione fra pubblico e privato», dice Giuseppe Zingale.
DOSSIER CALDI
Mayday Dopo il via al bando per la cessione del marchio Alitalia con un prezzo base d’asta di 290 milioni di euro, continua la trattativa per Ita. Oggi ci sarà un confronto tra l’azienda e i sindacati, mentre domani 21 settembre si terrà l’audizione del presidente e amministratore delegato della compagnia alla Commissione Lavoro della Camera.
Stato di crisi Dopo il corteo di sabato a Firenze contro il licenziamento dei 422 operai della Gkn, oggi al ministero dello Sviluppo economico si terrà il tavolo di crisi. Il Tribunale di Firenze intanto si è espresso a favore del ricorso presentato dalla Fiom-Cgil, revocando la lettera d’apertura della procedura di licenziamento collettivo.
- Giovedì al Mise è previsto un tavolo su Whirlpool.
Made in Italy Intanto, la ThyssenKrupp ha annunciato la cessione dell’Ast di Terni al gruppo Arvedi. Le fabbriche dell’acciaio tornano in mani italiane e si archivia così la stagione straniera del siderurgico. Ma sull’Ilva è ancora tutto da definire.
Intimidazioni L’ex sindacalista della Cisl Marco Bentivogli ha ricevuto una lettera di minacce indirizzata alla famiglia e alla scorta, accompagnata da 10 proiettili. Le minacce riguarderebbero la vicenda Ilva e ci sarebbero riferimenti anche ai navigator.
ORIZZONTI POST QUARANTENA
«We won» L’America ha combattuto la crisi economica da Covid e ha vinto, scrive Axios, citando i dati sulla riduzione della povertà e delle disuguaglianze e sugli aumenti dei salari. E il tasso di disoccupazione reale – persone che cercano lavori a tempo pieno che pagano un salario dignitoso, ma non riescono a trovarne uno – sarebbe più basso del periodo pre-pandemia.
Delivery Un’inchiesta frutto della collaborazione tra New York Magazine e The Verge ha raccontato il lavoro dei 65mila rider di New York, «sfruttati dalle app. Derubati dai ladri. Non protetti dalla polizia». Che ora si difendono da soli, anche scortandosi a vicenda nelle zone più pericolose. E si riuniscono in garage sotterranei, dove ricaricare le bici elettriche e fare pausa pranzo.
Relazioni industriali Per la prima volta a livello mondiale, Amazon ha firmato in Italia un accordo quadro con i sindacati. L’intesa consente di avviare trattative su temi organizzativi come orari, turni, carichi di lavoro, materie di salute, sicurezza, formazione e premi di risultato. L’accordo è arrivato dopo che lo scorso marzo un grosso sciopero aveva bloccato l’intera filiera italiana di Amazon per una giornata.
AGENDA Oggi è previsto un incontro tra Ita e i sindacati e si tiene al Mise il tavolo di crisi su Gkn. Domani il presidente e l’ad di Ita sono in commissione Lavoro della Camera. E sempre domani l’Ocse diffonde l’Interim economic outlook. Mercoledì 22 settembre l’Inail tiene il convegno su “Com’è cambiato il mercato del lavoro in Italia”, mentre negli Stati Uniti si riunisce la Federal Reserve. Giovedì 23, previsto il tavolo al Mise su Whirlpool e l’assemblea generale di Confindustria, mentre l’Inps diffonde i dati sulla cassa integrazione. Venerdì 23 settembre, l’Arera presenta la relazione annuale a governo e Parlamento. E dall’Istat arrivano i dati sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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