Assemblage Lavazza e Ducasse insieme, in nome del caffè

Lo specialty coffee conquista Parigi e Monsieur Ducasse firma una joint venture con il brand torinese per far conoscere e promuovere un nuovo modo di intendere il caffè

Due storici marchi creano un nuovo brand comune: Ducasse Paris e il Gruppo Lavazza uniscono le loro forze per lanciare “Le Café Alain Ducasse with 1895 by Lavazza”. A tre anni dall’apertura della Manufacture du Café Alain Ducasse, il Gruppo Lavazza ha creato una joint venture con lo chef pluristellato per lanciare una gamma di sette referenze all’interno del segmento in crescita degli specialty coffee.

La nascita di questa collaborazione è costruita attorno a valori comuni: know-how, qualità e tradizione. Ma la storia parte da lontano. È il 2018 quando i due imprenditori, Giuseppe Lavazza e Alain Ducasse, si sono ritrovati attorno a un desiderio: sviluppare, insieme, un nuovo marchio di specialty coffee.

Con due miliardi e mezzo di tazzine servite ogni giorno, il caffè si conferma, anno dopo anno, la seconda bevanda più consumata dopo l’acqua, con i consumatori che, per il caffè come per molti altri prodotti alimentari, ricercano sempre più qualità e autenticità. Considerato il segmento del mercato del caffè “specialty”, più focalizzato sulla ricerca della qualità, con attenzione all’origine e alla produzione, e rigorosamente in grani le cose vanno sempre meglio. Il mercato del caffè in grani ha un forte potenziale di crescita nei prossimi anni, con un totale che potrebbe arrivare a 32.000 ton nel 2025, quasi duplicando le 17.000 ton del luglio 2021 (fonte Nielsen). Un mercato dunque maturo per un progetto ambizioso, che i due imprenditori hanno ben studiato. Lavazza ha aperto il segmento Specialty proprio grazie al marchio 1895, con uno spazio costruito ad hoc per far scoprire ai consumatori il mondo degli specialty coffee, questi caffè di speciale selezione provenienti dalle parti del mondo più vocate alla produzione di qualità.

Questa collaborazione con lo chef francese, che dà origine alla creazione di una joint venture dedicata, copre una decina di paesi e si concretizza con un lancio che associa i due marchi internazionali. Inizialmente rivolta a un target di professionisti del Consumo Fuori Casa e delle imprese, la nuova gamma sarà progressivamente implementata all’interno della rete Ducasse Paris (La Manufacture de Café, ora fiore all’occhiello del marchio, la “Manufacture du Chocolat Alain Ducasse anche come i ristoranti Ducasse in Francia e all’estero) prima di essere accessibile al grande pubblico.

Abbiamo raggiunto i due partner a Parigi, nel giorno della presentazione ufficiale del progetto e l’entusiasmo dello chef era palpabile: «Questa partnership non è semplicemente un accordo tra brand, ma un affare tra aziende: sia la mia realtà che la realtà di Lavazza sono – anche se su scale diverse – attività imprenditoriali familiari. All’origine c’è una vocazione individuale che abbiamo condiviso con i nostri collaboratori. Abbiamo una visione imprenditoriale simile, che mettiamo insieme per questa nuova avventura unitaria. Questo progetto per noi è molto importante: vogliamo lavorare insieme per occupare un posto significativo nel segmento del caffè premium. Vogliamo creare un mercato ampio tra le persone che sono attente ai prodotti che scelgono, preservando le origini del caffè».

Ma come si è concretizzata questa partnership dal punto di vista produttivo e di ricerca e sviluppo? È ancora Ducasse a spiegare: «Ci lavoriamo da due anni, con continui scambi dei nostri professionisti che si sono ritrovati a volte a Torino e a volte a Parigi per perfezionare la gamma dei prodotti. Per noi era fondamentale percorrere insieme questa strada, preservare il sapore caratteristico delle differenti origini, ottenere il mélange perfetto. Produrre tutto nel modo migliore possibile e dare vita a un nuovo mercato del caffè in grani. Tenevamo anche ad avere una riconoscibilità estetica forte, un’immagine da sogno. Tutti hanno lavorato molto per ottenere questo risultato». Con una grande attenzione ai produttori: «Vogliamo realizzare un progetto che sia giusto, nel suo complesso, e che sia in grado di pagare il giusto prezzo ai produttori all’origine, nel quale la torrefazione e tutte le fasi di produzione siano fatte al massimo livello di eccellenza».

Con questi presupposti si cerca un consumatore attento, in grado di capire quanto gli specialty coffee siano un’esperienza gustativa lontana dalla tazzina al volo che siamo abituati a bere. C’è abbastanza cultura rispetto a questa nuova visione? «C’è grande curiosità rispetto all’universo del caffè», ci spiega Giuseppe Lavazza. «Soprattutto tra i professionisti la cultura e la conoscenza di questo mondo è molto profonda e radicata. E sicuramente prestissimo sarà anche diffusa tra i consumatori: ci sono già dei pionieri che stanno apprezzando questa nuova svolta più attenta alle origini e alla produzione, sono loro l’avanguardia di una trasformazione che è di fatto già in atto e che presto sarà anche intercettata dal grande pubblico. Ci rivolgiamo a tutte le persone che sono sensibili e sono alla ricerca di un’esperienza e di un diverso piacere del caffè». Aggiunge Monsieur Ducasse: «Anche in Francia stiamo migliorando su questo prodotto, c’è grande attenzione a una migliore qualità del caffè. I francesi stanno capendo questa nuova transizione e questo mercato sta per aprirsi».

Ma alla fine, la domanda è d’obbligo: sarà un caffè all’italiana o alla francese? La riposta di Monsieur Ducasse è illuminante: «Sarà un mix delle due culture, starà nel mezzo. Sarà il meglio della Francia e dell’Italia messi insieme. Possiamo dire che sarà un “assemblage”». Non vediamo l’ora di assaggiarlo.

 

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