Appena sono iniziati i malfunzionamenti tutti si sono precipitati su Twitter per segnalare il disagio con gli hashtag #Facebookdown, #Instagramdown e #WhatsAppdown. Intorno alle 17:30 Facebook e alcune delle sue app – tra cui Instagram, WhatsApp e Facebook Messenger – sono andate in down contemporaneamente per molti utenti.
Accedere a un qualsiasi social della rete riconducibile al proprietario Mark Zuckerberg era di fatto impossibile: agli utenti sono apparsi messaggi di errore come «Impossibile caricare il contenuto», o «Sei offline», che hanno reso impossibile accedere ai siti e alle applicazioni da altri dispositivi.
I problemi, come segnala Downdetector, inizialmente erano concentrati intorno alla città di Milano. Nel resto d’Europa i problemi sembrano iniziati qualche minuto dopo.
Un portavoce di Facebook, Andy Stone, ha dovuto comunicare (ironia della sorte) via Twitter: «Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi».
In un thread su Twitter, John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare, una società di infrastrutture web, ha dichiarato che il problema era probabilmente con i server di Facebook, che non consentivano alle persone di connettersi ai suoi siti come Instagram e WhatsApp.
Between 15:50 UTC and 15:52 UTC Facebook and related properties disappeared from the Internet in a flurry of BGP updates. This is what it looked like to @Cloudflare. pic.twitter.com/PFw5FR2W5j
— John Graham-Cumming (@jgrahamc) October 4, 2021
Interruzioni di questo tipo non sono rare per le app, ma è insolito che così tante app interconnesse – per di più tutte della più grande azienda di social media del mondo – smettano di funzionare nello stesso momento (l’ultima volta era capitato nel 2019). Probabilmente è una conseguenza del fatto che l’azienda ha cercato di integrare l’infrastruttura tecnica di Facebook, WhatsApp e Instagram.
Il New York Times scrive che due membri del team di sicurezza di Facebook, che hanno parlato in anonimato perché non erano autorizzati a parlare pubblicamente, «hanno affermato che era improbabile che un attacco informatico avesse causato i problemi, perché la tecnologia alla base delle app era ancora abbastanza diversa da impedire che un attacco hacker le colpisse tutte contemporaneamente».