Seconda giornata di votoI timori per l’affluenza sotto il 40% nelle grandi città

Oggi urne aperte dalle 7 alle 15. I partiti guardano soprattutto ai risultati nelle metropoli, dove ieri la partecipazione è stata in forte calo. Incognita per le suppletive, con il leader del Partito democratico Enrico Letta che si gioca una partita personale. Pregliasco (YouTrend): a Roma, Milano, Torino e Bologna andrà a votare solo un elettore su due

(LaPresse)

Seconda giornata di voto oggi per le amministrative 2021, dopo una domenica che ha fatto registrare un forte calo in termini di partecipazione. Le urne sono aperte dalle 7 alle 15. Ma si va verso la chiusura con l’incognita dell’astensionismo. Ieri l’affluenza alle urne, rilevata alle 23, è stata del 41,65%, 20 punti in meno rispetto a cinque anni fa. Quando però si votava solo di domenica.

Da notare soprattutto il dato relativo alle grandi città. A Milano, la partecipazione è stata più alta rispetto alle altre realtà di rilievo col 37,76%; Napoli è stata fanalino di coda con il 33,72%, passando per Roma al 36,82%, Bologna al 35,19% e Torino al 36,50%. Tutte al di sotto del 40%. Con il rischio che oggi, a urne chiuse, in alcuni di questi grandi centri non si riesca neanche a superare il 50% di affluenza.

«Alla fine andrà a votare nelle grandi città un elettore su due», prevede Lorenzo Pregliasco, co-fondatore di YouTrend, come spiega in un’intervista a Repubblica. «Se si manterrà questo ritmo di partecipazione al voto, è la proiezione più realistica».

L’andamento dell’affluenza è «sostanzialmente in linea con il referendum sul taglio dei parlamentari del 2020», dice. «L’affluenza un anno fa in quelle città fu complessivamente oltre il 45 %, con l’eccezione di Bologna che ebbe più votanti. Come sintesi quindi, nelle grandi città – che sono quelle da noi prese in considerazione – avremo un 50% di partecipazione finale». Con «una media di 5 punti di calo nell’affluenza».

La campagna elettorale, spiega, «è stata sottotono, in particolare fuori da Roma. Nelle altre città è sembrata spesso inesistente. Inoltre lo spostamento del voto a ottobre ha compresso la campagna elettorale, chiamando alle urne in un periodo che deprime l’affluenza. Non solo. C’è anche una anestesia della politica determinata dagli effetti di breve e medio termine della pandemia. Il dibattito politico è pressoché inesistente, le amministrazioni comunali sono apparse marginali e le decisioni prese a livello nazionale, centralizzate. Oltre al fatto che ci sono da parte di alcuni cittadine molte cautele, nonostante i vaccini».

Il voto regionale in Calabria
Non si vota però solo nei Comuni. La Calabria è chiamata a scegliere il nuovo presidente della Regione. Quattro i candidati alla presidenza. La coalizione del centrodestra ha scelto per la corsa Roberto Occhiuto, mentre la candidata del centrosinistra è la neurologa e ricercatrice di fama internazionale, Amalia Bruni. Per il Polo Civico è schierato Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli, mentre l’ex governatore Pd della Calabria, Mario Oliviero, ha scelto di non schierarsi con il centrosinistra e tentare autonomamente la rielezione.

Le elezioni suppletive
Oggi fino alle 15 si potrà votare anche per le elezioni suppletive della Camera dei deputati nel collegio uninominale di Siena, in Toscana, e in quello del Quartiere Primavalle, a Roma. A Siena è candidato il segretario del Pd, Enrico Letta.