L’ultimo show della Fashion Week di Parigi non è andato come LVMH, la più potente tra le conglomerate del lusso esistenti al mondo, si aspettava per il più lucroso tra i suoi marchi.
Gli attivisti di Extinction Rebellion, movimento internazionale di disobbedienza civile, hanno aggredito la passerella di Louis Vuitton, per denunciare l’impatto che la filiera del Fashion sta avendo sui cambiamenti climatici.
Mentre le modelle sfilavano è stato alzato un manifesto-lenzuolo con la scritta “Consumo eccessivo=estinzione”. L’irruzione è durata pochi secondi. Immediatamente gli addetti alla sicurezza hanno placcato l’attivista, portandolo fuori. Il blitz non è stato organizzato solo Extinction Rebellion, ma dietro ci sarebbero anche gli attivisti di Amis de la Terre e di Youth For Climate.
Un evento inconsueto di certo. Ma non così inaspettato. Perché fare finta di niente – come avvenuto durante questa tornata dì Fashion Week per la stragrande maggioranza dei marchi moda non ha alcun senso.
Il problema è grave e riguarda tutti. Le modelle travestite da improbabili regine sono zucchero per gli occhi ma appaiono sempre meno efficaci per gli Under40 che dovranno confrontarsi nei prossimi decenni con quel che sta accadendo fuori e oltre le passerelle.
Alla fine dello show lo stilista della linea donna della maison Nicolas Ghesquière, ha percorso la passerella scortato da un bodyguard, cancellando poco dopo il suo account Instagram. Non è un bel segnale.